"Rosso porpora": lo spettacolo "Storia della Geisha Butterfly" successo di pubblico e critica

Terzo appuntamento della rassegna voluta dall'Assessore alla Cultura Sara Allegretta

martedì 13 marzo 2018 8.59
A cura di Verdiana Mastrofilippo
Giunta a metà esatta del suo ciclo di spettacoli dedicati ad ogni forma di sopraffazione e violenza contro le donne, la rassegna teatrale e musicale "Rosso porpora", voluta dall'amministrazione comunale e dall'Assessore alla Cultura Sara Allegretta, inanella un ulteriore successo stavolta al sapore di fiori di ciliegio. E' nel lontano Giappone, infatti, che ci porta lo spettacolo "Storia della Geisha Butterfly", andato in scena domenica 11 marzo presso l'Auditorium della Madonna della Pace, con la regia della drammaturga Grazia Coppolecchia, musiche del compositore Luca Cori, eseguite dall'Ensemble Metamorphosen diretto dal M° Gabriele Giampaoletti, insieme alle voci del soprano Irene Petitto e del baritono Andrea Jin Chen ed alle danze coreografate da S. Sallustio.

Nel suo intervento iniziale, l'assessore Allegretta ha sottolineato quanto ormai il pubblico, ben svezzato dai primi due spettacoli, fosse ormai maturo e consapevole per giungere a questo appuntamento dai tratti un po' più complessi e sfumati: la grande partecipazione numerica di persone che hanno gremito l'auditorium, fa presagire che effettivamente tale risultato sia stato raggiunto.
Lo spettacolo funge da una sorta di lungo prologo della vicenda pucciniana di Madama Butterfly, la geisha giapponese che, nell'opera omonima, sposa un ufficiale della marina degli Stati Uniti di nome Pinkerton, per poi essere ripudiata dall'uomo. Butterfly, seppur convinta in modo incrollabile della fedeltà dell'amato, dovrà poi amaramente scoprire che ciò che credeva reale era solo frutto di vanità ed illusione: la rivelazione la porterà alla fine al suicidio per il dolore della vergogna subita.
Il destino di Butterfly aleggia come un presagio in gesti ed oggetti dello spettacolo, come barchette e coltelli, però il centro della rappresentazione risulta essere la creazione della Geisha, quella che viene definita una moglie del crepuscolo che, ad ogni nuovo sorgere del sole, dimenticherà e tornerà a dipingere il viso per nascondersi. Con una gestualità lenta e cadenzata dai passi di danza e dalle musiche quasi ipnotiche, viene assemblata questa nuova donna, nata solo per dare forma al morboso piacere dell'uomo e della quale ogni aspetto, dall'odore dei capelli alla lunghezza delle maniche della veste fino ai sorrisi e alle espressioni, è incline a soddisfare un oscuro desiderio che non la contempla minimamente come persona, ma solo come un bellissimo oggetto ornamentale.
Molto carico emotivamente il momento finale in cui Butterfly viene ceduta a Pinkerton e dismette i panni orientali per quelli occidentali: è l'uomo stesso a consegnarle il coltello che, successivamente, sarà l'arma del suo suicidio, mentre la gestualità ed il canto della ragazza cambiano solo in modo apparente, restando in realtà sempre bloccati nel modello che l'uomo di turno ha scelto per lei.

Prossimo appuntamento della rassegna: "Vissi d'Arte", con protagonista le Eroine della lirica vittime di violenza, Tosca, Carmen, Norma, che incontrano la danza contemporanea per creare uno spettacolo attorno alla figura della donna.