Si balla e si canta con i Jubilee Gospel Singer
Un inno alla gioia in una chiesa strapiena
sabato 9 gennaio 2016
9.07
Nonostante sia da poco trascorso il Natale, i canti natalizi, soprattutto quelli della tradizione gospel, infondono allegria e positività. L'appuntamento con l'Orchestra Sinfonica della Città Metropolitana di Bari, i Jubilee Gospel Singers, i solisti Luciana Negroponte e Giuseppe Delre, era infatti programmato per il 21 dicembre scorso, ma per il ricco calendario di concerti in programma, quello molfettese è stato procrastinato.
Nonostante ciò, come ha affermato l'assessore Mongelli, la musica, intramontabile per la sua bellezza, non ha perso assolutamente il suo valore, tanto che il concerto ha richiamato nella Chiesa Madonna della Pace tantissima gente. Indiscutibile la bravura dei due solisti, richiamati più volte, a conclusione del concerto con una standing ovation dal pubblico per il bis. Insuperabile l'Orchestra Sinfonica Metropolitana di Bari con cui si è creato uno splendido rapporto di collaborazione, diretta dalla brava e bella Cettina Donato già direttore a Molfetta per il master della orchestra giovanile molfettese.
Travolgente il repertorio proposto tratto dai più conosciuti canti natalizi arricchiti da una marcia in più, il coro gospel, che con le sue movenze e i suoi ritmi, ha coinvolto tutti i presenti. Di particolare intensità i timbri vocali dei due interpreti a cui sono stati tributati lunghi e calorosi applausi. Ispirata, travolgente e commuovente viene definita Luciana Negroponte che, con i suoi pensieri, ha fatto riflettere richiamando al valore del Natale e della vita, invitando a ringraziare il Signore per tutto ciò che abbiamo e che spesso sottovalutiamo. Simpatica, comunicativa ed ironica, non poteva che conquistare il pubblico. Di impatto visivo e sonoro i Jubilee Gospel Singer con le loro tuniche azzurre e le loro mani in alto. I loro battimani e le loro voci hanno scandito i canti intramontabili che hanno fanno calare i presenti in una atmosfera di serenità, rasserenando gli animi afflitti dai problemi quotidiani.
Non c'è dubbio che il gospel come genere travolge, conquista e da la carica, se poi ad interpretarlo ci sono una orchestra prestigiosa, due interpreti dalle voci così particolari, un direttore dotato e un coro trascinante, allora non poteva che essere un successo, come è stato.
Nonostante ciò, come ha affermato l'assessore Mongelli, la musica, intramontabile per la sua bellezza, non ha perso assolutamente il suo valore, tanto che il concerto ha richiamato nella Chiesa Madonna della Pace tantissima gente. Indiscutibile la bravura dei due solisti, richiamati più volte, a conclusione del concerto con una standing ovation dal pubblico per il bis. Insuperabile l'Orchestra Sinfonica Metropolitana di Bari con cui si è creato uno splendido rapporto di collaborazione, diretta dalla brava e bella Cettina Donato già direttore a Molfetta per il master della orchestra giovanile molfettese.
Travolgente il repertorio proposto tratto dai più conosciuti canti natalizi arricchiti da una marcia in più, il coro gospel, che con le sue movenze e i suoi ritmi, ha coinvolto tutti i presenti. Di particolare intensità i timbri vocali dei due interpreti a cui sono stati tributati lunghi e calorosi applausi. Ispirata, travolgente e commuovente viene definita Luciana Negroponte che, con i suoi pensieri, ha fatto riflettere richiamando al valore del Natale e della vita, invitando a ringraziare il Signore per tutto ciò che abbiamo e che spesso sottovalutiamo. Simpatica, comunicativa ed ironica, non poteva che conquistare il pubblico. Di impatto visivo e sonoro i Jubilee Gospel Singer con le loro tuniche azzurre e le loro mani in alto. I loro battimani e le loro voci hanno scandito i canti intramontabili che hanno fanno calare i presenti in una atmosfera di serenità, rasserenando gli animi afflitti dai problemi quotidiani.
Non c'è dubbio che il gospel come genere travolge, conquista e da la carica, se poi ad interpretarlo ci sono una orchestra prestigiosa, due interpreti dalle voci così particolari, un direttore dotato e un coro trascinante, allora non poteva che essere un successo, come è stato.