Rione catecombe: ordinanza per la regolamentazione del traffico dei mezzi pesanti a Molfetta
Petizione promossa di residenti con la collaborazione di Rifondazione comunista e Potere al popolo
venerdì 23 novembre 2018
9.25
"Ci siamo rotti i timpani!". E' la frase provocatoria che hanno utilizzato i residenti di via Madonna dei Martiri, via San Carlo, via San Domenico, traversa San Domenico e le banchine San Domenico e Seminario, con la collaborazione della sezione molfettese di Rifondazione Comunista e di Potere al Popolo, per manifestare il proprio malcontento per il continuo passaggio dei tir dalle ore 5 della mattina sino alle ore 23.
Lo hanno fatto raccogliendo firme fra i residenti e non solo, da consegnare all'amministrazione comunale, perché con alcuni accorgimenti proposti nella petizione la situazione del quartiere Catecombe possa migliorare.
Sino ad oggi sono state raccolte circa 500 firme, le motivazioni della petizione sono state spiegate nella serata di ieri, presso la sala stampa di Palazzo Giovene, dal consigliere comunale di Rifondazione comunista, Gianni Porta, dalla referente di Potere al Popolo, Teresa Racanati e dal rappresentante dei cittadini Beppe Paparella.
Il continuo passaggio dei tir e non solo, hanno spiegato i relatori, provoca: inquinamento atmosferico e acustico per i residenti, problemi di incolonnamenti al traffico urbano, ed, infine, danni alle strade basolate con antiche chianche.
Si fa presente nel corso dell'incontro che l'ultima ordinanza sindacale in tal senso risale al 1999, dopo non è stato fatto più niente, quello che chiedono i residenti e le forze politiche che stanno portando avanti questa "battaglia" è la creazione di un tavolo tecnico con tutte le parti coinvolte perché si trovi una nuova regolamentazione del traffico pesante, fermo restando le esigenze legittime dei lavoratori portuali.
Infatti, i firmatari della petizione chiedono al sindaco e all'amministrazione comunale, ben consci che il Piano urbanistico della mobilità sostenibile richiede dei tempi di attuazione non a breve scadenza, per ovviare alle problematiche sollevate dai residenti: la creazione di un parcheggio temporaneo per i mezzi pesanti extraurbano, in modo da poter gestire al meglio il traffico in uscita e in entrata per il porto. Inoltre, richiedono che venga emanata una nuova Ordinanza che regolamenti orari e spazi per il transito di mezzi pesanti da e per il porto.
Sono richieste come hanno detto i relatori, che possono essere attuate nel medio e breve termine, ma che con tale nuova regolamentazione permetterebbe ai cittadini del quartiere di vivere meglio, respirando meno smog e sentendo meno rumori non solo dei mezzi pesanti ma anche degli inevitabili incolonnamenti che a volte nel corso della giornata di formano, senza nulla togliere al regolare svolgimento delle attività portuali.
Infatti, come hanno puntualizzato i relatori, non vuole essere qualcosa contro nessuno, ma un cercare di venire incontro alle esigenze e alle richieste dei cittadini, affinché vengano migliorate le condizioni di vivibilità di quella zona.
Lo hanno fatto raccogliendo firme fra i residenti e non solo, da consegnare all'amministrazione comunale, perché con alcuni accorgimenti proposti nella petizione la situazione del quartiere Catecombe possa migliorare.
Sino ad oggi sono state raccolte circa 500 firme, le motivazioni della petizione sono state spiegate nella serata di ieri, presso la sala stampa di Palazzo Giovene, dal consigliere comunale di Rifondazione comunista, Gianni Porta, dalla referente di Potere al Popolo, Teresa Racanati e dal rappresentante dei cittadini Beppe Paparella.
Il continuo passaggio dei tir e non solo, hanno spiegato i relatori, provoca: inquinamento atmosferico e acustico per i residenti, problemi di incolonnamenti al traffico urbano, ed, infine, danni alle strade basolate con antiche chianche.
Si fa presente nel corso dell'incontro che l'ultima ordinanza sindacale in tal senso risale al 1999, dopo non è stato fatto più niente, quello che chiedono i residenti e le forze politiche che stanno portando avanti questa "battaglia" è la creazione di un tavolo tecnico con tutte le parti coinvolte perché si trovi una nuova regolamentazione del traffico pesante, fermo restando le esigenze legittime dei lavoratori portuali.
Infatti, i firmatari della petizione chiedono al sindaco e all'amministrazione comunale, ben consci che il Piano urbanistico della mobilità sostenibile richiede dei tempi di attuazione non a breve scadenza, per ovviare alle problematiche sollevate dai residenti: la creazione di un parcheggio temporaneo per i mezzi pesanti extraurbano, in modo da poter gestire al meglio il traffico in uscita e in entrata per il porto. Inoltre, richiedono che venga emanata una nuova Ordinanza che regolamenti orari e spazi per il transito di mezzi pesanti da e per il porto.
Sono richieste come hanno detto i relatori, che possono essere attuate nel medio e breve termine, ma che con tale nuova regolamentazione permetterebbe ai cittadini del quartiere di vivere meglio, respirando meno smog e sentendo meno rumori non solo dei mezzi pesanti ma anche degli inevitabili incolonnamenti che a volte nel corso della giornata di formano, senza nulla togliere al regolare svolgimento delle attività portuali.
Infatti, come hanno puntualizzato i relatori, non vuole essere qualcosa contro nessuno, ma un cercare di venire incontro alle esigenze e alle richieste dei cittadini, affinché vengano migliorate le condizioni di vivibilità di quella zona.