Si fingono tecnici del gas per derubare un'anziana: tre arresti a Molfetta
La reattività della donna ha permesso di scongiurare il furto. I tre, di 52, 29 e 20 anni, sono stati fermati dai Carabinieri
sabato 24 settembre 2022
10.00
La truffa era collaudata. La vittima, una preda. Avrebbero finto di essere dei tecnici del gas per tentare di derubare una 91enne di Molfetta, ma la sua reattività ha scongiurato il colpo. Il resto l'hanno i Carabinieri che hanno preso il 52enne Cesare Caravella, suo figlio Filippo, 20enne, e il 29enne Francesco Saverio Facchini.
La misura del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Trani, Lucia Anna Altamura, su richiesta del pubblico ministero Maria Isabella Scamarcio, è stata eseguita dai militari che stavano indagando su un episodio che si è verificato il 7 maggio in un'abitazione di via Puccini: gli investigatori, alla fine, sono riusciti ad attribuire il tentato furto ai tre banditi, tutti gravati da precedenti penali e già arrestati per un colpo commesso con la stessa tecnica in un appartamento di Terni.
Secondo le indagini della locale Stazione, dirette dal luogotenente Pietro Tempesta, il 20enne con indosso un giubbino catarifrangente sarebbe riuscito a entrare nella casa di una 91enne perché avrebbe dovuto «prendere i numeri del contatore del gas», per poi mostrare «interesse per la caldaia». Un controllo necessario, secondo il balordo, per «scongiurare che potessero accadere degli incidenti». In realtà «le sue ragioni erano invece finalizzate a trattenere l'anziana sul balcone».
Un modus operandi che ha permesso ai suoi complici, di 52 e di 29 anni, di entrare senza dover forzare la porta d'ingresso, muovendosi con circospezione tra le stanze. La reattività dell'anziana, però, ancora molto arzilla nonostante l'età, ha permesso di scongiurare il furto: la 91enne, infatti, «insospettita ed innervosita dall'atteggiamento» del 20enne si è mossa tra il balcone e le stanze, impedendo, nei fatti, che «l'azione furtiva programmata dai tre correi andasse a buon fine».
Poi, le indagini dei militari, che hanno raccolto la denuncia della vittima del raggiro, «arrestatosi alla fase del tentativo», e visionato le immagini di una telecamera di videosorveglianza, hanno svelato il resto: il 52enne il 29enne e il 20enne, accusati, in concorso tra di loro, di tentato furto, sono stati confinati ai domiciliari, mentre gli investigatori non escludono la possibilità che i tre possano essere i responsabili anche di altri episodi che hanno destato particolare allarme sociale.
«Conoscere le tecniche adottate dai truffatori per raggirare gli anziani è il primo passo per difendersi» fanno sapere i militari del Comando Provinciale di Bari che, su tutto il territorio, proseguono nella campagna d'informazione e mettono in guardia le persone anziane dalle principali tecniche messe in campo dai truffatori.
La misura del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Trani, Lucia Anna Altamura, su richiesta del pubblico ministero Maria Isabella Scamarcio, è stata eseguita dai militari che stavano indagando su un episodio che si è verificato il 7 maggio in un'abitazione di via Puccini: gli investigatori, alla fine, sono riusciti ad attribuire il tentato furto ai tre banditi, tutti gravati da precedenti penali e già arrestati per un colpo commesso con la stessa tecnica in un appartamento di Terni.
Secondo le indagini della locale Stazione, dirette dal luogotenente Pietro Tempesta, il 20enne con indosso un giubbino catarifrangente sarebbe riuscito a entrare nella casa di una 91enne perché avrebbe dovuto «prendere i numeri del contatore del gas», per poi mostrare «interesse per la caldaia». Un controllo necessario, secondo il balordo, per «scongiurare che potessero accadere degli incidenti». In realtà «le sue ragioni erano invece finalizzate a trattenere l'anziana sul balcone».
Un modus operandi che ha permesso ai suoi complici, di 52 e di 29 anni, di entrare senza dover forzare la porta d'ingresso, muovendosi con circospezione tra le stanze. La reattività dell'anziana, però, ancora molto arzilla nonostante l'età, ha permesso di scongiurare il furto: la 91enne, infatti, «insospettita ed innervosita dall'atteggiamento» del 20enne si è mossa tra il balcone e le stanze, impedendo, nei fatti, che «l'azione furtiva programmata dai tre correi andasse a buon fine».
Poi, le indagini dei militari, che hanno raccolto la denuncia della vittima del raggiro, «arrestatosi alla fase del tentativo», e visionato le immagini di una telecamera di videosorveglianza, hanno svelato il resto: il 52enne il 29enne e il 20enne, accusati, in concorso tra di loro, di tentato furto, sono stati confinati ai domiciliari, mentre gli investigatori non escludono la possibilità che i tre possano essere i responsabili anche di altri episodi che hanno destato particolare allarme sociale.
«Conoscere le tecniche adottate dai truffatori per raggirare gli anziani è il primo passo per difendersi» fanno sapere i militari del Comando Provinciale di Bari che, su tutto il territorio, proseguono nella campagna d'informazione e mettono in guardia le persone anziane dalle principali tecniche messe in campo dai truffatori.