Sequestro di ricci di mare nel porto di Molfetta. Sanzioni della Capitaneria
Un uomo è stato anche deferito all'Autorità Giudiziaria: ha ostacolato l'attività dei militari
sabato 25 maggio 2019
11.03
Nel corso di appositi controlli lungo la filiera della pesca, personale della Guardia Costiera di Molfetta ha sorpreso due pescatori non professionali intenti alla cattura di esemplari di riccio di mare, durante il periodo di fermo previsto dalla normativa vigente per evitarne il prelievo indiscriminato.
I militari hanno individuato i due pescatori mentre erano intenti nell'attività di pesca, attendendo gli stessi allo sbarco, ove li hanno sorpresi con diversi esemplari di ricci di mare. Hanno quindi proceduto alla contestazione dell'illecito, elevando due sanzioni amministrative pari a 4.000 euro ciascuna per pescare in tempi vietati, con relativo sequestro del prodotto (circa 200 esemplari).
Al momento del controllo, uno dei soggetti ha ostacolato l'attività dei militari, rigettando in mare il pescato (stimabile in altri 200 esemplari), reagendo tra l'altro in maniera veemente, motivo per il quale il medesimo è stato poi deferito all'Autorità Giudiziaria.
Il riccio di mare, Paracentrotus lividus, particolarmente apprezzato nelle aree costiere per la prelibatezza delle sue parti commestibili, è appositamente tutelato dal decreto ministeriale del 12 gennaio 1995, emanato a seguito delle risultanze di studi condotti dal laboratorio di Biologia Marina ed Acquario della provincia di Bari.
Gli studi, confermando l'opportunità di disciplinare l'attività, prevedono le modalità, i quantitativi massimi di raccolta e il divieto di pesca, sia professionale che sportiva, per i mesi di maggio e giugno al fine di consentire ed assicurare il ripopolamento della specie.
I ricci di mare sequestrati sono stati rigettati in acqua dai militari della Guardia Costiera, che continueranno le verifiche anche nelle prossime settimane.
I militari hanno individuato i due pescatori mentre erano intenti nell'attività di pesca, attendendo gli stessi allo sbarco, ove li hanno sorpresi con diversi esemplari di ricci di mare. Hanno quindi proceduto alla contestazione dell'illecito, elevando due sanzioni amministrative pari a 4.000 euro ciascuna per pescare in tempi vietati, con relativo sequestro del prodotto (circa 200 esemplari).
Al momento del controllo, uno dei soggetti ha ostacolato l'attività dei militari, rigettando in mare il pescato (stimabile in altri 200 esemplari), reagendo tra l'altro in maniera veemente, motivo per il quale il medesimo è stato poi deferito all'Autorità Giudiziaria.
Il riccio di mare, Paracentrotus lividus, particolarmente apprezzato nelle aree costiere per la prelibatezza delle sue parti commestibili, è appositamente tutelato dal decreto ministeriale del 12 gennaio 1995, emanato a seguito delle risultanze di studi condotti dal laboratorio di Biologia Marina ed Acquario della provincia di Bari.
Gli studi, confermando l'opportunità di disciplinare l'attività, prevedono le modalità, i quantitativi massimi di raccolta e il divieto di pesca, sia professionale che sportiva, per i mesi di maggio e giugno al fine di consentire ed assicurare il ripopolamento della specie.
I ricci di mare sequestrati sono stati rigettati in acqua dai militari della Guardia Costiera, che continueranno le verifiche anche nelle prossime settimane.