Sinistra italiana, Paola Natalicchio nel Comitato promotore della Puglia

Tra gli altri anche Abbattista, Minervini, Calvani e Salvemini

domenica 8 maggio 2016 10.46
Paola Natalicchio figura tra i membri del Comitato promotore di Sinistra italiana in Puglia. Il sindaco dimissionario di Molfetta che aveva fino a qualche tempo fa sempre rivendicato la sua equidistanza dai partiti e il fatto di non avere tessere, ora figura ai vertici di un partito di sinistra che di recente spesso ha marcato e rimarcato -- anche aspramente - le proprie differenze rispetto al Partito Democratico.

La notizia potrebbe passare inosservata se non aiutasse a comprendere meglio quello che sta accadendo a Molfetta. L'altro ieri a Bari si è svolta l'assemblea del nuovo partito che sta formandosi e che, a livello nazionale, vuole rappresentare un'idea diversa di sinistra rispetto a quella proposta dal Partito democratico di Matteo Renzi. L'obiettivo è quello di arrivare a dicembre quando Si vedrà ufficialmente la luce.

Altro nome illustre che confluisce in Sinistra Italiana è quello di Guglielmo Minervini: attuale capogruppo di "Noi a sinistra per la Puglia" nel Consiglio regionale e non certo in ottimi rapporti politici con Michele Emiliano, attuale leader regionale del Pd. E poi nel comitato promotore ci sono anche Giovanni Abbattista, eletto nel Pd alle elezioni comunali del 2013 ed ex assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Molfetta; Giulio Calvani, ex segretario cittadino Pd; Brigida Mulinelli, ex membro dell'assemblea provinciale dem ed ex componente del coordinamento di circolo.

E ancora, altri nomi già schierati sul fronte della sinistra più radicale: Gaetano Cataldo, candidato alle Europee del 2014 nella lista "L'altra Europa con Tsipras", il filosofo Giacomo Pisani che sta concentrando i propri studi sul reddito di esistenza, Silvio Salvemini, segretario molfettese di Sel, Gabriele Vilardi, anima di "Comitando", Cosimo Sallustio, presidente di "Agenda XXI" e Onofrio Romano, professore di Scienze politiche all'Università di Bari.

Insomma, è evidente il fatto che Paola Natalicchio abbia fatto una precisa scelta di campo, collocandosi in un'area politica molto lontana dalle istanze più moderate del Partito Democratico.