Rinascere: «Ancora minacce di azioni legali dal Sindaco. Non ci spaventiamo»
La nota sempre sul tema legato alla consigliera de Palma
sabato 3 febbraio 2024
10.24
Non si ferma la battaglia condotta dal consigliere comunale di Rinascere, Felice Spaccavento, che ha voluto commentare le ultime parole del Sindaco:
"Leggiamo ancora stamattina minacce di azioni legali del Sindaco sui social. Siamo costretti, quindi, a ribadire alcuni aspetti, che pure avevamo già esposto con chiarezza. Rinascere ha posto il tema dell'opportunità che appalti milionari siano aggiudicati ad una società il cui amministratore unico è il marito di una consigliera comunale di maggioranza. Il Sindaco accusa Rinascere di aver dichiarato il falso e comunica di aver sporto querela per diffamazione nei nostri confronti".
"È francamente sorprendente, soprattutto per le modalità con cui, in realtà, prova a spostare l'attenzione dal vero nodo della vicenda. Evidentemente Rinascere ha colto nel segno e, dunque, torniamo sull'interrogativo che ci interessa e che i cittadini ci hanno spronato a porre. È opportuno o no che sieda in consiglio comunale la moglie dell'amministratore unico di una società a cui viene affidato un appalto - pare non solo uno - per oltre tre milioni di euro? È lecito dubitare che sia il modo migliore per garantire trasparenza e assenza di conflitti di interesse?".
"Lo diciamo con chiarezza, per noi non solo è lecito dubitare, ma è doveroso. Il sindaco borbotta e mugugna, glissa sulle proprie responsabilità politiche, fa scarica barile, se la prende con i suoi ex alleati, lancia accuse e rilancia ancora con nuove minacce di querela. Nel frattempo, però, non risponde. Il Sindaco sa bene che le sue minacce non rallenteranno il lavoro del Consigliere Felice Spaccavento e della comunità politica di Rinascere. Al contrario. Eppure il Sindaco sa anche che sarebbero bastate le dimissioni della Consigliera de Palma per dare un segnale di trasparenza".
"Per noi che abbiamo a cuore il futuro di Molfetta è fondamentale rimuovere ogni dubbio e ogni ambiguità sulla gestione della pubblica amministrazione. Non ci spaventiamo e attendiamo ancora le risposte".
"Leggiamo ancora stamattina minacce di azioni legali del Sindaco sui social. Siamo costretti, quindi, a ribadire alcuni aspetti, che pure avevamo già esposto con chiarezza. Rinascere ha posto il tema dell'opportunità che appalti milionari siano aggiudicati ad una società il cui amministratore unico è il marito di una consigliera comunale di maggioranza. Il Sindaco accusa Rinascere di aver dichiarato il falso e comunica di aver sporto querela per diffamazione nei nostri confronti".
"È francamente sorprendente, soprattutto per le modalità con cui, in realtà, prova a spostare l'attenzione dal vero nodo della vicenda. Evidentemente Rinascere ha colto nel segno e, dunque, torniamo sull'interrogativo che ci interessa e che i cittadini ci hanno spronato a porre. È opportuno o no che sieda in consiglio comunale la moglie dell'amministratore unico di una società a cui viene affidato un appalto - pare non solo uno - per oltre tre milioni di euro? È lecito dubitare che sia il modo migliore per garantire trasparenza e assenza di conflitti di interesse?".
"Lo diciamo con chiarezza, per noi non solo è lecito dubitare, ma è doveroso. Il sindaco borbotta e mugugna, glissa sulle proprie responsabilità politiche, fa scarica barile, se la prende con i suoi ex alleati, lancia accuse e rilancia ancora con nuove minacce di querela. Nel frattempo, però, non risponde. Il Sindaco sa bene che le sue minacce non rallenteranno il lavoro del Consigliere Felice Spaccavento e della comunità politica di Rinascere. Al contrario. Eppure il Sindaco sa anche che sarebbero bastate le dimissioni della Consigliera de Palma per dare un segnale di trasparenza".
"Per noi che abbiamo a cuore il futuro di Molfetta è fondamentale rimuovere ogni dubbio e ogni ambiguità sulla gestione della pubblica amministrazione. Non ci spaventiamo e attendiamo ancora le risposte".