Logrieco: «A Molfetta vera emergenza sicurezza»
Il consigliere comunale di Fratelli d'Italia: «La nostra petizione inascoltata dal sindaco»
mercoledì 1 marzo 2023
Torna sul tema sicurezza in città Adamo Logrieco, consigliere comunale di Fratelli d'Italia a Molfetta nonchè leader e referente cittadino del partito di Giorgia Meloni.
L'avvocato interviene a seguito anche degli ultimi episodi di cronaca: due i furti commessi in altrettante abitazioni in quel momento deserte a causa dei funerali in corso di svolgimento di chi ci abitava.
«Quanti altri episodi come questo dovranno subire i Molfettesi prima che qualcosa davvero si smuova sul fronte della sicurezza da parte dell'Amministrazione? - è la domanda retorica del consigliere - Siamo stanchi delle sterili parole del Sindaco relative alla scarsa pedagogizzazione dei colpevoli di tali nefandezze. Siamo altrettanto stanchi dei proclami circa le nuove telecamere, i protocolli con la Prefettura e chi più ne ha più ne metta».
«Quella che stiamo vivendo è a tutti gli effetti un'emergenza sicurezza - spiega Logrieco, facendo riferimento anche al furto ad un noto locale di Galleria L. Romano e alla rapina a un supermercato in via San Francesco d'Assisi e aggiungendo che - Non si contano, poi, i furti negli appartamenti, altre rapine ed episodi di violenza di ogni tipo. Lo spaccio di droghe, poi, non manca mai. Soprattutto nei quartieri più difficili da monitorare da parte delle forze dell'ordine».
«Con Fratelli d'Italia - Molfetta e Gioventù Nazionale, abbiamo raccolto oltre 500 firme in una petizione presentata all'Amministrazione insieme agli altri consiglieri comunali del centrodestra Pietro Mastropasqua, Mauro Binetti - Molfetta Nostra e Ippolita Germinario, a nome dell'intera coalizione. Un documento che conteneva proposte concrete e rimasta del tutto inascoltata (e senza riscontro alcuno da parte del Sindaco)».
«Qualcosa va fatto. E subito. Non domani o dopodomani o all'esito di lunghe procedure burocratiche, inconciliabili con questa fase evidentemente emergenziale - conclude Logrieco - Non sono io e non sono i cittadini a dover fornire le soluzioni. È chi è al governo della Città, democraticamente eletto in nostra rappresentanza, che deve dare le risposte o assumersi la responsabilità di quanto poco (niente) si sia visto sino ad ora in tema di Sicurezza».
L'avvocato interviene a seguito anche degli ultimi episodi di cronaca: due i furti commessi in altrettante abitazioni in quel momento deserte a causa dei funerali in corso di svolgimento di chi ci abitava.
«Quanti altri episodi come questo dovranno subire i Molfettesi prima che qualcosa davvero si smuova sul fronte della sicurezza da parte dell'Amministrazione? - è la domanda retorica del consigliere - Siamo stanchi delle sterili parole del Sindaco relative alla scarsa pedagogizzazione dei colpevoli di tali nefandezze. Siamo altrettanto stanchi dei proclami circa le nuove telecamere, i protocolli con la Prefettura e chi più ne ha più ne metta».
«Quella che stiamo vivendo è a tutti gli effetti un'emergenza sicurezza - spiega Logrieco, facendo riferimento anche al furto ad un noto locale di Galleria L. Romano e alla rapina a un supermercato in via San Francesco d'Assisi e aggiungendo che - Non si contano, poi, i furti negli appartamenti, altre rapine ed episodi di violenza di ogni tipo. Lo spaccio di droghe, poi, non manca mai. Soprattutto nei quartieri più difficili da monitorare da parte delle forze dell'ordine».
«Con Fratelli d'Italia - Molfetta e Gioventù Nazionale, abbiamo raccolto oltre 500 firme in una petizione presentata all'Amministrazione insieme agli altri consiglieri comunali del centrodestra Pietro Mastropasqua, Mauro Binetti - Molfetta Nostra e Ippolita Germinario, a nome dell'intera coalizione. Un documento che conteneva proposte concrete e rimasta del tutto inascoltata (e senza riscontro alcuno da parte del Sindaco)».
«Qualcosa va fatto. E subito. Non domani o dopodomani o all'esito di lunghe procedure burocratiche, inconciliabili con questa fase evidentemente emergenziale - conclude Logrieco - Non sono io e non sono i cittadini a dover fornire le soluzioni. È chi è al governo della Città, democraticamente eletto in nostra rappresentanza, che deve dare le risposte o assumersi la responsabilità di quanto poco (niente) si sia visto sino ad ora in tema di Sicurezza».