Seduzione ed erotismo con il flamenco

Quarto ed ultimo appuntamento in rassegna

domenica 12 aprile 2015 18.12
A cura di Paola Copertino
Un riuscitissimo mix di canto, ballo, musica, recitazione, seduzione, erotismo, improvvisazione e professionalità, ha decretato il successo e il consenso del pubblico per il quarto ed ultimo appuntamento della rassegna "Flamenco a teatro", portata in scena presso il Teatro del Carro di Molfetta.

La rassegna, curata da Daniela Mezzina, è nata con l'intento di offrire nei quattro appuntamenti in programma, una panoramica sulla personalità artistiche del genere flamenco che appartengono allo scenario italiano. Gli spettacoli sono stati legati anche ad un progetto formativo di master class di chitarra flamenco, curati da maestri del genere musicale. L'ultimo appuntamento di questa prima edizione, per chiudere in bellezza, è stata dedicata al "baile" sia maschile che femminile rappresentato da due personalità artistiche d'eccezione: Dario Carbonelli e Caterina Lucia Costa. Il flamenco come ballo non può disgiungersi dalla musica così caratteristica e trascinante, quindi i due ballerini sono stati accompagnati nella loro performance artistica da Riccardo Ascani (toque) e Rosarillo (cante). A salire con loro sul palco per la parte recitata, interpretata fra una esibizione e l'altra, gli attori del Teatro del Carro: Francesco Tammacco, Pantaleo Annese, Leonardo Mezzina e Vincenzo Raguseo. Veramente coinvolgente e trascinante lo spettacolo con le movenze seducenti del ballerino che con i suoi punta tacco e i movimenti del bacino così sensuali ha ammaliato i presenti che hanno anche battuto il ritmo. Grande forza, ritmo, movenze altamente seducenti per la ballerina con i caratteristici abiti lunghi e frangiati che si è esibita in degli assolo e in balli di coppia, veri e propri corteggiamenti.

All'interno della rappresentazione tipica del flamenco il chitarrista ha suonato degli assoli melodici intervallati a dei momenti in cui è stato predisposto un "tappeto sonoro" per la cantante. Quest'ultima ha intonato delle strofe, mentre il ballerino ha eseguito gli assolo di battiti di piede. Grande pathos anche per la parte recitata che ha spezzato il ritmo dando la giusta pausa, grazia all'interpretazione molto coinvolgente. Sul finale lo spettacolo ha preso le sembianze di una festa in famiglia con le caratteristiche improvvisazioni dove si sono viste "cante" (canto), "baile" (danza) e chitarra, affiancati dallo "jaleo" (incitazioni a voce) e "palmas" (battito delle mani) di non professionisti.

La rassegna è stata seguita ed apprezzata dal pubblico che ha avuto modo di conoscere le diverse sfaccettature del genere flamenco e, vista la riuscita, sotto la direzione artistica di Daniela Mezzina, siamo sicuri che verrà riproposta nella prossima stagione.