Scoperto, dai finanzieri, un grossista di prodotti ittici evasore fiscale
Rilevata una evasione di quattro milioni di euro
venerdì 12 giugno 2015
14.52
Talmente preso nella ricerca del miglior offerente, cui vendere nel mercato all'asta di Molfetta i propri prodotti ittici, da "dimenticare" di presentare la dichiarazione dei redditi.
A finire nel mirino dei Finanzieri della Tenenza di Molfetta un commerciante all'ingrosso di prodotti ittici, operante, per diverso tempo, all'interno del famoso locale Mercato Ittico all'ingrosso gestito da un apposito Consorzio, selezionato a seguito di apposita analisi di rischio, condotta anche con l'ausilio delle banche dati in uso al Corpo, dalla quale sarebbe emersa l'inosservanza dei previsti obblighi dichiarativi riferiti a ben due periodi di imposta (2012 e 2013).
Non è stato facile ricostruire il fatturato di questo talentuoso "croupier del pescato pugliese" tenuto conto che erano ben due le s.r.l. a lui riconducibili, da oltre un anno non più operative, entrambe accomunate da uno scarno ed inattendibile impianto contabile e dall'assenza delle dichiarazioni dei redditi per gli anni 2012 e 2013 tale da qualificarle, di fatto, come soggetti "evasori totali".
Sulla scorta della frammentaria documentazione contabile ed extracontabile rinvenuta a seguito di minuziose ricerche eseguite presso il fatiscente ufficio dove avevano tuttora sede le due società, le fiamme gialle hanno calcolato induttivamente il loro ciclo d'affari, seguendo un percorso logico-deduttivo fondato anche sulla forza lavoro effettivamente impiegata.
Al termine di due verifiche fiscali, i ricavi sottratti a tassazione ammontavano a circa 4 milioni di euro con una corrispondente evasione I.V.A. di circa 400 mila euro. Attesa l'entità delle imposte evase, il titolare dell'azienda veniva segnalato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trani per i reati previsti e puniti dal Decreto Legislativo 10 marzo 2000, n. 74, agli articoli 5 (omessa dichiarazione) e 10 (occultamento o distruzione di documenti contabili).
A finire nel mirino dei Finanzieri della Tenenza di Molfetta un commerciante all'ingrosso di prodotti ittici, operante, per diverso tempo, all'interno del famoso locale Mercato Ittico all'ingrosso gestito da un apposito Consorzio, selezionato a seguito di apposita analisi di rischio, condotta anche con l'ausilio delle banche dati in uso al Corpo, dalla quale sarebbe emersa l'inosservanza dei previsti obblighi dichiarativi riferiti a ben due periodi di imposta (2012 e 2013).
Non è stato facile ricostruire il fatturato di questo talentuoso "croupier del pescato pugliese" tenuto conto che erano ben due le s.r.l. a lui riconducibili, da oltre un anno non più operative, entrambe accomunate da uno scarno ed inattendibile impianto contabile e dall'assenza delle dichiarazioni dei redditi per gli anni 2012 e 2013 tale da qualificarle, di fatto, come soggetti "evasori totali".
Sulla scorta della frammentaria documentazione contabile ed extracontabile rinvenuta a seguito di minuziose ricerche eseguite presso il fatiscente ufficio dove avevano tuttora sede le due società, le fiamme gialle hanno calcolato induttivamente il loro ciclo d'affari, seguendo un percorso logico-deduttivo fondato anche sulla forza lavoro effettivamente impiegata.
Al termine di due verifiche fiscali, i ricavi sottratti a tassazione ammontavano a circa 4 milioni di euro con una corrispondente evasione I.V.A. di circa 400 mila euro. Attesa l'entità delle imposte evase, il titolare dell'azienda veniva segnalato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trani per i reati previsti e puniti dal Decreto Legislativo 10 marzo 2000, n. 74, agli articoli 5 (omessa dichiarazione) e 10 (occultamento o distruzione di documenti contabili).