Roberto Sciannamea e il suo sogno realizzato da speaker del Milan
Le sue parole: «Mi sento davvero un privilegiato»
venerdì 31 maggio 2024
7.23
Per qualsiasi tifoso di una squadra di calcio, il grande sogno può essere quello di giocare con la propria squadra del cuore. In alternativa, per chiunque sarebbe comunque straordinario poter essere lo speaker nello stadio del proprio club del cuore, per gasare magari la tifoseria durante una partita interna.
Proprio questo è stato uno dei tanti desideri realizzati dal molfettese Roberto Sciannamea, ormai uno dei più importanti speaker sportivi a livello nazionale e acclamatissimo nel mondo del volley, ma non solo. Perché adesso può aggiungere nel suo bagaglio anche l'esperienza di essere stato la voce del suo amato Milan in Serie A: "È una notizia che non ho voluto dare per tanto tempo, una di quelle cose che vuoi tenerti un pochino per te, come quando da piccolo uscivi con la più bella della scuola e non volevi dirlo ai tuoi amici".
"Questi colori non mi sono stati tramandati, la mia famiglia tifa un'altra squadra, io questi colori li ho scelti quando ero bambino e da allora non li ho più lasciati, insieme a quel cuscino nell'ultima foto che porto con me da 30 anni, dalla Puglia a Milano Dalla prima riunione a casa Milan fino all'esordio con il #milanwomen, alla prima volta a San Siro in quello che per me sarà un indimenticabile 6 aprile con 70.000 cuori a tempo, é stato tutto più bello di quanto potessi anche solo immaginare".
"Un viaggio fantastico che ancora devo realizzare. Voglio ringraziare il Milan per avermi dato fiducia per avermi accolto come un fratello all'interno della famiglia rossonera (non é per nulla scontato) e tutte le persone che a ogni match fanno si che tutto vada per il meglio. Da fuori non si può avere idea di quanto lavoro ci sia dietro ogni partita. Mi sento un privilegiato e si, è stato veramente stupendo".
Proprio questo è stato uno dei tanti desideri realizzati dal molfettese Roberto Sciannamea, ormai uno dei più importanti speaker sportivi a livello nazionale e acclamatissimo nel mondo del volley, ma non solo. Perché adesso può aggiungere nel suo bagaglio anche l'esperienza di essere stato la voce del suo amato Milan in Serie A: "È una notizia che non ho voluto dare per tanto tempo, una di quelle cose che vuoi tenerti un pochino per te, come quando da piccolo uscivi con la più bella della scuola e non volevi dirlo ai tuoi amici".
"Questi colori non mi sono stati tramandati, la mia famiglia tifa un'altra squadra, io questi colori li ho scelti quando ero bambino e da allora non li ho più lasciati, insieme a quel cuscino nell'ultima foto che porto con me da 30 anni, dalla Puglia a Milano Dalla prima riunione a casa Milan fino all'esordio con il #milanwomen, alla prima volta a San Siro in quello che per me sarà un indimenticabile 6 aprile con 70.000 cuori a tempo, é stato tutto più bello di quanto potessi anche solo immaginare".
"Un viaggio fantastico che ancora devo realizzare. Voglio ringraziare il Milan per avermi dato fiducia per avermi accolto come un fratello all'interno della famiglia rossonera (non é per nulla scontato) e tutte le persone che a ogni match fanno si che tutto vada per il meglio. Da fuori non si può avere idea di quanto lavoro ci sia dietro ogni partita. Mi sento un privilegiato e si, è stato veramente stupendo".