Rifondazione: «Tammacco di nuovo con Emiliano? Non siamo sorpresi»
Il commento rispetto alla notizie delle scorse ore
giovedì 24 febbraio 2022
7.08
Una notizia talmente sorprendente che nessuno di noi si sarebbe mai immaginato. Siamo chiaramente ironici poiché già dalle elezioni regionali del 2020 avevamo detto che sarebbe successo, quando abbiamo scelto di correre da soli e testimoniare la nostra radicale alternatività al centrodestra e al centrosinistra che oramai sono sempre più interscambiabili.
Un esito politico che avevamo preannunciato e che solo chi chiude gli occhi - per pigrizia o connivenza - non voleva vedere. Un'altra conferma che l'esperienza dell'amministrazione Minervini a Molfetta non era e non è un'anomalia ma la tendenza che prendeva spunto dall'esperienza regionale e che ora trova riscontro nell'attuale governo nazionale guidato da Draghi. Insomma il "centrosinistradestra" non è solo una accozzaglia locale ma un fenomeno oramai diffuso e deleterio, uno schema politico trasformista e trasversale, basato su un pensiero unico in campo economico, sociale e ambientale che non abbiamo intenzione in nessun modo di avallare o di seguire a Molfetta come a Bari o a Roma.
Le esperienze di governo nazionale, regionale e cittadino hanno sempre visto come protagonista di queste immonde operazioni il Partito Democratico, lo stesso che a Molfetta tenta inutilmente e goffamente di ripulirsi l'immagine uscendo dall'amministrazione Minervini dopo 4 anni di congestione. Se ancora non fosse chiaro, Molfetta ha bisogno di un'alternativa a questa cappa di potere che la soffoca, un'alternativa da praticare fino in fondo per sbarrare la strada a chi pensa di continuare a fare gli affari suoi, magari semplicemente sostituendo Tommaso Minervini con un nuovo uomo immagine, ma continuando con le stesse politiche volte a favorire i soliti portatori di interessi a discapito del bene comune.
Noi eravamo, siamo e saremo in campo fino alla fine contro queste sciagurate coalizioni e politiche ambientali, culturali ed economiche; saremmo sicuramente in campo con quanti vorranno assicurare a Molfetta un'idea e un governo alternativi della città
Un esito politico che avevamo preannunciato e che solo chi chiude gli occhi - per pigrizia o connivenza - non voleva vedere. Un'altra conferma che l'esperienza dell'amministrazione Minervini a Molfetta non era e non è un'anomalia ma la tendenza che prendeva spunto dall'esperienza regionale e che ora trova riscontro nell'attuale governo nazionale guidato da Draghi. Insomma il "centrosinistradestra" non è solo una accozzaglia locale ma un fenomeno oramai diffuso e deleterio, uno schema politico trasformista e trasversale, basato su un pensiero unico in campo economico, sociale e ambientale che non abbiamo intenzione in nessun modo di avallare o di seguire a Molfetta come a Bari o a Roma.
Le esperienze di governo nazionale, regionale e cittadino hanno sempre visto come protagonista di queste immonde operazioni il Partito Democratico, lo stesso che a Molfetta tenta inutilmente e goffamente di ripulirsi l'immagine uscendo dall'amministrazione Minervini dopo 4 anni di congestione. Se ancora non fosse chiaro, Molfetta ha bisogno di un'alternativa a questa cappa di potere che la soffoca, un'alternativa da praticare fino in fondo per sbarrare la strada a chi pensa di continuare a fare gli affari suoi, magari semplicemente sostituendo Tommaso Minervini con un nuovo uomo immagine, ma continuando con le stesse politiche volte a favorire i soliti portatori di interessi a discapito del bene comune.
Noi eravamo, siamo e saremo in campo fino alla fine contro queste sciagurate coalizioni e politiche ambientali, culturali ed economiche; saremmo sicuramente in campo con quanti vorranno assicurare a Molfetta un'idea e un governo alternativi della città