"Sai chi voti": «Minervini mantenga le promesse fatte»
I firmatari della petizione chiedono audizioni pubbliche per la nomina dei vertici delle partecipate
martedì 26 settembre 2017
Tommaso Minervini ha promesso di introdurre, nei primi 100 giorni di governo, le audizioni pubbliche quale sistema di nomina dei vertici nelle partecipate. Manca meno di un mese alla scadenza. Il neo sindaco aveva preso questi impegni davanti agli oltre 30mila firmatari di Sai Chi Voti, la campagna nazionale per la trasparenza e la lotta alla corruzione nei Comuni.
Promossa da Riparte il futuro con Transparency International, Movimento Consumatori, Action Aid e tante altre organizzazioni della società civile, la campagna aveva visto aderire 4 candidati sindaco su 5 a Molfetta e oltre 119 candidati sindaco in tutta Italia. In seguito alle inconsuete dimissioni di 3 consiglieri comunali appena eletti, la stampa locale ha rilanciato la notizia che l'amministrazione si stia preparando a nominare nei vertici delle partecipate proprio i consiglieri dimissionari, senza quindi passare per le audizioni pubbliche. Inoltre la delibera di consiglio n.12 del 30/08/2017 riguardante "le determinazioni degli indirizzi per la nomina e la designazione dei rappresentanti del Comune e del consiglio presso enti, aziende e istituzioni" non fa alcun riferimento alle audizioni pubbliche.
Questo provvedimento ad oggi rappresenta la manifesta volontà di non cambiare il metodo di selezione dei vertici delle società municipalizzate al fine di rendere trasparenti le nomine.
Tutto ciò rappresenterebbe una grave violazione degli impegni sottoscritti con la campagna e con tutti i cittadini. Tommaso Minervini aderendo a Sai Chi Voti, ha contratto un patto pubblico, che ha in qualche misura orientato il voto degli elettori. Crediamo che sia fondamentale dare seguito a quelle promesse e non alimentare vecchie logiche di spartizione del potere, a Molfetta tanto quanto altrove.
Le società partecipate dai Comuni sono spesso oggetto di logiche spartitorie. Le poltrone dei vertici sono usate come moneta di scambio per dare posto a candidati che non sono stati eletti e ai membri dei partiti della maggioranza di turno, alimentando il rischio di trovare in posizioni apicali persone incompetenti. Le partecipate infatti gestiscono servizi essenziali per la vita di una città e le cariche in posizioni apicali hanno grande potere di spesa e di assunzione. Il Comune di Molfetta sarà a breve chiamato ad assegnare alcune cariche nei consigli di amministrazione e il metodo di nomina dei vertici farà la differenza tra l'avere manager competenti o meno.
Perché proponiamo audizioni pubbliche e cosa sono? Sai Chi Voti ha chiesto a 13 sindaci di introdurre audizioni pubbliche per selezionare i vertici delle partecipate. Un momento pubblico in cui giornalisti e cittadini possono porre domande a chi aspira a diventare manager. Uno strumento di controllo pubblico su programma, indirizzo gestionale e competenze che il futuro manager dovrebbe avere. Solo attraverso nomine trasparenti possiamo tutelarci da sprechi, buchi di bilancio, licenziamenti selvaggi, malagestione e talvolta corruzione. Non chiediamo ai sindaci di rinunciare al proprio potere di nomina, semplicemente tramite audizioni, vogliamo consentire a chiunque di porre domande e valutare competenze e progetti di chi si candida a guidare le aziende municipalizzate.
In particolar modo, abbiamo preparato una proposta di indirizzo, che può servire da esempio per i sindaci che volessero introdurre le audizioni pubbliche:
● Proponiamo che almeno 60 giorni prima dell'audizione pubblica siano pubblicati online sul sito del Comune i curriculum vitae dei candidati alla guida di aziende partecipate, enti, fondazioni partecipate insieme a una autodichiarazione sullo status penale e sui potenziali conflitti d'interessi.
● Proponiamo che sia sancito l'obbligo di indire pubblicamente, almeno 30 giorni prima, una o più sedute di audizione pubblica dei candidati, aperte ai cittadini, alla stampa e alle organizzazioni della società civile. A ogni candidato potranno essere poste domande utili al fine di conoscerne il profilo professionale e politico (non personale), la condotta nell'esercizio di altre cariche ricoperte in precedenza, l'esistenza di conflitti di interessi, status giudiziario, nonché obiettivi o strategie riguardanti l'adempimento del mandato.
● Proponiamo che il regolamento delle audizioni consenta all'istituzione nominante di valutare la pertinenza delle domande rivolte ai candidati e di consentire al candidato di non rispondere nel caso la domanda venga giudicata inammissibile.
● Proponiamo che dell'audizione pubblica venga redatto apposito verbale da pubblicare online e da allegare all'atto di nomina.
