Risolta la verifica amministrativa. Si va verso la conferma di Minervini a sindaco di Molfetta
Mancherebbe solo l'ufficialità. Attesa per il prossimo Consiglio Comunale
sabato 2 gennaio 2021
Tommaso Minervini sarà ancora il sindaco di Molfetta nel 2021: manca l'ufficialità ma la verifica politico - amministrativa in atto nella maggioranza si sarebbe ultimata con la decisione di continuare con il mandato bis di Minervini fino alla sua scadenza.
Il rompete le righe tra Partito Democratico e liste civiche dovrebbe, tuttavia, essere già ratificato. Nessuna nuova alleanza in vista per le comunali 2022.
A prevalere sarebbe stata la posizione proprio di Minervini: consapevole di poter chiarire la propria posizione nelle indagini sugli appalti presso il Comune, condotte dalla Procura di Trani, il sindaco avrebbe fatto leva sul senso di responsabilità di ogni forza della propria maggioranza.
Lasciare ora la città senza punti di riferimento sarebbe una sorta di harakiri politico ma anche morale vista l'emergenza sanitaria causata dal Covid in atto. La gestione, soprattutto, della campagna vaccinale sarebbe una prerogativa troppo importante per il futuro della città da essere lasciata a un tecnico terzo, come un Commissario.
L'amministrazione di Molfetta, allora, "È un impegno che continua perché è un impegno pubblico, che abbiamo assunto nei confronti dell'intera città perché volevamo e vogliamo e stiamo dando una città migliore, più strutturata con maggiori opportunità a tutti quanti", sono state le parole di Tommaso Minervini nel discorso di fine anno.
Parole dal significato profondo visto che il sindaco ha proseguito sostenendo che "Con noi una città feconda e in movimento, solo chi è in malafede non vede le cose che abbiamo realizzato e lo continueremo a fare perché questo è un impegno pubblico".
"Il sindaco rappresenta una comunità costituzionalmente garantita e pertanto un sindaco deve essere colui che rappresenta una città, a testa alta, guardando negli occhi i propri interlocutori. Noi questo continueremo a fare avendo la coscienza tranquilla che stiamo facendo le cose per il bene di questa città", ha concluso.
Il rompete le righe tra Partito Democratico e liste civiche dovrebbe, tuttavia, essere già ratificato. Nessuna nuova alleanza in vista per le comunali 2022.
A prevalere sarebbe stata la posizione proprio di Minervini: consapevole di poter chiarire la propria posizione nelle indagini sugli appalti presso il Comune, condotte dalla Procura di Trani, il sindaco avrebbe fatto leva sul senso di responsabilità di ogni forza della propria maggioranza.
Lasciare ora la città senza punti di riferimento sarebbe una sorta di harakiri politico ma anche morale vista l'emergenza sanitaria causata dal Covid in atto. La gestione, soprattutto, della campagna vaccinale sarebbe una prerogativa troppo importante per il futuro della città da essere lasciata a un tecnico terzo, come un Commissario.
L'amministrazione di Molfetta, allora, "È un impegno che continua perché è un impegno pubblico, che abbiamo assunto nei confronti dell'intera città perché volevamo e vogliamo e stiamo dando una città migliore, più strutturata con maggiori opportunità a tutti quanti", sono state le parole di Tommaso Minervini nel discorso di fine anno.
Parole dal significato profondo visto che il sindaco ha proseguito sostenendo che "Con noi una città feconda e in movimento, solo chi è in malafede non vede le cose che abbiamo realizzato e lo continueremo a fare perché questo è un impegno pubblico".
"Il sindaco rappresenta una comunità costituzionalmente garantita e pertanto un sindaco deve essere colui che rappresenta una città, a testa alta, guardando negli occhi i propri interlocutori. Noi questo continueremo a fare avendo la coscienza tranquilla che stiamo facendo le cose per il bene di questa città", ha concluso.