Shoah, bandiere a mezz'asta al Comune di Molfetta
L'iniziativa per rendere omaggio alle vittime dell'Olocausto
giovedì 27 gennaio 2022
17.49
Bandiere a mezz'asta sugli edifici pubblici. Oggi, 27 gennaio, l'Italia e il mondo intero, come designato dalla risoluzione 60/7 dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite del 1º novembre 2005, commemorano le vitime dell'Olocausto.
Proprio il 27 gennaio del 1945 le truppe dell'Armata Rossa, impegnate nella offensiva Vistola-Oder in direzione della Germania, liberarono il campo di concentramento di Auschwitz. «Esistono - scrive il Sindaco, Tommaso Minervini - le pagine nere della storia, esistono i periodi bui per gli esseri umani. Molto spesso ci sentiamo vittime di una congiura, avviliti dagli avvenimenti, devastati negli affetti. Questi ultimi due anni ci hanno provato, hanno scosso la nostra esistenza civilizzata e ci è sembrato che nulla fosse più buio del presente. La storia ci dice che vi è stato un tempo più buio, il tempo del dolore era affiancato dal tempo del terrore. La paura, l'ingiustizia, l'odio, la guerra sono stati i pilastri dell'edificio più tetro che la nostra civiltà abbia edificato, alla cui ombra le libertà individuali sono state calpestate e l'essere umano è stato annientato.
Non è stata solo una pagina di guerra, non è stata solo una pagina di abominio del potere. È stato l'Olocausto.
Ne parliamo ogni 27 gennaio, ci impegniamo a non dimenticare. Ma il vero senso di questo giorno è non fingere di ignorare tutte le volte che le libertà individuali vengono calpestate, non voltare lo sguardo dall'altra parte quando assistiamo alle discriminazioni e non arrendersi ai soprusi su chi giudica l'altro diverso in base al colore della pelle, alla religione, agli orientamenti politici e di genere. Non dobbiamo pensare che ciò che è drammaticamente avvenuto non possa più tornare, perché questo pensiero non ci permette di vedere che, ancora oggi, vi sono popoli oppressi, vi sono libertà negate, esseri umani annientati. E tutto questo accade ogni giorno.
Invito gli studenti e la comunità cittadina - conclude - ad intervenire oggi, giovedì 27 gennaio, alle ore 19, nella chiesa della Madonna della pace per fare memoria attraverso la musica dell'Orchestra sinfonica della Città metropolitana».
Proprio il 27 gennaio del 1945 le truppe dell'Armata Rossa, impegnate nella offensiva Vistola-Oder in direzione della Germania, liberarono il campo di concentramento di Auschwitz. «Esistono - scrive il Sindaco, Tommaso Minervini - le pagine nere della storia, esistono i periodi bui per gli esseri umani. Molto spesso ci sentiamo vittime di una congiura, avviliti dagli avvenimenti, devastati negli affetti. Questi ultimi due anni ci hanno provato, hanno scosso la nostra esistenza civilizzata e ci è sembrato che nulla fosse più buio del presente. La storia ci dice che vi è stato un tempo più buio, il tempo del dolore era affiancato dal tempo del terrore. La paura, l'ingiustizia, l'odio, la guerra sono stati i pilastri dell'edificio più tetro che la nostra civiltà abbia edificato, alla cui ombra le libertà individuali sono state calpestate e l'essere umano è stato annientato.
Non è stata solo una pagina di guerra, non è stata solo una pagina di abominio del potere. È stato l'Olocausto.
Ne parliamo ogni 27 gennaio, ci impegniamo a non dimenticare. Ma il vero senso di questo giorno è non fingere di ignorare tutte le volte che le libertà individuali vengono calpestate, non voltare lo sguardo dall'altra parte quando assistiamo alle discriminazioni e non arrendersi ai soprusi su chi giudica l'altro diverso in base al colore della pelle, alla religione, agli orientamenti politici e di genere. Non dobbiamo pensare che ciò che è drammaticamente avvenuto non possa più tornare, perché questo pensiero non ci permette di vedere che, ancora oggi, vi sono popoli oppressi, vi sono libertà negate, esseri umani annientati. E tutto questo accade ogni giorno.
Invito gli studenti e la comunità cittadina - conclude - ad intervenire oggi, giovedì 27 gennaio, alle ore 19, nella chiesa della Madonna della pace per fare memoria attraverso la musica dell'Orchestra sinfonica della Città metropolitana».