Saverio Tammacco chiude la campagna elettorale insieme a Tommaso Minervini con un bagno di folla
Nel rispetto delle norme anti Covid mille persone per la standing ovation al candidato
venerdì 18 settembre 2020
12.50
L'area dell'ex Park club restituisce alla politica la forza della partecipazione.
Come se quel venticello che spira dal mare verso le oltre mille persone presenti (nel massimo rispetto delle norme anti Covid) volesse dire che "sì, il momento è arrivato": insieme, tutti, con il vento in poppa per l'elezione al consiglio della Regione Puglia di Saverio Tammacco, candidato nella lista "La Puglia domani" con Raffaele Fitto presidente.
Attenti e coinvolti, ognuno pronto con entusiasmo a far vincere, con la sola forza della realtà, i territori dell'area metropolitana di Bari grazie a Saverio Tammacco, visibilmente commosso da "quello che abbiamo costruito. E non in questa campagna elettorale ma in questi anni in cui abbiamo costruito un rapporto che ci ha portato a condividere gioie e dolori del territorio, delle città. Vi ringrazio per aver scelto me per dialogare per il futuro di questo territorio e dei nostri figli perché ce lo meritiamo!".
Con Tammacco c'è anche il sindaco di Molfetta, Tommaso Minervini.
Non è una presenza qualsiasi: è la dimostrazione, ennesima, della solidità del connubio amministrativo tra i due che ha portato la città di Molfetta a essere la quattordicesima della Regione per qualità della vita e "in controtendenza per fermento e sviluppo economico tra tutte le città del Mezzogiorno d'Italia!", esclama il primo cittadino.
Emblematico il racconto del primo incontro tra i due. Era il 2000 e Tammacco, allora assessore della Giunta Minervini, viene spronato da questi a interfacciarsi con l'istituzione regionale: "da allora Saverio è quell'uomo che ha tessuto e cresciuto quella rete tra Molfetta e l'intera rete dell'area metropolitana, della provincia, della regione e che dà ora i suoi frutti!", continua Minervini.
"Noi votiamo Saverio non solo per questo: con Saverio abbiamo ricreato il tessuto della comunità, ricucito la coesione che consente di dire a tutti noi con orgoglio di appartenere a questa città", continua il sindaco, "e sapete perché? Perché non siamo sotto lo scacco di nessuno, perché non potevamo accettare lo schiaffo alla storia dell'autonomia di questa città nel momento di massimo sviluppo. A noi nessuno dice cosa dobbiamo fare: siamo noi la dimostrazione di una grande città autonoma. Allora, noi scegliamo Saverio perché è l'unico voto utile per portare questa città in Regione in sintonia con l'amministrazione dando già l'esempio di quello che la buona amministrazione ha saputo fare".
"Non funziona il poltronificio: non è così che può andare avanti la cultura d'impresa e dei nostri giovani. Noi dobbiamo fare in modo che questo territorio produca reddito. Quindi mi candido perché me lo chiedete voi per centrare l'obiettivo del futuro: non ritornare indietro!", afferma Saverio Tammacco
"Non chiniamo la testa perché abbiamo costruito questa squadra, lavorando su questo progetto da anni e tutti riconoscono nello sviluppo di Molfetta degli ultimi tre anni l'opportunità che potranno avere tutte le città dell'area metropolitana perché la nostra idea è proiettata a ciascuna di queste realtà con le loro caratteristiche!", è l'appassionato intervento.
"Noi dobbiamo dare ai nostri figli la prova che possono tornare a credere nella politica e nei valori della classe dirigente!", riesce solo a dire Tammacco prima della standing ovation di minuti dei presenti.
Un bagno di folla, appunto. E, per chi come lui è sempre stato abituato a lavorare tra la gente, non poteva essere diversamente.
Come se quel venticello che spira dal mare verso le oltre mille persone presenti (nel massimo rispetto delle norme anti Covid) volesse dire che "sì, il momento è arrivato": insieme, tutti, con il vento in poppa per l'elezione al consiglio della Regione Puglia di Saverio Tammacco, candidato nella lista "La Puglia domani" con Raffaele Fitto presidente.
Attenti e coinvolti, ognuno pronto con entusiasmo a far vincere, con la sola forza della realtà, i territori dell'area metropolitana di Bari grazie a Saverio Tammacco, visibilmente commosso da "quello che abbiamo costruito. E non in questa campagna elettorale ma in questi anni in cui abbiamo costruito un rapporto che ci ha portato a condividere gioie e dolori del territorio, delle città. Vi ringrazio per aver scelto me per dialogare per il futuro di questo territorio e dei nostri figli perché ce lo meritiamo!".
Con Tammacco c'è anche il sindaco di Molfetta, Tommaso Minervini.
Non è una presenza qualsiasi: è la dimostrazione, ennesima, della solidità del connubio amministrativo tra i due che ha portato la città di Molfetta a essere la quattordicesima della Regione per qualità della vita e "in controtendenza per fermento e sviluppo economico tra tutte le città del Mezzogiorno d'Italia!", esclama il primo cittadino.
Emblematico il racconto del primo incontro tra i due. Era il 2000 e Tammacco, allora assessore della Giunta Minervini, viene spronato da questi a interfacciarsi con l'istituzione regionale: "da allora Saverio è quell'uomo che ha tessuto e cresciuto quella rete tra Molfetta e l'intera rete dell'area metropolitana, della provincia, della regione e che dà ora i suoi frutti!", continua Minervini.
"Noi votiamo Saverio non solo per questo: con Saverio abbiamo ricreato il tessuto della comunità, ricucito la coesione che consente di dire a tutti noi con orgoglio di appartenere a questa città", continua il sindaco, "e sapete perché? Perché non siamo sotto lo scacco di nessuno, perché non potevamo accettare lo schiaffo alla storia dell'autonomia di questa città nel momento di massimo sviluppo. A noi nessuno dice cosa dobbiamo fare: siamo noi la dimostrazione di una grande città autonoma. Allora, noi scegliamo Saverio perché è l'unico voto utile per portare questa città in Regione in sintonia con l'amministrazione dando già l'esempio di quello che la buona amministrazione ha saputo fare".
"Non funziona il poltronificio: non è così che può andare avanti la cultura d'impresa e dei nostri giovani. Noi dobbiamo fare in modo che questo territorio produca reddito. Quindi mi candido perché me lo chiedete voi per centrare l'obiettivo del futuro: non ritornare indietro!", afferma Saverio Tammacco
"Non chiniamo la testa perché abbiamo costruito questa squadra, lavorando su questo progetto da anni e tutti riconoscono nello sviluppo di Molfetta degli ultimi tre anni l'opportunità che potranno avere tutte le città dell'area metropolitana perché la nostra idea è proiettata a ciascuna di queste realtà con le loro caratteristiche!", è l'appassionato intervento.
"Noi dobbiamo dare ai nostri figli la prova che possono tornare a credere nella politica e nei valori della classe dirigente!", riesce solo a dire Tammacco prima della standing ovation di minuti dei presenti.
Un bagno di folla, appunto. E, per chi come lui è sempre stato abituato a lavorare tra la gente, non poteva essere diversamente.