Sicurezza, Mancini: «Ci recheremo presso la Prefettura e la Procura»

L'assessore chiarisce la posizione dell'amministrazione dopo gli ultimi eventi di cronaca

domenica 7 gennaio 2018
«Con le auto danneggiate ieri sera siamo a circa 263 autovetture incendiate in 8 anni: molti danni e tanti grandi pericoli per chi abita ai piani bassi delle case». Lo riferisce, in una nota, l'assessore alla Sicurezza Pasquale Mancini.

«Un problema che insieme al Sindaco avevamo già sollevato con decisione durante le prime settimane di Amministrazione attraverso incontri con i Vigili del Fuoco e le forze dell'ordine (utilizzando i dati prodotti negli anni dal Liberatorio, che riteniamo affidabili) di cui non avevamo ritenuto di dare notizia, poiché rientranti nella doverosa attività di prevenzione.

Successivamente a questi incontri erano stati effettuati alcuni fermi, ma in realtà il flusso di fuoco non si è mai arrestato. Otto anni sono un periodo che ha attraversato tante Amministrazioni e che esclude casualità o improvvisazione: è tempo di porre con forza un problema strutturale forse mai realmente affrontato (e comunque mai risolto) dalla politica e di capire cosa si nasconda dietro questa devastante sequenza di danni.

Lunga, organizzata, pericolosa. Una delle auto di ieri sera aveva un impianto a gas, era adiacente a un palazzo, ma tra gli spettatori" che assistevano all'incendio c'era chi rideva, come dinanzi a uno spettacolo ormai consueto. Questo non è degno di una città civile.

Non possiamo più rinviare un intervento radicale e deciso: ne avevamo discusso anche con il Presidente Piergiovanni durante la marcia di Bitonto, ma dobbiamo bruciare ulteriormente i tempi. Ci recheremo personalmente presso la Prefettura e la Procura della Repubblica per verificare se sia già aperto un fascicolo di indagine e, nel caso in cui in otto anni non se ne fosse ravvisata la necessità, chiederemo che venga aperto.

La sicurezza, anche andando oltre le competenze di una Amministrazione Comunale, sarà argomento centrale per le forze politiche che governano la città. Questo non esclude il dibattito sul capodanno in piazza Paradiso, che faremo perché riteniamo il futuro di quella piazza un altro argomento importantissimo per la Città.

Un confronto cui, per intenderci, - conclude Mancini - non intendiamo sottrarci».