Roberto Garofoli: da Molfetta a numero due del Governo Draghi
Solo formalità la nomina a sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei Ministri
sabato 13 febbraio 2021
9.23
Parlerà tanto molfettese il Governo Draghi, oggi chiamato al giuramento davanti al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella alle ore 12.
Perché, immediatamente dopo il Presidente del Consiglio Mario Draghi, ci sarà Roberto Garofoli. È una pura formalità la sua nomina a sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei Ministri ma affinché sia ufficiale bisognerà attendere la prima seduta del Consiglio e poi l'atto di nomina di Mattarella.
Garofoli è uomo discreto, legatissimo alla famiglia composta dalla moglie e dai due figli ma anche fortemente ancorato alle sue radici tanto da essere a Molfetta (dove vive la famiglia d'origine) pressoché ogni weekend quando non è insolito incontrarlo nelle sue passeggiate tra il porto e Corso Dante e dove si concede anche un po' di sport, come il tennis.
È il momento della settimana in cui Garofoli è semplicemente Roberto per gli amici di una vita e i parenti, mettendo per qualche ora da parte il giurista di primissimo ordine e l'intelletuale riconosciuto in tutta Europa. Non a caso è condirettore della Treccani Giuridica.
Nato a Taranto nel 1966 festeggerà 55 anni il prossimo 20 aprile.
Figlio di un ingegnere e di una professoressa, quella Maria Depalma per anni preside e cuore del locale Liceo Classico "Leonardo da Vinci", si forma proprio in città laureandosi presso l'Università di Bari in giurisprudenza prima di superare il concorso in magistratura.
È il 1994, Garafoli ha solo 28 anni ma è l'avvio di una carriera di altissimo livello come giudice penale e civile nei tribunali di Taranto e Trani prima di dedicarsi completamente alla magistratura amministrativa nel TAR Puglia e poi nel Consiglio di Stato di cui è presidente di Sezione.
Dai primi anni 2000, poi, un rapporto sempre maggiore con le istituzioni del Paese.
Garofoli, infatti, è stato già Capo di Gabinetto del Ministero dell'economia e delle finanze nel primo Governo Conte e precedentemente nel Governo Gentiloni e nel Governo Renzi.
Garofoli ha anche lavorato con il Governo Letta: è stato, infatti, Segretario generale della Presidenza del Consiglio dei ministri e Presidente della Commissione per l'elaborazione di misure di contrasto alla criminalità.
L'incarico di sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei Ministri a Roberto Garofoli lo rende il primo molfettese nella storia della Repubblica Italiana a ricoprire un ruolo istituzionale tra i più importanti dopo essere stato nominato dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano Grande Ufficiale della Repubblica italiana nel 2013 mentre dal 2011 è Commendatore dell'ordine al merito della Repubblica italiana.
Importanti anche le esperienze come docente all'università LUISS di Roma e in diversi corsi della casa editoriale "Nel Diritto" di cui è curatore, Garofoli è anche autore di diversi manuali e libri tra cui quelli con Giuliano Amato.
Dal gruppo editoriale Innovanews, dal direttore Giuseppe di Bisceglie e da tutta la redazione di Molfettaviva le congratulazioni al dottor Roberto Garofoli per l'incarico.
Perché, immediatamente dopo il Presidente del Consiglio Mario Draghi, ci sarà Roberto Garofoli. È una pura formalità la sua nomina a sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei Ministri ma affinché sia ufficiale bisognerà attendere la prima seduta del Consiglio e poi l'atto di nomina di Mattarella.
Garofoli è uomo discreto, legatissimo alla famiglia composta dalla moglie e dai due figli ma anche fortemente ancorato alle sue radici tanto da essere a Molfetta (dove vive la famiglia d'origine) pressoché ogni weekend quando non è insolito incontrarlo nelle sue passeggiate tra il porto e Corso Dante e dove si concede anche un po' di sport, come il tennis.
È il momento della settimana in cui Garofoli è semplicemente Roberto per gli amici di una vita e i parenti, mettendo per qualche ora da parte il giurista di primissimo ordine e l'intelletuale riconosciuto in tutta Europa. Non a caso è condirettore della Treccani Giuridica.
Nato a Taranto nel 1966 festeggerà 55 anni il prossimo 20 aprile.
Figlio di un ingegnere e di una professoressa, quella Maria Depalma per anni preside e cuore del locale Liceo Classico "Leonardo da Vinci", si forma proprio in città laureandosi presso l'Università di Bari in giurisprudenza prima di superare il concorso in magistratura.
È il 1994, Garafoli ha solo 28 anni ma è l'avvio di una carriera di altissimo livello come giudice penale e civile nei tribunali di Taranto e Trani prima di dedicarsi completamente alla magistratura amministrativa nel TAR Puglia e poi nel Consiglio di Stato di cui è presidente di Sezione.
Dai primi anni 2000, poi, un rapporto sempre maggiore con le istituzioni del Paese.
Garofoli, infatti, è stato già Capo di Gabinetto del Ministero dell'economia e delle finanze nel primo Governo Conte e precedentemente nel Governo Gentiloni e nel Governo Renzi.
Garofoli ha anche lavorato con il Governo Letta: è stato, infatti, Segretario generale della Presidenza del Consiglio dei ministri e Presidente della Commissione per l'elaborazione di misure di contrasto alla criminalità.
L'incarico di sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei Ministri a Roberto Garofoli lo rende il primo molfettese nella storia della Repubblica Italiana a ricoprire un ruolo istituzionale tra i più importanti dopo essere stato nominato dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano Grande Ufficiale della Repubblica italiana nel 2013 mentre dal 2011 è Commendatore dell'ordine al merito della Repubblica italiana.
Importanti anche le esperienze come docente all'università LUISS di Roma e in diversi corsi della casa editoriale "Nel Diritto" di cui è curatore, Garofoli è anche autore di diversi manuali e libri tra cui quelli con Giuliano Amato.
Dal gruppo editoriale Innovanews, dal direttore Giuseppe di Bisceglie e da tutta la redazione di Molfettaviva le congratulazioni al dottor Roberto Garofoli per l'incarico.