Sigilli ai cantieri navali di spiaggia "Maddalena"
Apposti nella serata del 27 giugno. Bloccato un intero settore produttivo
mercoledì 29 giugno 2016
0.45
Sono stati apposti i sigilli ai cantieri navali ubicati in località spiaggia "Maddalena", zona ai più nota come "lo scalo".
A tanto si è arrivati nella tarda serata di lunedì 27 giugno: già dalla prima mattinata sul posto erano giunti la Guardia di Finanza-Tenenza di Molfetta e alcuni ispettori dell'ASL-BA che si occupano del servizio di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro. Ore tribolate fino alla sera quando c'è stata l'apposizione dei sigilli che decretano il sequestro preventivo dell'intera area alla quale nessuno adesso può accedere e avvicinarsi.
Secondo alcune prime indiscrezioni al centro dell'operazione di ispezione, coordinata dalla competente Procura di Trani, ci sarebbe proprio lo stato dei luoghi che non consentirebbero ai lavoratori e ai clienti di agire con la garanzia della propria incolumità.
Da capire a chi spetterebbe la manutenzione degli immobili e dei manufatti.
Si tratta di un altro, pesante macigno per il settore, la cui produzione ha subito un blocco negli ultimi anni in concomitanza con la grande crisi della marineria.
Infatti, sono sette i cantieri coinvolti nei quali lavorano ben trenta persone, al momento tutte in attesa di conoscere il proprio futuro professionale e a cui bisogna aggiungere anche tutti gli occupati nell'indotto.
Attualmente nessuna imbarcazione potrebbe essere tirata a secco a Molfetta.
A tanto si è arrivati nella tarda serata di lunedì 27 giugno: già dalla prima mattinata sul posto erano giunti la Guardia di Finanza-Tenenza di Molfetta e alcuni ispettori dell'ASL-BA che si occupano del servizio di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro. Ore tribolate fino alla sera quando c'è stata l'apposizione dei sigilli che decretano il sequestro preventivo dell'intera area alla quale nessuno adesso può accedere e avvicinarsi.
Secondo alcune prime indiscrezioni al centro dell'operazione di ispezione, coordinata dalla competente Procura di Trani, ci sarebbe proprio lo stato dei luoghi che non consentirebbero ai lavoratori e ai clienti di agire con la garanzia della propria incolumità.
Da capire a chi spetterebbe la manutenzione degli immobili e dei manufatti.
Si tratta di un altro, pesante macigno per il settore, la cui produzione ha subito un blocco negli ultimi anni in concomitanza con la grande crisi della marineria.
Infatti, sono sette i cantieri coinvolti nei quali lavorano ben trenta persone, al momento tutte in attesa di conoscere il proprio futuro professionale e a cui bisogna aggiungere anche tutti gli occupati nell'indotto.
Attualmente nessuna imbarcazione potrebbe essere tirata a secco a Molfetta.