Scoperta una piantagione di canapa indiana. Arrestato un 70enne di Molfetta. VIDEO

Sequestrate 300 piante rinvenute dai Carabinieri nelle campagne di Terlizzi. L'uomo, incensurato, è finito ai domiciliari

martedì 15 maggio 2018 10.11
Un altro colpo è stato messo a segno dai Carabinieri della Tenenza di Terlizzi nella lotta al fenomeno dello spaccio e della produzione di sostanze stupefacenti.

Infatti, ieri mattina, i militari, al termine di un servizio di osservazione di un fondo agricolo, ubicato in località Chiancara-Paù, hanno bloccato e tratto in arresto un insospettabile 70enne molfettese, per il reato di illecita coltivazione di canapa indiana.

Nel suo appezzamento di terreno, vi era una vera e propria piantagione di marijuana, composta da 300 piante dell'altezza media di un metro e mezzo. Le piante rigogliose e ben curate erano sparse in vari punti del fondo agricolo, disposte su più filari oppure raccolte in varie aiuole di diversa dimensione.

Le stesse, in alcuni punti, erano state ben occultate da altri alberi da frutto, che ne rendevano più difficile l'individuazione. Era presente, inoltre, un vero e proprio impianto di irrigazione che serviva quasi tutta la piantagione. L'illecita coltura è stata individuata a seguito di mirati servizi di perlustrazione nelle aree rurali.

Infatti nelle prime ore di ieri mattina, i militari, appostati a ridosso del fondo agricolo, avevano notato che il 70enne, proprietario del terreno, dopo essere giunto sul posto ed essersi assicurato di non essere seguito e osservato da nessuno, si prodigava ad annaffiare, zappare e controllare con molta cura il fogliame delle piante di marijuana.

Per tale motivo, i militari, coordinati dal sottotenente Valter Francesco Crugliano, hanno deciso di intervenire e mettere fine a tale illecita attività. Al termine degli accertamenti, l'uomo, incensurato, su disposizione della Procura della Repubblica di Trani è stato posto agli arresti domiciliari, a disposizione della competente Autorità Giudiziaria.

La sostanza stupefacente, invece, dopo la campionatura per i successivi esami tossicologici, che verranno eseguiti a cura della Sezione Investigazioni Scientifiche del Comando Provinciale di Bari, è stata immediatamente distrutta.