Ritornano i treni, ma senza bagni

Le carrozze Vivalto e Minuetto tornano a circolare fra Mola, Bari e Molfetta

mercoledì 16 novembre 2016
Il gip del Tribunale di Bari Francesco Agnino ha accolto l'istanza di Trenitalia concedendo la facoltà d'uso agli 8 convogli sequestrati venerdì scorso perché scaricavano i reflui dei servizi igienici sui binari.

Il giudice per le indagini preliminari ha rigettato l'istanza di dissequestro e l'istanza di esecuzione differita del provvedimento ma ha concesso la «facoltà d'uso dei vagoni in sequestro - si legge nel provvedimento - per le tratte di breve percorrenza Mola-Bari-Molfetta, con preclusione dei servizi igienici che dovranno pertanto restare chiusi e non accessibili all'utenza ed al personale di bordo».

Stando all'indagine dei Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico, coordinata dal pm Baldo Pisani, i treni modello Vivalto e Minuetto violerebbero la norma del Codice dell'Ambiente relativa allo smaltimento di rifiuti speciali non pericolosi. In particolare i bagni di questi convogli hanno sistemi di raccolta che scaricano direttamente sulla linea ferroviaria una volta superata la velocità dei 40 chilometri orari.

Questo, secondo gli investigatori baresi, creerebbe un rischio per l'ambiente. La legge, tuttavia, non obbliga ad offrire servizi igienici su brevi percorrenze. Per questo gli otto treni, per complessive 30 carrozze, restano sotto sequestro ma potranno tornare a circolare su distanze percorribili in 25 minuti al massimo.

I convogli Trenitalia ai quali il Tribunale di Bari ha concesso la facoltà d'uso torneranno a circolare «lungo le tratte di breve percorrenza Mola-Bari-Molfetta con preclusione dei servizi igienici». Lo comunica Trenitalia in una nota, precisando che la società «rimetterà in circolazione i treni nel rispetto dei tempi e delle modalità previsti dal Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri».

«Trenitalia rassicura inoltre - continua la nota - che su tutti gli altri treni regionali in circolazione sul territorio pugliese i servizi igienici restano accessibili».
In caso di urgenza stop al convoglio

Trenitalia ha presentato l'istanza di dissequestro sottolineando che è possibile ovviare alle contestazioni «rendendo i bagni inaccessibili, non sussistendo alcun obbligo giuridico di porre a disposizione dell'utenza i servizi igienici». Esclusivamente, però, «nella tratta Mola-Bari-Molfetta (andata e ritorno) che prevede spostamenti con tempi di percorrenza medi di circa 25 minuti, assimilabile a un servizio metropolitano piuttosto che a un trasporto ferroviario».