Riqualificare il parco in via Einaudi: l'idea di alcuni studenti di Molfetta
I giovani hanno avanzato delle proposte per rendere fruibile un'area verde al momento inutilizzata
sabato 25 maggio 2024
Un'idea semplice ma importante quella su cui si è soffermato un gruppo di studenti dell'IISS Ferraris di Molfetta e che riguarda il parco in via Einaudi. A raccontarla è stato Alessandro, che si è fatto portavoce del team.
«Il nostro progetto intende riqualificare una zona verde che da troppo tempo è abbandonata, rendendola utile alla popolazione molfettese – spiega - essenzialmente a nostro modo di vedere questa area, che occupa circa 10700 m², rappresenta un enorme spreco».
Il primo passo della loro proposta si basa su una bonifica del territorio.
«Durante i 15 anni di abbandono del parco di via Einaudi, questo polmone verde ha subito inquinamento da parte di materiale di diverso tipo, principalmente plastico, in quanto successivamente allo spostamento del mercato cittadino, è diventata sede di scarico di ciò che non viene utilizzato».
Successivamente alla bonifica del territorio, tra le idee, ci sono l'utilizzo di piante ornamentali, aromatiche e soprattutto pini marittimi e domestici per migliorare la qualità dell'aria e abbassare la temperatura della zona tramite l'effetto rinfrescante di queste piante.
«L'ultima componente del nostro progetto è la realizzazione di attrezzature di legno, simili a quelle realizzate al nuovo parco Baden Powell, e di un orto botanico biologico che utilizza metodi green per la coltivazione di vegetali – spiega - Questo tipo di attività potrebbe essere utilizzato dalle comunità per anziani e diversamente abili per una integrazione nella società migliore».
E non è tutto. «I prodotti di questi orti potrebbero essere consumato nelle stesse comunità per dare a queste persone cibo proveniente dal nostro paese».
Con questo progetto, che ha preso forma in un reel, gli studenti del Ferraris hanno partecipato al contest "Ambiente e Futuro" promosso dall'amministrazione comunale.
«Abbiamo scelto questo parco anche perché la mancanza di un progetto suscita nella popolazione delle zone limitrofe una sensazione di impotenza, in quanto nella realizzazione del video di presentazione, ci è capitato che una signora ci dicesse che non ci fossero speranze su questa area – conclude Alessandro - per noi questo parco rappresenterebbe un grande punto verde in una zona che scarseggia di verde anche per la presenza di numerosi palazzi».
«Il nostro progetto intende riqualificare una zona verde che da troppo tempo è abbandonata, rendendola utile alla popolazione molfettese – spiega - essenzialmente a nostro modo di vedere questa area, che occupa circa 10700 m², rappresenta un enorme spreco».
Il primo passo della loro proposta si basa su una bonifica del territorio.
«Durante i 15 anni di abbandono del parco di via Einaudi, questo polmone verde ha subito inquinamento da parte di materiale di diverso tipo, principalmente plastico, in quanto successivamente allo spostamento del mercato cittadino, è diventata sede di scarico di ciò che non viene utilizzato».
Successivamente alla bonifica del territorio, tra le idee, ci sono l'utilizzo di piante ornamentali, aromatiche e soprattutto pini marittimi e domestici per migliorare la qualità dell'aria e abbassare la temperatura della zona tramite l'effetto rinfrescante di queste piante.
«L'ultima componente del nostro progetto è la realizzazione di attrezzature di legno, simili a quelle realizzate al nuovo parco Baden Powell, e di un orto botanico biologico che utilizza metodi green per la coltivazione di vegetali – spiega - Questo tipo di attività potrebbe essere utilizzato dalle comunità per anziani e diversamente abili per una integrazione nella società migliore».
E non è tutto. «I prodotti di questi orti potrebbero essere consumato nelle stesse comunità per dare a queste persone cibo proveniente dal nostro paese».
Con questo progetto, che ha preso forma in un reel, gli studenti del Ferraris hanno partecipato al contest "Ambiente e Futuro" promosso dall'amministrazione comunale.
«Abbiamo scelto questo parco anche perché la mancanza di un progetto suscita nella popolazione delle zone limitrofe una sensazione di impotenza, in quanto nella realizzazione del video di presentazione, ci è capitato che una signora ci dicesse che non ci fossero speranze su questa area – conclude Alessandro - per noi questo parco rappresenterebbe un grande punto verde in una zona che scarseggia di verde anche per la presenza di numerosi palazzi».