Scoperto hub di mezzi rubati. Anche un escavatore da Molfetta
A Modugno sequestrata dai Carabinieri un'intera carrozzeria. In due finiscono nei guai per ricettazione e riciclaggio
mercoledì 18 agosto 2021
10.01
Fuori era una carrozzeria, dentro era un vero e proprio hub per la raccolta di mezzi rubati. È quanto scoperto dai Carabinieri della Compagnia di Modugno, i quali sono riusciti ad individuare una carrozzeria che benché regolare, celava al suo interno mezzi provento di furto e rapina, fra cui un escavatore rubato a Molfetta.
Gli accertamenti da parte dei militari del Nucleo Operativo e Radiomobile, sono scaturiti, nel corso delle quotidiane attività di controllo del territorio, a seguito di una precisa segnalazione: la notizia segnalava non solo la presenza di un camion comprensivo di rimorchio sottratto, qualche giorno prima, mediante una rapina in territorio di Spinazzola, in provincia di Barletta, Andria e Trani, ma suggeriva anche agli uomini la località nella quale ricercare il veicolo, Modugno appunto.
Infatti, benché la segnalazione collocasse il mezzo in una zona apparentemente di campagna, i militari nel giungere nel luogo indicato hanno notato che nell'area vi era una carrozzeria con dei grandi capannoni. Insospettiti dalla coincidenza i Carabinieri hanno svolto un controllo e una volta entrati, hanno trovato all'interno proprio il camion rapinato qualche giorno fa. Sul suo rimorchio c'era un escavatore, anch'esso provento di furto, consumato a Molfetta qualche sera addietro.
A quel punto il controllo è stato esteso a tutti i mezzi presenti all'interno della carrozzeria, che ha consentito di recuperare altri due veicoli provento di rapina con relativo sequestro di persona, avvenuta a Palo del Colle il giorno prima, e un altro camion con relativo rimorchio con a bordo un'altra escavatrice. I militari hanno appurato che sui mezzi in questione erano state apposte "targhe pulite". Durante l'attività è stato rinvenuto un pappagallo, della specie Myiopsitta monachus.
L'animale è risultato essere una specie protetta, privo però di alcuna documentazione che ne attestasse la lecita provenienza. Sono stati pertanto fatti giungere in loco per i controlli di competenza i Carabinieri Forestali del Nucleo CITES (Convention on International Trade in Endangered Species) che dopo aver accertato l'irregolarità del possesso del volatile hanno deferito il proprietario dell'officina, un 59enne, per commercio internazionale di specie animali in via di estinzione.
I mezzi rinvenuti sono stati restituiti ai legittimi proprietari mentre l'area è stata sequestrata. Non è escluso che i mezzi rinvenuti fossero lì per essere utilizzati per commettere gravi fatti delittuosi. Il 46enne proprietario dell'attività e suo cognato, 59enne, dovranno rispondere di ricettazione e di riciclaggio in concorso.
Gli accertamenti da parte dei militari del Nucleo Operativo e Radiomobile, sono scaturiti, nel corso delle quotidiane attività di controllo del territorio, a seguito di una precisa segnalazione: la notizia segnalava non solo la presenza di un camion comprensivo di rimorchio sottratto, qualche giorno prima, mediante una rapina in territorio di Spinazzola, in provincia di Barletta, Andria e Trani, ma suggeriva anche agli uomini la località nella quale ricercare il veicolo, Modugno appunto.
Infatti, benché la segnalazione collocasse il mezzo in una zona apparentemente di campagna, i militari nel giungere nel luogo indicato hanno notato che nell'area vi era una carrozzeria con dei grandi capannoni. Insospettiti dalla coincidenza i Carabinieri hanno svolto un controllo e una volta entrati, hanno trovato all'interno proprio il camion rapinato qualche giorno fa. Sul suo rimorchio c'era un escavatore, anch'esso provento di furto, consumato a Molfetta qualche sera addietro.
A quel punto il controllo è stato esteso a tutti i mezzi presenti all'interno della carrozzeria, che ha consentito di recuperare altri due veicoli provento di rapina con relativo sequestro di persona, avvenuta a Palo del Colle il giorno prima, e un altro camion con relativo rimorchio con a bordo un'altra escavatrice. I militari hanno appurato che sui mezzi in questione erano state apposte "targhe pulite". Durante l'attività è stato rinvenuto un pappagallo, della specie Myiopsitta monachus.
L'animale è risultato essere una specie protetta, privo però di alcuna documentazione che ne attestasse la lecita provenienza. Sono stati pertanto fatti giungere in loco per i controlli di competenza i Carabinieri Forestali del Nucleo CITES (Convention on International Trade in Endangered Species) che dopo aver accertato l'irregolarità del possesso del volatile hanno deferito il proprietario dell'officina, un 59enne, per commercio internazionale di specie animali in via di estinzione.
I mezzi rinvenuti sono stati restituiti ai legittimi proprietari mentre l'area è stata sequestrata. Non è escluso che i mezzi rinvenuti fossero lì per essere utilizzati per commettere gravi fatti delittuosi. Il 46enne proprietario dell'attività e suo cognato, 59enne, dovranno rispondere di ricettazione e di riciclaggio in concorso.