Settimana Santa e marce funebri: un binomio inscindibile
Ogni molfettese porta nel cuore le note della Passione
martedì 31 marzo 2015
7.11
Lasciata da parte la Domenica delle Palme, con lo scambio di auguri, l'atmosfera gioiosa, il rito della "bussola", che designa i confratelli portatori per la processione dei Cinque Misteri dell'Arciconfraternita di Santo Stefano, si entra nella Settimana Santa, periodo dell'anno caro ad ogni molfettese.
Sarà il ricordo degli avi i quali hanno saputo trasmettere un ricco patrimonio di fede e tradizioni, sarà il fascino suggestivo delle nostre processioni. L'attesa della Settimana santa è sempre vissuta con intensità e uno degli elementi che la caratterizzano sono i concerti di marce funebri. Nel tardo pomeriggio di domenica sono state predisposte al lato della scalinata del Purgatorio le sedie e il palchetto per ospitare il direttore e l'Orchestra Santa Cecilia di Molfetta che, come tradizione, ha eseguito il consueto concerto di marce funebri. Dopo quindi la processione dell' Addolorata, quest'anno tenutasi nella giornata di sabato per le condizioni meteo sfavorevoli, è stata questa l' occasione offerta agli appassionati per riudire le melodie delle marce.
L'Arciconfraternita della Morte dal Sacco Nero è stata la promotrice di questo concerto diretto dal Maestro prof. Pasquale Turturro. Durante la serata sono state eseguite dall' Orchestra Santa Cecilia, nella prima parte, le seguenti marce: "Dolor", "Patetica", "Marcia funebre n° 4 e "Gatti"; nella seconda invece sono state proposte: "Doloroso addio", "Palmieri" e " Stabat Mater". Tanti gli appassionati che si sono dati appuntamento per ascoltare queste composizioni musicali alquanto orecchiabili, dalla dolce vena melodica, esprimenti dolore e tristezza, sentimenti confacenti a questi giorni mesti. Anche nei titoli esse lasciano intuire un mondo di affetti, di sofferenze e di dolore che ognuno dei presenti ha ripercorso ricordando le proprie esperienze quotidiane.
La musica diventa un motivo di meditazione, preghiera e conforto. Questi cari momenti sono vissuti intensamente e, per farli assaporare appieno anche a chi è lontano da Molfetta e ama profondamente la sua città e le tradizioni, in tanti supportati dalla tecnologia, hanno registrato le marce, il video dell'esecuzione o in diretta hanno fatto ascoltare le struggenti melodie.
Sarà il ricordo degli avi i quali hanno saputo trasmettere un ricco patrimonio di fede e tradizioni, sarà il fascino suggestivo delle nostre processioni. L'attesa della Settimana santa è sempre vissuta con intensità e uno degli elementi che la caratterizzano sono i concerti di marce funebri. Nel tardo pomeriggio di domenica sono state predisposte al lato della scalinata del Purgatorio le sedie e il palchetto per ospitare il direttore e l'Orchestra Santa Cecilia di Molfetta che, come tradizione, ha eseguito il consueto concerto di marce funebri. Dopo quindi la processione dell' Addolorata, quest'anno tenutasi nella giornata di sabato per le condizioni meteo sfavorevoli, è stata questa l' occasione offerta agli appassionati per riudire le melodie delle marce.
L'Arciconfraternita della Morte dal Sacco Nero è stata la promotrice di questo concerto diretto dal Maestro prof. Pasquale Turturro. Durante la serata sono state eseguite dall' Orchestra Santa Cecilia, nella prima parte, le seguenti marce: "Dolor", "Patetica", "Marcia funebre n° 4 e "Gatti"; nella seconda invece sono state proposte: "Doloroso addio", "Palmieri" e " Stabat Mater". Tanti gli appassionati che si sono dati appuntamento per ascoltare queste composizioni musicali alquanto orecchiabili, dalla dolce vena melodica, esprimenti dolore e tristezza, sentimenti confacenti a questi giorni mesti. Anche nei titoli esse lasciano intuire un mondo di affetti, di sofferenze e di dolore che ognuno dei presenti ha ripercorso ricordando le proprie esperienze quotidiane.
La musica diventa un motivo di meditazione, preghiera e conforto. Questi cari momenti sono vissuti intensamente e, per farli assaporare appieno anche a chi è lontano da Molfetta e ama profondamente la sua città e le tradizioni, in tanti supportati dalla tecnologia, hanno registrato le marce, il video dell'esecuzione o in diretta hanno fatto ascoltare le struggenti melodie.