Scavalca il bancone e fugge con 1.000 euro, rapina alle Poste

Due rapinatori hanno preso di mira la filiale di via Cormio. Paura tra le persone presenti, indagano i Carabinieri

martedì 25 settembre 2018 12.24
Tutto è durato pochi interminabili minuti, secondo il più classico dei copioni. In due, a volto coperto e probabilmente senza armi, sono entrati nell'ufficio postale di via Cormio e, minacciando il personale, si sono fatti consegnare il denaro contenuto nelle casse.

Un bottino che secondo la coppia di banditi doveva essere sostanzioso, ma che in realtà si aggira intorno ai 1.000 euro. Il colpo è avvenuto intorno alle ore 10.30: i due rapinatori, indossando maschere facciali in lattice per alterare completamente i lineamenti del volto, hanno fatto irruzione negli uffici che sorgono nel rione Paradiso, seminando il panico.

Uno ha scavalcato il banco, facendosi strada tra i numerosi presenti in fila, e, sempre senza il bisogno di mostrare armi, ma limitandosi a minacciare verbalmente i dipendenti, ha sottratto dalle casse i contanti. L'altro, invece, è entrato ed ha subito sbarrato il passo a chiunque tentasse di uscire (il locale, al momento del colpo, era piuttosto affollato, in particolar modo di anziani ndr), sorvegliando nel contempo l'esterno.

Poi, arraffato il denaro, sono fuggiti a bordo di una moto di grossa cilindrata, mentre nel frattempo già partivano le telefonate al 112. Sul posto, in pochi minuti, sono giunti i Carabinieri dell'Aliquota Radiomobile della locale Compagnia, già disseminati sul territorio per controlli in città, che hanno iniziato a circolare in tutto il quartiere, mentre le ricerche dei banditi sono state diramate a tutte le pattuglie.

Per fortuna nessuno dei presenti, né del personale e né dei clienti, ha subito conseguenze. Per loro solo tanta paura, nonostante sia stato necessario anche far sopraggiungere un'ambulanza del Servizio 118, per prestare soccorso ad un uomo. Il bottino, come appurato dai dipendenti dell'ufficio postale di via Cormio, non è stato corposo, non dovrebbe superare nemmeno i 1.000 euro.

I militari, intanto, agli ordini del capitano Vito Ingrosso, hanno già provveduto ad acquisire le immagini del sistema di video-sorveglianza interno ed esterno, per ricavare elementi utili alle indagini e a risalire all'identità dei malviventi.