"Riscatto del suolo", dal Consiglio Comunale l'ok alla proroga del termine
L'adempimento entro settembre 2019 ma esclusivamente davanti a un notaio
giovedì 24 maggio 2018
15.46
La proroga dei termini per il mutamento del diritto di superficie in diritto di proprietà, ai più noto come "riscatto del suolo", è stato oggetto del primo punto dell'ordine del giorno della seduta odierna del Consiglio Comunale. Sul tema la massima assise cittadina avrebbe dovuto pronunciarsi già nel mese scorso ma si decise di rinviare il tutto di trenta giorni.
Dunque, la procedura fu avviata nel 2004, nel pieno del primo mandato a sindaco di Tommaso Minervini.
Adesso sarà varata una proroga di quindici mesi per la conclusione della procedura per tutti i cittadini che già hanno avviato l'iter che, secondo la decisione del Commissario Mauro Passerotti avrebbe dovuto finire a giugno 2018; nel frattempo sarà dato modo anche a tutti i soggetti che non hanno aderito ancora alla procedura di poterlo fare giovando delle agevolazioni previste. La scadenza è fissata al 30 settembre 2019.
In totale sono oltre 1500 i procedimenti di "riscatto del suolo" avviati.
Quanto è entrato nelle classe del Comune? Al momento circa 3 milioni di Euro con la previsione di recuperarne altri 2,5 Euro.
Tuttavia resta la questione cruciale: il rogito è da stipularsi esclusivamente davanti a un notaio (come sancito dalla delibera del Commissario Prefettizio) oppure è possibile stipularlo pure davanti in Comune? Sul punto è intervenuto il Dirigente Comunale Binetti che ha sottolineato la criticità del lavoro dei dipendenti, oberati. Dall'altro, però, le opposizioni hanno sottolineato che tale situazione non può essere scontata dai cittadini attraverso gli interventi di Sara Castriotta e Paola Natalicchio.
Da qui, allora, l'emendamento congiunto delle opposizioni di centrosinistra e centrodestra: devono essere i cittadini a poter scegliere tra il rogito notarile e quello in Comune.
«Non c'è contrarietà sul punto da parte della amministrazione», ha dichiarato l'assessore Mastropasqua «ma non abbiamo potuto far altro che prendere atto di quanto riferito dall'Ingegner Binetti per cui non possiamo non essere formalmente contrari».
Sul punto interviene anche il consigliere di maggioranza de Robertis che si «raccomanda al Sindaco affinchè prenda iniziative», pur rimanendo dell'idea che «è impossibile accettare l'emendamento».
«Se si arriva a ciò è perche c'è stato un problema in passato», è l'intervento di Pino Amato che sostiene la tesi del consigliere de Robertis.
«L'invito e l'appello che faccio è che sia interesse del Consiglio approvare una delibera che consenta ai cittadini di avere una possibilità di scelta quanto più larga possibile», è invece il pensiero di Gianni Porta.
Dal Consigliere di maggioranza Ancona la proposta di esentare il Comune dalla possibilità di redigere l'atto e di impegnarsi a trovare accordi con i notai per l'applicazione dei tariffari minimi per venire incontro ai cittadini.
Si va al voto: il Consiglio Comunale dice alla proroga del termine per l'adempimento ma si potrà farlo solo davanti ai notai.
Passa l'emendamento della maggioranza, votato anche da Pino Amato e dal centrosinistra con Forza Italia astenuta: il rogito sarà possibile solo davanti al notaio con Tommaso Minervini che si impegnerà a trovare accordi per contenere i costi dei professionisti a cui i cittadini si rivolgeranno.
"La maggioranza Minervini quindi intende cancellare i ritardi le prese in giro e le illusioni come le false discussioni tra segretario generale o notaio.
Prese in giro che ad oggi non hanno consentito a ben 1595 cittadini di utilizzare concretamente il diritto di avere la piena proprietà della loro casa
Oggi questa possibilità viene data con tutte le agevolazioni! La maggioranza Minervini compie un altro elemento concreto a favore dei cittadini." Queste le dichiarazioni in una nota della maggioranza.
Dunque, la procedura fu avviata nel 2004, nel pieno del primo mandato a sindaco di Tommaso Minervini.
Adesso sarà varata una proroga di quindici mesi per la conclusione della procedura per tutti i cittadini che già hanno avviato l'iter che, secondo la decisione del Commissario Mauro Passerotti avrebbe dovuto finire a giugno 2018; nel frattempo sarà dato modo anche a tutti i soggetti che non hanno aderito ancora alla procedura di poterlo fare giovando delle agevolazioni previste. La scadenza è fissata al 30 settembre 2019.
In totale sono oltre 1500 i procedimenti di "riscatto del suolo" avviati.
Quanto è entrato nelle classe del Comune? Al momento circa 3 milioni di Euro con la previsione di recuperarne altri 2,5 Euro.
Tuttavia resta la questione cruciale: il rogito è da stipularsi esclusivamente davanti a un notaio (come sancito dalla delibera del Commissario Prefettizio) oppure è possibile stipularlo pure davanti in Comune? Sul punto è intervenuto il Dirigente Comunale Binetti che ha sottolineato la criticità del lavoro dei dipendenti, oberati. Dall'altro, però, le opposizioni hanno sottolineato che tale situazione non può essere scontata dai cittadini attraverso gli interventi di Sara Castriotta e Paola Natalicchio.
Da qui, allora, l'emendamento congiunto delle opposizioni di centrosinistra e centrodestra: devono essere i cittadini a poter scegliere tra il rogito notarile e quello in Comune.
«Non c'è contrarietà sul punto da parte della amministrazione», ha dichiarato l'assessore Mastropasqua «ma non abbiamo potuto far altro che prendere atto di quanto riferito dall'Ingegner Binetti per cui non possiamo non essere formalmente contrari».
Sul punto interviene anche il consigliere di maggioranza de Robertis che si «raccomanda al Sindaco affinchè prenda iniziative», pur rimanendo dell'idea che «è impossibile accettare l'emendamento».
«Se si arriva a ciò è perche c'è stato un problema in passato», è l'intervento di Pino Amato che sostiene la tesi del consigliere de Robertis.
«L'invito e l'appello che faccio è che sia interesse del Consiglio approvare una delibera che consenta ai cittadini di avere una possibilità di scelta quanto più larga possibile», è invece il pensiero di Gianni Porta.
Dal Consigliere di maggioranza Ancona la proposta di esentare il Comune dalla possibilità di redigere l'atto e di impegnarsi a trovare accordi con i notai per l'applicazione dei tariffari minimi per venire incontro ai cittadini.
Si va al voto: il Consiglio Comunale dice alla proroga del termine per l'adempimento ma si potrà farlo solo davanti ai notai.
Passa l'emendamento della maggioranza, votato anche da Pino Amato e dal centrosinistra con Forza Italia astenuta: il rogito sarà possibile solo davanti al notaio con Tommaso Minervini che si impegnerà a trovare accordi per contenere i costi dei professionisti a cui i cittadini si rivolgeranno.
"La maggioranza Minervini quindi intende cancellare i ritardi le prese in giro e le illusioni come le false discussioni tra segretario generale o notaio.
Prese in giro che ad oggi non hanno consentito a ben 1595 cittadini di utilizzare concretamente il diritto di avere la piena proprietà della loro casa
Oggi questa possibilità viene data con tutte le agevolazioni! La maggioranza Minervini compie un altro elemento concreto a favore dei cittadini." Queste le dichiarazioni in una nota della maggioranza.