Riti, confraternite e processioni: intervista a Pasquale Mancini
L'ex amministratore dell'Arciconfraternita della Morte interviene sulle ultime notizie
venerdì 24 febbraio 2023
Abbiamo raggiunto telefonicamente Pasquale Mancini, già amministratore della Arciconfraternita della Morte, per aiutarci a capire cosa sta succedendo.
Pasquale puoi aiutarci a capire meglio cosa accade?
Non sono un esperto ma se proprio dovete farmi delle domande proverò a rispondere
Ma sei stato amministratore dell'Arciconfraternita della Morte.
Si, un viaggio dell'anima che non fa però di me un esperto.
Qualche giorno fa un tuo post ha scatenato una serie di reazioni
Io mi sono limitato ad esprimere una mia preoccupazione riguardo un mondo cui tengo molto. Poi ognuno se l'è letta e cantata a modo suo. Come sempre qualsiasi cosa io scriva sul mio profilo (personale) succede un pandemonio. E questa cosa mi porta a scrivere sempre meno.
Quella preoccupazione ti è passata ?
Perché mai. Come sempre chi poteva non si è degnato di rassicurarci, e manco di risponderci.
Perché mai. Come sempre chi poteva non si è degnato di rassicurarci, e manco di risponderci.
Hai letto la comunicazione congiunta dei Priori della Morte e di Santo Stefano?
Si. I due priori, cui sono legato da stima ed amicizia, sono stati costretti ad intervenire e hanno fatto bene. Immagino a causa del vostro articolo più che del mio post (che non sarebbe mai potuto essere contro le Confraternite e che non parlava di questa Quaresima). Son dovuti intervenire per rassicurare i cittadini e confermare che - cosa peraltro mai in discussione - quest'anno vivremo la Quaresima esattamente come l'abbiamo sempre vissuta. Orari, percorsi, tutto uguale. E poi, appunto, per correggere formalmente la vostra fonte: nell'articolo avete scritto Statuti. I Priori hanno ragione: se aveste attinto a una fonte più autorevole avreste potuto scrivere che il problema non riguarda gli statuti ma, purtroppo, riguarda i Regolamenti.
E questo cosa vuol dire.
Che è peggio. Perché voler a tutti i costi modificare un regolamento significa voler intervenire sulle dinamiche quotidiane, sulle autonomie, sulle scelte, sulla gestione stessa delle amministrazioni, e questo spostamento di controllo cambierà certamente le tradizioni per come le conosciamo. Probabilmente l'anno prossimo ci troveremo a dover discutere di orari, percorsi, organizzazione. Capisco l'atteggiamento dei Priori. Gli sono molto vicino in questo momento di resistenza.
Ma perché intervenire sui regolamenti ?
La motivazione mi interessa poco, so che la storia non si tocca. Che le cose che vanno bene non si cambiano. Farò corpo comune con i miei confratelli quando sarà necessario.
Ma è vero come abbiamo letto da altri post che "c'è maretta nelle confraternite"
Domanda non pertinente. Ciò che accade nelle confraternite si discute al loro interno. A porte chiuse. E lì deve restare. Sono confratello ed ex amministratore: a queste domande non rispondo.
Quindi cosa succederà.
Succede che ora siamo in Quaresima. Un periodo di riflessione, silenzio, rispetto. Ci sentiamo l'undici aprile. Con tutti.