«Siete sporchi come Giancaspro»: due famiglie di Molfetta aggredite a Bari
Solo l'intervento della Polizia ha evitato il peggio
mercoledì 18 luglio 2018
11.40
È ormai delirio, in senso strettamente negativo, quello che sta accadendo in questi giorni in seguito alla notizia di fallimento del Bari Calcio, le cui responsabilità oggettive sono ricadute sull'ormai ex presidente della società pugliese, Cosmo Giancaspro.
Ebbene quanto accaduto nel pomeriggio di ieri a Bari, nei pressi del piazzale ferroviario, ha dell'incredibile. Protagoniste due famiglie di Molfetta, giunte in treno a Bari con il solo ed unico scopo di fare shopping durante questo periodo di saldi.
Immediatamente fuori la stazione centrale di Bari, secondo quanto raccontato telefonicamente da uno di loro, le due famiglie sono state aggredite verbalmente da un gruppo di tifosi, o presunti tali, del Bari, ai quali si sarebbe successivamente aggiunta altra gente, tra cui donne, che hanno contribuito a riscaldare gli animi.
«Avevamo appena lasciato il piazzale della stazione centrale di Bari – ci ha raccontato telefonicamente uno dei due padri di famiglia aggrediti – quando ci siamo casualmente imbattuti inizialmente in un gruppo di tifosi del Bari che, presumo, hanno capito che fossimo di Molfetta dal nostro inconfondibile accento. In realtà – ha proseguito l'uomo – non ho avuto alcun problema a confermare la nostra provenienza perché sono orgoglioso della mia città e mai avrei potuto immaginare quello che sarebbe successo di li a poco».
«Molfetta è sporca come Giancaspro»: queste, a quanto pare, la frase più "leggera" pronunciata nei confronti delle due famiglie molfettesi.
«Provo notevole vergogna nel raccontare altro – ha commentato l'uomo aggredito – perché ritengo che, dare importanza a chi si comporta in questo modo inqualificabile, è proprio ciò che non intendo fare e soprattutto avrei risparmiato ai miei bambini, che tra l'altro adorano il calcio e il calcio oggi rappresenta la loro prima attività sportiva».
Da quanto raccontato dall'uomo, l'iniziale aggressione verbale stava per trasformarsi in qualcosa di peggio se non fossero intervenute le forze dell'ordine.
«È chiaro – ha affermato uno degli aggrediti – che non potevamo rimanere passivi dinanzi a quegli insulti totalmente gratuiti. Abbiamo iniziato a rispondere, aggravando la nostra situazione in quanto un altro gruppo di baresi ci ha praticamente circondato, non badando al fatto che ci fossero anche dei bambini. Soltanto l'intervento immediato di alcuni agenti che presidiavano la piazza ha scongiurato il peggio. Sono sconvolto – ha concluso – ma soprattutto disgustato».
Ed infatti si tratta di un episodio indefinibile e soprattutto inaccettabile, soprattutto perché la storia e la gloria del Bari Calcio sta a cuore a molti molfettesi, alcuni dei quali hanno, negli anni, contribuito a rendere grande un Club che oggi non merita una fine come quella che si prospetta.
Ebbene quanto accaduto nel pomeriggio di ieri a Bari, nei pressi del piazzale ferroviario, ha dell'incredibile. Protagoniste due famiglie di Molfetta, giunte in treno a Bari con il solo ed unico scopo di fare shopping durante questo periodo di saldi.
Immediatamente fuori la stazione centrale di Bari, secondo quanto raccontato telefonicamente da uno di loro, le due famiglie sono state aggredite verbalmente da un gruppo di tifosi, o presunti tali, del Bari, ai quali si sarebbe successivamente aggiunta altra gente, tra cui donne, che hanno contribuito a riscaldare gli animi.
«Avevamo appena lasciato il piazzale della stazione centrale di Bari – ci ha raccontato telefonicamente uno dei due padri di famiglia aggrediti – quando ci siamo casualmente imbattuti inizialmente in un gruppo di tifosi del Bari che, presumo, hanno capito che fossimo di Molfetta dal nostro inconfondibile accento. In realtà – ha proseguito l'uomo – non ho avuto alcun problema a confermare la nostra provenienza perché sono orgoglioso della mia città e mai avrei potuto immaginare quello che sarebbe successo di li a poco».
«Molfetta è sporca come Giancaspro»: queste, a quanto pare, la frase più "leggera" pronunciata nei confronti delle due famiglie molfettesi.
«Provo notevole vergogna nel raccontare altro – ha commentato l'uomo aggredito – perché ritengo che, dare importanza a chi si comporta in questo modo inqualificabile, è proprio ciò che non intendo fare e soprattutto avrei risparmiato ai miei bambini, che tra l'altro adorano il calcio e il calcio oggi rappresenta la loro prima attività sportiva».
Da quanto raccontato dall'uomo, l'iniziale aggressione verbale stava per trasformarsi in qualcosa di peggio se non fossero intervenute le forze dell'ordine.
«È chiaro – ha affermato uno degli aggrediti – che non potevamo rimanere passivi dinanzi a quegli insulti totalmente gratuiti. Abbiamo iniziato a rispondere, aggravando la nostra situazione in quanto un altro gruppo di baresi ci ha praticamente circondato, non badando al fatto che ci fossero anche dei bambini. Soltanto l'intervento immediato di alcuni agenti che presidiavano la piazza ha scongiurato il peggio. Sono sconvolto – ha concluso – ma soprattutto disgustato».
Ed infatti si tratta di un episodio indefinibile e soprattutto inaccettabile, soprattutto perché la storia e la gloria del Bari Calcio sta a cuore a molti molfettesi, alcuni dei quali hanno, negli anni, contribuito a rendere grande un Club che oggi non merita una fine come quella che si prospetta.