Sinistra italiana, spazzati via gli attriti. Entro l'estate partito al congresso
Settimana di riflessioni e incontri. Gli "indipendenti" restano dentro
sabato 17 giugno 2017
22.58
Che ci siano stati attriti e incomprensioni, nelle ore immediatamente successive allo spoglio fiume del 12 giugno, è dato di fatto. Che, però, si sia fatto un passo in avanti e sia tornato il sole altrettanto.
Sono state ore particolari per Sinistra Italiana che in settimana ha vissuto momenti intensi della sua ancora breve vita.
Il partito, nato ufficialmente a livello nazionale lo scorso dicembre, è ancora in fase embrionale a Molfetta dove tuttavia è riuscito a presentarsi agli elettori riuscendo a ottenere 1.378 voti e il 4,3 % delle preferenze ma è in bilico: in caso di vittoria del centro destra nessun posto in Consiglio comunale; in caso, invece, di vittoria di Tommaso Minervini ecco Paola Natalicchio diventare consigliere, essendo la più suffragata.
L'analisi del voto è presto fatta: aldilà dell'ex primo cittadino, ci sono gli "indipendenti" Silvia Rana, Pino Modugno, Gennaro Gadaleta che restano nel partito, forti di un ottimo riscontro elettorale. Linfa nuova, forze nuove e volti che danno una ventata di aria fresca.
Due le riunioni negli ultimi giorni, martedì e venerdì. Ottime le impressioni.
Si parte prima di tutto dall'ascia abbassata tra gli ex Sel e il gruppo facente capo proprio all'ex sindaco, grazie al lavoro di Gano Cataldo e della stessa Natalicchio. Una sorta di derby che pare finito e che porterà a puntare molto sulle capacità dello stesso Cataldo e sulla preparazione di Michele Jacono e Giuseppe Spadavecchia.
Ma non è mancato anche un passaggio sul ruolo nel centrosinistra: se Dep resterà sicuramente fuori dal Consiglio dove Rifondazione porterà Antonello Zaza e Gianni Porta, che ruolo per SI?
Fondamentale l'esito del ballottaggio ma l'idea sarebbe quella di restare ancora nella coalizione e continuare a fare iniziative che possano avvicinare i cittadini.
Tutto, in attesa che nelle prossime settimane ci si organizzi per il congresso, richiesto fortemente dai membri, che dovrebbe realizzarsi prima della fine dell'estate.
«Vogliamo diventare il riferimento di una sinistra larga, innovativa, ampia. Speriamo di entrare in Consiglio per dare voce alla Molfetta dell'impegno, della cittadinanza attiva, quella fatta di movimenti, volontariato, progressista. E' vero che saremo all'opposizione ma l'obiettivo deve essere chiaro: marcare stretto il prossimo sindaco, rimettere in piedi un polo dell'alternativa che parli ai delusi dal Pd e anche alla comunità di Bepi Maralfa che ad oggi rischia di restare senza rappresentanza istituzionale», afferma Paola Natalicchio.
Chiare anche le idee sul 25 giugno: centrosinistra verso la scheda bianca, nessun apparentamento.
La vera storia di Sinistra Italiana parte ora.
Sono state ore particolari per Sinistra Italiana che in settimana ha vissuto momenti intensi della sua ancora breve vita.
Il partito, nato ufficialmente a livello nazionale lo scorso dicembre, è ancora in fase embrionale a Molfetta dove tuttavia è riuscito a presentarsi agli elettori riuscendo a ottenere 1.378 voti e il 4,3 % delle preferenze ma è in bilico: in caso di vittoria del centro destra nessun posto in Consiglio comunale; in caso, invece, di vittoria di Tommaso Minervini ecco Paola Natalicchio diventare consigliere, essendo la più suffragata.
L'analisi del voto è presto fatta: aldilà dell'ex primo cittadino, ci sono gli "indipendenti" Silvia Rana, Pino Modugno, Gennaro Gadaleta che restano nel partito, forti di un ottimo riscontro elettorale. Linfa nuova, forze nuove e volti che danno una ventata di aria fresca.
Due le riunioni negli ultimi giorni, martedì e venerdì. Ottime le impressioni.
Si parte prima di tutto dall'ascia abbassata tra gli ex Sel e il gruppo facente capo proprio all'ex sindaco, grazie al lavoro di Gano Cataldo e della stessa Natalicchio. Una sorta di derby che pare finito e che porterà a puntare molto sulle capacità dello stesso Cataldo e sulla preparazione di Michele Jacono e Giuseppe Spadavecchia.
Ma non è mancato anche un passaggio sul ruolo nel centrosinistra: se Dep resterà sicuramente fuori dal Consiglio dove Rifondazione porterà Antonello Zaza e Gianni Porta, che ruolo per SI?
Fondamentale l'esito del ballottaggio ma l'idea sarebbe quella di restare ancora nella coalizione e continuare a fare iniziative che possano avvicinare i cittadini.
Tutto, in attesa che nelle prossime settimane ci si organizzi per il congresso, richiesto fortemente dai membri, che dovrebbe realizzarsi prima della fine dell'estate.
«Vogliamo diventare il riferimento di una sinistra larga, innovativa, ampia. Speriamo di entrare in Consiglio per dare voce alla Molfetta dell'impegno, della cittadinanza attiva, quella fatta di movimenti, volontariato, progressista. E' vero che saremo all'opposizione ma l'obiettivo deve essere chiaro: marcare stretto il prossimo sindaco, rimettere in piedi un polo dell'alternativa che parli ai delusi dal Pd e anche alla comunità di Bepi Maralfa che ad oggi rischia di restare senza rappresentanza istituzionale», afferma Paola Natalicchio.
Chiare anche le idee sul 25 giugno: centrosinistra verso la scheda bianca, nessun apparentamento.
La vera storia di Sinistra Italiana parte ora.