Scarpe contraffatte: erano destinate al commercio in Puglia
Denunciati tre cittadini cinesi, gestori di un deposito in cui erano nascoste le scarpe a Roma
giovedì 29 dicembre 2016
15.39
I finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Bari, al termine di un'articolata attività investigativa finalizzata alla prevenzione e alla repressione del commercio illecito di articoli di abbigliamento contrassegnati da marchi falsi, hanno sequestrato oltre 35mila paia di scarpe sportive contraffatte dei noti marchi Adidas, Nike e Saucony.
Gli approfondimenti investigativi hanno consentito alle Fiamme Gialle di individuare un anonimo deposito situato alla periferia di Roma, all'interno del quale erano occultate le scarpe sequestrate, riportanti i noti marchi contraffatti, destinate ad alimentare l'illecito commercio su tutto il territorio nazionale.
Il valore complessivo al dettaglio della merce sequestrata ammonta ad oltre 800mila euro. Al termine delle operazioni di sequestro, tre cittadini cinesi, gestori del deposito, sono stati denunciati a piede libero alla competente Autorità Giudiziaria, per introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi e ricettazione.
Sono in corso ulteriori accertamenti al fine di individuare i canali attraverso i quali le scarpe sequestrate, realizzate in Cina, sono giunte sul territorio nazionale.
Gli approfondimenti investigativi hanno consentito alle Fiamme Gialle di individuare un anonimo deposito situato alla periferia di Roma, all'interno del quale erano occultate le scarpe sequestrate, riportanti i noti marchi contraffatti, destinate ad alimentare l'illecito commercio su tutto il territorio nazionale.
Il valore complessivo al dettaglio della merce sequestrata ammonta ad oltre 800mila euro. Al termine delle operazioni di sequestro, tre cittadini cinesi, gestori del deposito, sono stati denunciati a piede libero alla competente Autorità Giudiziaria, per introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi e ricettazione.
Sono in corso ulteriori accertamenti al fine di individuare i canali attraverso i quali le scarpe sequestrate, realizzate in Cina, sono giunte sul territorio nazionale.