Sicurezza e igiene, alcune prerogative del quartiere Madonna dei Martiri
Il Commissario Passerotti incontra i residenti del quartiere e quelli della zona dei cantieri navali per un confronto a tutto tondo
giovedì 20 ottobre 2016
9.31
Non poteva che essere un incontro dalla grande partecipazione quello ospitato presso la sala San Francesco del complesso della Basilica della Madonna dei Martiri, tra il Commissario straordinario Mauro Passerotti e i residenti del quartiere a cui si sono aggiunti quelli di altre zone limitrofe, come gli abitanti degli stabili nei pressi dei cantieri navali.
Un incontro che finalmente riavvicina le figure istituzionali alle problematiche, talvolta non di semplice risoluzione, di un quartiere distante dal centro cittadino, una sorta di ghetto. Perché è questo il sentimento che è emerso, un senso di abbandono in condizioni fortemente precarie soprattutto di sicurezza e igiene.
Il Commissario Passerotti, assieme all'architetto Pappagallo e al comandante Gadaleta, ha cercato di dare risposta – e per quanto possibile risoluzione – ai quesiti dei residenti, ai punti tirati fuori da liste sventolate da donne che chiedevano condizioni di vita migliori per i propri figli.
Ad aprire il dibattito la questione legata all'attuale stato degli edifici prospicienti i cantieri navali sulla cui situazione sono stati intavolati tavoli tecnici, dopo le vicissitudini dei mesi scorsi, cui hanno partecipato Amministrazione e operatori del settore per giungere ad una proposta progettuale condivisa in un'ottica di "equilibrio e riqualificazione". Un progetto di spostamento dei cantieri e riconversione dei capannoni comunali con tempistiche non certo brevi, mentre interventi volti alla costruzione di un tronco fognario da parte dell'Acquedotto Pugliese potrebbero vedere la luce entro l'anno prossimo: non una risoluzione totale, ma certamente un passo in avanti per una zona martoriata altresì da vandali e episodi di microcriminalità più volte denunciati dai residenti alle autorità.
Non poteva mancare la questione legata al progetto per il nuovo "waterfront", approvato proprio in questi giorni, che prevede lo stanziamento di un milione di euro per la zona Madonna dei Martiri con il restringimento tra l'altro di viale dei Crociati per dare più spazio al verde e così debellare le gare clandestine tra auto e il rifacimento della piazza antistante la Basilica; 500.000 euro per il progetto volto a recuperare i cantieri navali di proprietà comunale che, non potendo essere abbattuti per vincoli ambientali, saranno riqualificati. Previsti, inoltre, un milione e 200.000 euro per il "waterfront" di Levante.
Sul fronte dell'edilizia popolare tanti sono i disagi dei residenti del quartiere: spazi angusti e destinati a più funzioni, mancanza di servizi, gravi carenze igieniche, strutture decadenti che compromettono un normale tenore di vita. Problemi che in parte la precedente Amministrazione comunale ha iniziato ad arginare ed un percorso che, come ha confermato l'architetto Pappagallo, sta progredendo con gli allacci degli impianti di ascensori e il possesso delle aree da affidare all'Arca Puglia Centrale (ex Istituto Autonomo per le Case Popolari di Bari) per la realizzazione di nuove unità abitative.
Sempre nell'ambito del piano dei lavori pubblici – che il Commissario ha confermato potrebbero partire già da quest'anno – è stata sollevata la questione dell'asfalto stradale fortemente disconnesso, situazione che accomuna il quartiere allo stato indecente in cui verte la quasi totalità delle strade di Molfetta: per questo il Commissaria ha dato mandato di contrazione di un mutuo per una cifra che si aggira tra i 2 e 2,5 milioni di euro per un ampio piano di rifacimento del manto stradale che interesserà tutta la città. Intervento, è stato precisato, già rientrante nei progetti dell'Amministrazione precedente.
Tasto dolente e inevitabile la raccolta differenziata con sistema di conferimento dei rifiuti porta a porta: palese è stata la preoccupazione delle donne del quartiere che già si interrogano sull'impossibilità di tenere i mastelli in casa per via degli spazi risicati. Ma anche in questo caso tornare indietro è impossibile e anzi unica soluzione è l'estensione della differenziata a tutta la città in tempo brevi affinché si possa procedere alle migliorie del caso, ad esempio un'isola ecologia nel rione Madonna dei Martiri come è stato richiesto anche in altre zone.
