Sine Macula. Un’Immacolata Concezione del XVI secolo al Museo diocesano di Molfetta
Le collezioni della struttura museale diocesana si arricchiscono di una nuova pregevole opera
domenica 9 dicembre 2018
1.38
Recentemente entrata a far parte delle collezioni del Museo diocesano di Molfetta, la pala d'altare raffigurante l'Immacolata Concezione, è una magnifica opera del sacerdote Juan de Roelas (Fiandre, 1570 ca. - Olivares, 1625), considerato dagli storici dell'arte il più importante pittore del primo quarto del Seicento di Siviglia e della Spagna.
L'opera di grandi dimensioni, proveniente da una collezione romana, sarà esposta nella sala della Pinacoteca antica e presentata al pubblico subito dopo la festività liturgica dell'Immacolata, domenica 9 dicembre alle ore 19.00 presso il Museo Diocesano. Durante la serata interverranno Mons. Domenico Cornacchia, vescovo diocesano e don Michele Amorosini, direttore del museo. La presentazione dell'opera sarà a cura del donatore, Mons. Pietro Amato, storico dell'arte, docente di iconografia e iconologia, esperto di museologia, già curator del Museo Storico Vaticano.
Il prezioso dono rappresenta un gesto di affetto di Mons. Amato nei confronti di Molfetta, sua città natale, alla quale è molto legato, nonostante importanti incarichi e il suo ministero sacerdotale lo vedano impegnato in tutto il mondo.
Nella serata sarà contestualmente presentato il volume "Sine Macula. L'Immacolata e lo stupore delle arti", studio di approfondimento storico e artistico di Mons. Amato sull'iconografia e sul dogma dell'Immacolata Concezione nell'arte.
Questa importante donazione arricchisce e completa il più ampio programma culturale della struttura museale che la Cooperativa FeArT in collaborazione con Ufficio Beni Culturali e l'Ufficio Catechistico diocesano, porta avanti ormai da diversi anni con l'obiettivo di valorizzare l'arte sacra in un'ottica pastorale. Il Museo Diocesano diventa così luogo di fruizione dell'arte e prosegue la sua opera evangelizzatrice attraverso il Bello.
L'acquisizione della splendida tela conferisce grande valore alle esposizioni del Museo diocesano, sia in termini storico-artistici che sotto il profilo iconografico, posto che l'inedito soggetto dell'Immacolata rappresenta una assoluta novità per le collezioni pittoriche della struttura museale. Segno tangibile del continuo lavoro di ricerca, tutela e valorizzazione del patrimonio, premiato da un nuovo donatore ed estimatore del polo culturale ecclesiastico molfettese.
L'opera di grandi dimensioni, proveniente da una collezione romana, sarà esposta nella sala della Pinacoteca antica e presentata al pubblico subito dopo la festività liturgica dell'Immacolata, domenica 9 dicembre alle ore 19.00 presso il Museo Diocesano. Durante la serata interverranno Mons. Domenico Cornacchia, vescovo diocesano e don Michele Amorosini, direttore del museo. La presentazione dell'opera sarà a cura del donatore, Mons. Pietro Amato, storico dell'arte, docente di iconografia e iconologia, esperto di museologia, già curator del Museo Storico Vaticano.
Il prezioso dono rappresenta un gesto di affetto di Mons. Amato nei confronti di Molfetta, sua città natale, alla quale è molto legato, nonostante importanti incarichi e il suo ministero sacerdotale lo vedano impegnato in tutto il mondo.
Nella serata sarà contestualmente presentato il volume "Sine Macula. L'Immacolata e lo stupore delle arti", studio di approfondimento storico e artistico di Mons. Amato sull'iconografia e sul dogma dell'Immacolata Concezione nell'arte.
Questa importante donazione arricchisce e completa il più ampio programma culturale della struttura museale che la Cooperativa FeArT in collaborazione con Ufficio Beni Culturali e l'Ufficio Catechistico diocesano, porta avanti ormai da diversi anni con l'obiettivo di valorizzare l'arte sacra in un'ottica pastorale. Il Museo Diocesano diventa così luogo di fruizione dell'arte e prosegue la sua opera evangelizzatrice attraverso il Bello.
L'acquisizione della splendida tela conferisce grande valore alle esposizioni del Museo diocesano, sia in termini storico-artistici che sotto il profilo iconografico, posto che l'inedito soggetto dell'Immacolata rappresenta una assoluta novità per le collezioni pittoriche della struttura museale. Segno tangibile del continuo lavoro di ricerca, tutela e valorizzazione del patrimonio, premiato da un nuovo donatore ed estimatore del polo culturale ecclesiastico molfettese.