Rinascere: «Per Molfetta si chiude una stagione nefasta»
Il commento del movimento politico sulla ormai prossima fine dell'amministrazione Minervini
martedì 19 ottobre 2021
14.53
Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota stampa a cura di Rinascere - Molfetta
"La crisi irreversibile che si è aperta ieri nella maggioranza a sostegno del sindaco Tommaso Minervini rappresenta il prevedibile epilogo di una nefasta stagione politica e amministrativa che ha visto al governo della città una coalizione trasformista e trasversale, popolata da opportunisti, saltafossi e voltagabbana di ogni sorta, interessati solo alla spartizione di incarichi e prebende o alla gestione di interessi molto specifici e particolari. Era assolutamente scontato che, prima o poi, le tante contraddizioni presenti in una compagine senz'anima politica, tenuta insieme solo dal collante della gestione del potere, sarebbero scoppiate, facendo pagare di nuovo il conto alla città che si appresta a vivere l'ennesimo commissariamento.
Tommaso Minervini porta su di sé la grave responsabilità politica di essere stato l'artefice e il tessitore di questa trama oscura che ha prodotto danni inenarrabili alla città, travolta da scandali giudiziari che sono arrivati a coinvolgere i componenti della sua Giunta e in una condizione di degrado mai vista prima, ormai sotto gli occhi di tutti.
Per questo motivo appaiono oggi patetiche e fuori luogo le recriminazioni del sindaco nei confronti di pezzi della sua maggioranza grazie ai quali ha potuto soddisfare la sua sfrenata ambizione di indossare nuovamente, dopo più di quindici anni, la fascia tricolore, salvo poi essere per la seconda volta sfiduciato e defenestrato per mano dei suoi stessi sodali, esattamente come già gli accadde nel 2006.
Oggi volano gli stracci nella compagine che ha mal governato la città in questi anni, con accuse e minacce reciproche, ma si tratta solo di una triste sceneggiata alla quale la città guarda sgomenta e distante. Per questo avremmo auspicato che già ieri sera, al termine del Consiglio Comunale, fossero depositate nelle mani del Segretario Generale le dimissioni della maggioranza dei consiglieri comunali in modo da porre fine anticipatamente a questa sciagurata esperienza amministrativa. Purtroppo è stata fatta una scelta diversa dai consiglieri di opposizione (salutata con grande entusiasmo dal sindaco Minervini…) che hanno preferito annunciare la presentazione di una mozione di sfiducia che, però, potrà essere discussa e votata in Aula anche tra un mese. Si tratta di un "accanimento terapeutico" ai nostri occhi incomprensibile che espone la città ad altre settimane di mal governo che le si potevano risparmiare. Siamo sicuri, infatti, che Tommaso Minervini non si staccherà dalla sua poltrona per nessuna ragione al mondo, rinunciando a fare l'unico gesto di dignità politica e istituzionale che gli rimane: presentare le dimissioni. Ma ormai la sua è una pagina chiusa per la città e tutte le forze democratiche, progressiste, ambientaliste e riformiste, che in questi anni si sono fieramente opposte a questa amministrazione, hanno il dovere di costruire, in vista delle elezioni amministrative della prossima primavera, un'alternativa forte, credibile e autorevole, senza alcun compromesso al ribasso e senza alcun cedimento a inaccettabili trasformismi o riposizionamenti, che sappia rilanciare Molfetta verso il futuro. Non c'è più tempo da perdere".
"La crisi irreversibile che si è aperta ieri nella maggioranza a sostegno del sindaco Tommaso Minervini rappresenta il prevedibile epilogo di una nefasta stagione politica e amministrativa che ha visto al governo della città una coalizione trasformista e trasversale, popolata da opportunisti, saltafossi e voltagabbana di ogni sorta, interessati solo alla spartizione di incarichi e prebende o alla gestione di interessi molto specifici e particolari. Era assolutamente scontato che, prima o poi, le tante contraddizioni presenti in una compagine senz'anima politica, tenuta insieme solo dal collante della gestione del potere, sarebbero scoppiate, facendo pagare di nuovo il conto alla città che si appresta a vivere l'ennesimo commissariamento.
Tommaso Minervini porta su di sé la grave responsabilità politica di essere stato l'artefice e il tessitore di questa trama oscura che ha prodotto danni inenarrabili alla città, travolta da scandali giudiziari che sono arrivati a coinvolgere i componenti della sua Giunta e in una condizione di degrado mai vista prima, ormai sotto gli occhi di tutti.
Per questo motivo appaiono oggi patetiche e fuori luogo le recriminazioni del sindaco nei confronti di pezzi della sua maggioranza grazie ai quali ha potuto soddisfare la sua sfrenata ambizione di indossare nuovamente, dopo più di quindici anni, la fascia tricolore, salvo poi essere per la seconda volta sfiduciato e defenestrato per mano dei suoi stessi sodali, esattamente come già gli accadde nel 2006.
Oggi volano gli stracci nella compagine che ha mal governato la città in questi anni, con accuse e minacce reciproche, ma si tratta solo di una triste sceneggiata alla quale la città guarda sgomenta e distante. Per questo avremmo auspicato che già ieri sera, al termine del Consiglio Comunale, fossero depositate nelle mani del Segretario Generale le dimissioni della maggioranza dei consiglieri comunali in modo da porre fine anticipatamente a questa sciagurata esperienza amministrativa. Purtroppo è stata fatta una scelta diversa dai consiglieri di opposizione (salutata con grande entusiasmo dal sindaco Minervini…) che hanno preferito annunciare la presentazione di una mozione di sfiducia che, però, potrà essere discussa e votata in Aula anche tra un mese. Si tratta di un "accanimento terapeutico" ai nostri occhi incomprensibile che espone la città ad altre settimane di mal governo che le si potevano risparmiare. Siamo sicuri, infatti, che Tommaso Minervini non si staccherà dalla sua poltrona per nessuna ragione al mondo, rinunciando a fare l'unico gesto di dignità politica e istituzionale che gli rimane: presentare le dimissioni. Ma ormai la sua è una pagina chiusa per la città e tutte le forze democratiche, progressiste, ambientaliste e riformiste, che in questi anni si sono fieramente opposte a questa amministrazione, hanno il dovere di costruire, in vista delle elezioni amministrative della prossima primavera, un'alternativa forte, credibile e autorevole, senza alcun compromesso al ribasso e senza alcun cedimento a inaccettabili trasformismi o riposizionamenti, che sappia rilanciare Molfetta verso il futuro. Non c'è più tempo da perdere".