Si è spenta Gianna Sallustio Amato

Poetessa, donna impegnata nel sociale

lunedì 17 agosto 2015 07.13
A cura di Paola Copertino
Dopo una lunga malattia, si è spenta la professoressa Gianna Sallustio Amato (a destra nella foto), apprezzata poetessa e scrittrice, nonché docente molto stimata. Nonostante fosse ammalata, non si era mai arresa, aveva continuato a scrivere e viaggiare. In occasione di una delle sue ultime uscite pubbliche a giugno 2014, aveva inaugurato la biblioteca della consulta femminile accanto alla sala degli specchi, dove aveva tenuto una brillante conferenza.

Ha pubblicato decine e decine di liriche e racconti, tutti molto apprezzati dalla critica, molti dei quali hanno meritato prestigiosi riconoscimenti letterari. Pur essendo stata provata dalla vita, non aveva mai smesso di scrivere e impegnarsi nel sociale; innumerevoli i suoi viaggi come volontaria in Congo e in altre parti del mondo caratterizzate dalla povertà per cui aveva raccolto fondi e si era impegnata in prima persona. Donna dalla grande personalità e dal carattere forte, dalle forti passioni ed ideali.

Molto amata dai suoi studenti per la passione che ci metteva in quella che considerava una vera e propria missione: l'insegnamento. In tanti la ricordano e hanno scritto su di lei ricordando i tratti salienti del suo carattere, del suo impegno per gli ultimi, della sua determinazione e della sua cultura.

Commosso il ricordo che ne fa Annalisa Altomare sulla sua pagina facebook queste parole: "Adesso per te canterei "Senza paura" Grazie per la tua passione civile. Per la tua gratuita attenzione alle donne impegnate ogni giorno in nuove imprese. Grazie per la tua eleganza. Per il dono dell'ansia di crescere nella cultura. Per lo sdegno senza opportunistici pudori nei confronti della violenza e della umiliazione. Grazie per la tua ironia. Per la forza e la singolare capacità di andare oltre la sofferenza. Grazie, Gianna Sallustio Amato .Lo sfavillare del tuo sguardo resta impresso nella memoria."

Nella mattinata di ieri, domenica 16 agosto, presso la Chiesa del Purgatorio si sono svolti i funerali. Con la sua morte, Molfetta perde un "pezzo" importante di cultura.







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