Riscaldamento nelle scuole di Molfetta, Caputo: «L'emergenza presto rientrerà»

L'assessore ai Lavori Pubblici interviene dopo le polemiche delle ultime ore

martedì 20 novembre 2018 15.45
Dal 15 novembre ha ripreso a funzionare il riscaldamento in tutti gli edifici scolastici della città.
Soltanto nella scuola dell'infanzia Rodari si è verificato un problema a una vecchia caldaia, che il sindaco ha disposto di sostituire con due nuove caldaie. L'operazione sarà effettuata dai tecnici entro pochi giorni (https://www.molfettaviva.it/notizie/scuola-rodari/).

Gli uffici comunali, infatti, hanno già predisposto tutti gli atti, acquistando caldaie (due per evitare che il problema possa ripresentarsi in futuro) di ultimissima generazione che produrranno anche benefici in termini di risparmio energetico. Problemi, legati alle tubazioni dell'impianto di riscaldamento, si erano verificati anche nella scuola elementare Manzoni. In questo caso sono in corso i lavori per la sostituzione delle tubazioni deteriorate.

In realtà, l'appalto per la manutenzione degli impianti di riscaldamento nelle scuole di competenza comunale è stato aggiudicato ad aprile scorso e già a settembre sono partite le operazioni di verifica degli impianti per evitare disagi al momento delle accensioni delle caldaie per il riscaldamento. Le verifiche hanno prodotto risultati positivi. Sta di fatto che la caldaia della scuola Rodari, decisamente obsoleta, il 15 novembre, ha smesso di funzionare e il sindaco ha disposto l'immediato acquisto.

«Condividiamo il disagio dei bambini e la preoccupazione dei genitori per questi giorni necessari al montaggio delle nuove caldaie, ma – sottolinea l'assessore ai lavori pubblici, Mariano Caputo – assicuriamo che presto l'emergenza rientrerà avendo gli uffici predisposto nell'immediatezza tutti gli adempimenti necessari.
Pertanto si rigetta al mittente ogni accusa di negligenza e si invitano tutti a leggere gli atti per verificare le azioni intraprese prima di raccontare frottole sull'operato degli Uffici comunali e dell'amministrazione. Abbiamo ereditato una città che cadeva a pezzi e, un pezzo per volta, stiamo riparando i guasti che ci hanno lasciato coloro che ci hanno preceduto»