Di recente abbiamo incontrato il sindaco di Lucca, di Verona e di Padova, (anche loro aderenti a Sai Chi Voti) per iniziare il percorso di riforme. Ciò a prova del fatto che siamo e saremo sempre a disposizione delle amministrazioni davvero intenzionate a diventare trasparenti.
Promossa da Riparte il futuro con Transparency International, Movimento Consumatori, Action Aid e tante altre organizzazioni della società civile, la campagna aveva visto aderire 4 candidati sindaco su 5 a Molfetta e oltre 119 candidati sindaco in tutta Italia. In seguito alle inconsuete dimissioni di 3 consiglieri comunali appena eletti, la stampa locale ha rilanciato la notizia che l'amministrazione si stia preparando a nominare nei vertici delle partecipate proprio i consiglieri dimissionari, senza quindi passare per le audizioni pubbliche. Inoltre la delibera di consiglio n.12 del 30/08/2017 riguardante "le determinazioni degli indirizzi per la nomina e la designazione dei rappresentanti del Comune e del consiglio presso enti, aziende e istituzioni" non fa alcun riferimento alle audizioni pubbliche.
Questo provvedimento ad oggi rappresenta la manifesta volontà di non cambiare il metodo di selezione dei vertici delle società municipalizzate al fine di rendere trasparenti le nomine.
Tutto ciò rappresenterebbe una grave violazione degli impegni sottoscritti con la campagna e con tutti i cittadini. Tommaso Minervini aderendo a Sai Chi Voti, ha contratto un patto pubblico, che ha in qualche misura orientato il voto degli elettori. Crediamo che sia fondamentale dare seguito a quelle promesse e non alimentare vecchie logiche di spartizione del potere, a Molfetta tanto quanto altrove.
Le società partecipate dai Comuni sono spesso oggetto di logiche spartitorie. Le poltrone dei vertici sono usate come moneta di scambio per dare posto a candidati che non sono stati eletti e ai membri dei partiti della maggioranza di turno, alimentando il rischio di trovare in posizioni apicali persone incompetenti. Le partecipate infatti gestiscono servizi essenziali per la vita di una città e le cariche in posizioni apicali hanno grande potere di spesa e di assunzione. Il Comune di Molfetta sarà a breve chiamato ad assegnare alcune cariche nei consigli di amministrazione e il metodo di nomina dei vertici farà la differenza tra l'avere manager competenti o meno.
Perché proponiamo audizioni pubbliche e cosa sono? Sai Chi Voti ha chiesto a 13 sindaci di introdurre audizioni pubbliche per selezionare i vertici delle partecipate. Un momento pubblico in cui giornalisti e cittadini possono porre domande a chi aspira a diventare manager. Uno strumento di controllo pubblico su programma, indirizzo gestionale e competenze che il futuro manager dovrebbe avere. Solo attraverso nomine trasparenti possiamo tutelarci da sprechi, buchi di bilancio, licenziamenti selvaggi, malagestione e talvolta corruzione. Non chiediamo ai sindaci di rinunciare al proprio potere di nomina, semplicemente tramite audizioni, vogliamo consentire a chiunque di porre domande e valutare competenze e progetti di chi si candida a guidare le aziende municipalizzate.
In particolar modo, abbiamo preparato una proposta di indirizzo, che può servire da esempio per i sindaci che volessero introdurre le audizioni pubbliche:
● Proponiamo che almeno 60 giorni prima dell'audizione pubblica siano pubblicati online sul sito del Comune i curriculum vitae dei candidati alla guida di aziende partecipate, enti, fondazioni partecipate insieme a una autodichiarazione sullo status penale e sui potenziali conflitti d'interessi.
● Proponiamo che sia sancito l'obbligo di indire pubblicamente, almeno 30 giorni prima, una o più sedute di audizione pubblica dei candidati, aperte ai cittadini, alla stampa e alle organizzazioni della società civile. A ogni candidato potranno essere poste domande utili al fine di conoscerne il profilo professionale e politico (non personale), la condotta nell'esercizio di altre cariche ricoperte in precedenza, l'esistenza di conflitti di interessi, status giudiziario, nonché obiettivi o strategie riguardanti l'adempimento del mandato.
● Proponiamo che il regolamento delle audizioni consenta all'istituzione nominante di valutare la pertinenza delle domande rivolte ai candidati e di consentire al candidato di non rispondere nel caso la domanda venga giudicata inammissibile.
● Proponiamo che dell'audizione pubblica venga redatto apposito verbale da pubblicare online e da allegare all'atto di nomina.
Di recente abbiamo incontrato il sindaco di Lucca, di Verona e di Padova, (anche loro aderenti a Sai Chi Voti) per iniziare il percorso di riforme. Ciò a prova del fatto che siamo e saremo sempre a disposizione delle amministrazioni davvero intenzionate a diventare trasparenti.