Rifondazione: «Favorita la grande industria. Solo briciole ai lavoratori»
La nota del partito: «Chiediamo diritti e salute per tutti»
venerdì 16 aprile 2021
Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota stampa a cura di Rifondazione comunista Molfetta
"Uno degli effetti perversi della pandemia e stato quello di trasformare il conflitto sociale in una guerra di tutti contro tutti, dipendenti contro autonomi, lavoratori pubblici contro privati, famiglie contro insegnanti, diritto al lavoro contro diritto alla salute. Una politica avara di spesa pubblica sta costringendo tantissimi lavoratori autonomi del settore del commercio e turistico a scegliere tra morire di fame o morire di Covid. Si doveva fermare tutto ma soprattutto risarcire tutti. E bisognava prendere posizione contro i governi e le forze politiche che hanno gestito in maniera inadeguata la situazione, da quelli nazionali al governo regionale di Emiliano, dal Pd alla Lega, dal M5S a Forza Italia, da Leu a Fratelli d'Italia. Invece si è preferito favorire la grande industria che ha continuato a produrre perfino durante il lockdown, lasciando le briciole ai lavoratori dipendenti, e nella miseria più nera il cosiddetto popolo delle partite iva e dei lavoratori precari e quelli stagionali. Noi non scegliamo tra aperturisti e rigoristi, chiediamo diritti e salute per tutti e tutte, solo che con le politiche del governo e le imposizioni dell'Unione europea, al di là di tutta la propaganda sul Recovery Plan, non se ne esce. Mentre in altri paesi (Cina, Vietnam, Giappone, Cuba, Gran Bretagna) la fase critica è già superata".
"Uno degli effetti perversi della pandemia e stato quello di trasformare il conflitto sociale in una guerra di tutti contro tutti, dipendenti contro autonomi, lavoratori pubblici contro privati, famiglie contro insegnanti, diritto al lavoro contro diritto alla salute. Una politica avara di spesa pubblica sta costringendo tantissimi lavoratori autonomi del settore del commercio e turistico a scegliere tra morire di fame o morire di Covid. Si doveva fermare tutto ma soprattutto risarcire tutti. E bisognava prendere posizione contro i governi e le forze politiche che hanno gestito in maniera inadeguata la situazione, da quelli nazionali al governo regionale di Emiliano, dal Pd alla Lega, dal M5S a Forza Italia, da Leu a Fratelli d'Italia. Invece si è preferito favorire la grande industria che ha continuato a produrre perfino durante il lockdown, lasciando le briciole ai lavoratori dipendenti, e nella miseria più nera il cosiddetto popolo delle partite iva e dei lavoratori precari e quelli stagionali. Noi non scegliamo tra aperturisti e rigoristi, chiediamo diritti e salute per tutti e tutte, solo che con le politiche del governo e le imposizioni dell'Unione europea, al di là di tutta la propaganda sul Recovery Plan, non se ne esce. Mentre in altri paesi (Cina, Vietnam, Giappone, Cuba, Gran Bretagna) la fase critica è già superata".