Sequestrati 300mila animali pronti alla vendita: c'erano anche piccoli squali
L'operazione della Guardia di Finanza dopo il controllo di un furgone all'uscita dell'autostrada A14
giovedì 15 giugno 2017
8.29
I finanzieri del Gruppo Pronto Impiego di Bari nell'ambito del servizio di controllo economico del territorio hanno sequestrato, nelle vicinanze del casello autostradale di Molfetta, oltre 300 mila esemplari tra pesci tropicali, insetti, topi domestici, larve e alcuni squali destinati alla vendita nei negozi specializzati della provincia, trasportati a bordo di un furgone, con targa straniera e guidato da un cittadino di origine ceca.
In particolare, all'esito di un primo riscontro documentale, le Fiamme Gialle, dirette dal tenente colonnello Massimo Battaglino, hanno chiesto all'autista di aprire il vano posteriore dell'automezzo, insospettiti da un forte olezzo di animali, trovandosi di fronte ad uno scenario raccapricciante.
Migliaia di esemplari di pesci, tra i quali anche alcuni piccoli esemplari di squalo, chiusi in sacchetti di plastica con pochissima acqua all'interno ed esposti ad una temperatura molto elevata, considerato il vano non coibentato.
Inoltre, al di sotto di alcuni scatoloni, erano presenti anche gabbie e vaschette di plastica contenenti centinaia di topi e insetti domestici, in precarie condizioni di trasporto, nonchè decine di migliaia di larve.
Tali circostanze, in dispregio delle più basilari procedure inerenti il trattamento e la movimentazione di questo tipo di animali, molti dei quali appartenenti a delicatissime e rare specie, sottoposti ad inutili sofferenze, hanno provocato il decesso di oltre 3.500 esemplari, complice anche il caldo degli ultimi tempi e la lunga durata del viaggio, protrattosi per giorni.
L'importante operazione ha comunque evitato che gli animali potessero essere acquistati da inconsapevoli acquirenti, ignari del grave maltrattamento subito dagli stessi esemplari.
Grazie al tempestivo intervento e la preziosa collaborazione dei veterinari della ASL di Bari, tutti gli esemplari sono stati salvati e trasferiti in sicurezza presso alcune strutture della zona, specializzate nella cura e sostentamento di animali esotici.
L'autista del mezzo, un cittadino della Repubblica Ceca, è stato denunziato all'Autorità Giudiziaria per i reati di maltrattamento e abbandono di animali.
In particolare, all'esito di un primo riscontro documentale, le Fiamme Gialle, dirette dal tenente colonnello Massimo Battaglino, hanno chiesto all'autista di aprire il vano posteriore dell'automezzo, insospettiti da un forte olezzo di animali, trovandosi di fronte ad uno scenario raccapricciante.
Migliaia di esemplari di pesci, tra i quali anche alcuni piccoli esemplari di squalo, chiusi in sacchetti di plastica con pochissima acqua all'interno ed esposti ad una temperatura molto elevata, considerato il vano non coibentato.
Inoltre, al di sotto di alcuni scatoloni, erano presenti anche gabbie e vaschette di plastica contenenti centinaia di topi e insetti domestici, in precarie condizioni di trasporto, nonchè decine di migliaia di larve.
Tali circostanze, in dispregio delle più basilari procedure inerenti il trattamento e la movimentazione di questo tipo di animali, molti dei quali appartenenti a delicatissime e rare specie, sottoposti ad inutili sofferenze, hanno provocato il decesso di oltre 3.500 esemplari, complice anche il caldo degli ultimi tempi e la lunga durata del viaggio, protrattosi per giorni.
L'importante operazione ha comunque evitato che gli animali potessero essere acquistati da inconsapevoli acquirenti, ignari del grave maltrattamento subito dagli stessi esemplari.
Grazie al tempestivo intervento e la preziosa collaborazione dei veterinari della ASL di Bari, tutti gli esemplari sono stati salvati e trasferiti in sicurezza presso alcune strutture della zona, specializzate nella cura e sostentamento di animali esotici.
L'autista del mezzo, un cittadino della Repubblica Ceca, è stato denunziato all'Autorità Giudiziaria per i reati di maltrattamento e abbandono di animali.