Tra gli altri argomenti toccati anche la mancanza di giochi nella villetta dell'Ospedaletto dei Crociati, interventi per i campetti di calcio, maggiori derattizzazioni e disinfestazioni periodiche, la questione delle centraline dell'elettricità poste all'interno di stabili datati e non a norma (è di alcuni giorni fa lo scoppio di una di queste centrali in un vicolo di via Madonna dei Martiri), controlli di alcuni forni della zona e gestione del traffico e dei parcheggi selvaggi che bloccano la circolazione.
Un incontro che finalmente riavvicina le figure istituzionali alle problematiche, talvolta non di semplice risoluzione, di un quartiere distante dal centro cittadino, una sorta di ghetto. Perché è questo il sentimento che è emerso, un senso di abbandono in condizioni fortemente precarie soprattutto di sicurezza e igiene.
Il Commissario Passerotti, assieme all'architetto Pappagallo e al comandante Gadaleta, ha cercato di dare risposta – e per quanto possibile risoluzione – ai quesiti dei residenti, ai punti tirati fuori da liste sventolate da donne che chiedevano condizioni di vita migliori per i propri figli.
Ad aprire il dibattito la questione legata all'attuale stato degli edifici prospicienti i cantieri navali sulla cui situazione sono stati intavolati tavoli tecnici, dopo le vicissitudini dei mesi scorsi, cui hanno partecipato Amministrazione e operatori del settore per giungere ad una proposta progettuale condivisa in un'ottica di "equilibrio e riqualificazione". Un progetto di spostamento dei cantieri e riconversione dei capannoni comunali con tempistiche non certo brevi, mentre interventi volti alla costruzione di un tronco fognario da parte dell'Acquedotto Pugliese potrebbero vedere la luce entro l'anno prossimo: non una risoluzione totale, ma certamente un passo in avanti per una zona martoriata altresì da vandali e episodi di microcriminalità più volte denunciati dai residenti alle autorità.
Non poteva mancare la questione legata al progetto per il nuovo "waterfront", approvato proprio in questi giorni, che prevede lo stanziamento di un milione di euro per la zona Madonna dei Martiri con il restringimento tra l'altro di viale dei Crociati per dare più spazio al verde e così debellare le gare clandestine tra auto e il rifacimento della piazza antistante la Basilica; 500.000 euro per il progetto volto a recuperare i cantieri navali di proprietà comunale che, non potendo essere abbattuti per vincoli ambientali, saranno riqualificati. Previsti, inoltre, un milione e 200.000 euro per il "waterfront" di Levante.
Sul fronte dell'edilizia popolare tanti sono i disagi dei residenti del quartiere: spazi angusti e destinati a più funzioni, mancanza di servizi, gravi carenze igieniche, strutture decadenti che compromettono un normale tenore di vita. Problemi che in parte la precedente Amministrazione comunale ha iniziato ad arginare ed un percorso che, come ha confermato l'architetto Pappagallo, sta progredendo con gli allacci degli impianti di ascensori e il possesso delle aree da affidare all'Arca Puglia Centrale (ex Istituto Autonomo per le Case Popolari di Bari) per la realizzazione di nuove unità abitative.
Sempre nell'ambito del piano dei lavori pubblici – che il Commissario ha confermato potrebbero partire già da quest'anno – è stata sollevata la questione dell'asfalto stradale fortemente disconnesso, situazione che accomuna il quartiere allo stato indecente in cui verte la quasi totalità delle strade di Molfetta: per questo il Commissaria ha dato mandato di contrazione di un mutuo per una cifra che si aggira tra i 2 e 2,5 milioni di euro per un ampio piano di rifacimento del manto stradale che interesserà tutta la città. Intervento, è stato precisato, già rientrante nei progetti dell'Amministrazione precedente.
Tasto dolente e inevitabile la raccolta differenziata con sistema di conferimento dei rifiuti porta a porta: palese è stata la preoccupazione delle donne del quartiere che già si interrogano sull'impossibilità di tenere i mastelli in casa per via degli spazi risicati. Ma anche in questo caso tornare indietro è impossibile e anzi unica soluzione è l'estensione della differenziata a tutta la città in tempo brevi affinché si possa procedere alle migliorie del caso, ad esempio un'isola ecologia nel rione Madonna dei Martiri come è stato richiesto anche in altre zone.
Tra gli altri argomenti toccati anche la mancanza di giochi nella villetta dell'Ospedaletto dei Crociati, interventi per i campetti di calcio, maggiori derattizzazioni e disinfestazioni periodiche, la questione delle centraline dell'elettricità poste all'interno di stabili datati e non a norma (è di alcuni giorni fa lo scoppio di una di queste centrali in un vicolo di via Madonna dei Martiri), controlli di alcuni forni della zona e gestione del traffico e dei parcheggi selvaggi che bloccano la circolazione.