Rifondazione comunista presenta Gianni Porta candidato sindaco
L'evento domani alle ore 19 presso la Fabbrica di San Domenico
giovedì 30 marzo 2017
«Antichi e nuovi Compagni di strada presentano la candidatura a sindaco di Molfetta di Gianni Porta e le linee guida di governo per la città. Per continuare a spiegare quanto di buono è stato fatto in questi tre anni e mezzo di governo: il passaggio al porta a porta, il risanamento dei bilanci e delle aziende partecipate comunali, le opere di urbanizzazione nei comparti di espansione, la pianificazione della mobilità sostenibile, l'esperienza dei cantieri di cittadinanza solo per fare alcuni esempi», annuncia Rifondazione Comunista.
«E pazienza mentre altri più o meno silenziosamente ne prendono le distanze.
Per continuare a mantenere viva la memoria dei 12 anni di gestione del centrodestra, un periodo buio che ricordiamo bene, a cui qualcuno vuole riportare la città, mascherandosi dietro liste "civiche" per far dimenticare il passato. E pazienza se si presentano come "nuovi" soggetti che hanno attraversato da destra a sinistra, passando per il centro, tutto l'arco costituzionale», scrive ancora il partito.
«Per continuare a essere chiari con tutti: non serve affidarsi a un leader assoluto, non basta essere onesti per essere automaticamente capaci di amministrare, servono passione, affidabilità, coerenza e anche un pizzico di stabilità, quella che non sempre in questi tre anni e mezzo si è avuta. E pazienza se come in altre occasioni in questi ultimi 25 anni sembrano esserci veti, pregiudizi, convenzioni per escludere.
Per continuare a costruire risposte alla crisi che attraversa la città, la crisi di un modello che non tiene conto delle caratteristiche e delle risorse del territorio. Risposte alle minori risorse di bilancio, al che fare del nuovo porto commerciale, alla solitudine delle attività produttive, al riscatto delle classi deboli, all'uso disinvolto delle strutture comunali, al funzionamento della macchina amministrativa, alla difesa dei servizi pubblici. E pazienza se altri vorranno continuare a menare il pallone in tribuna per evitare di misurarsi sui problemi reali.
Per continuare a percorrere, con antichi e nuovi compagni, la strada della politica quotidiana.
Quella che si fa prima, durante e dopo ogni campagna elettorale.
Quella che ci ha consentito di rimanere in piedi come forza politica organizzata.
Quella che insegna a lottare senza odiare, con la convinzione delle idee e la predisposizione al'ascolto.
Quella che non si limita ad ascoltare ma accetta il rischio di dire la propria opinione.
La strada della condivisione e della speranza, della fatica e della gioia di provare a cambiare le cose, parlando alla testa e ai cuori delle persone di buona volontà».
L'appuntamento è per domani alle 19 presso la Fabbrica di San Domenico.
«E pazienza mentre altri più o meno silenziosamente ne prendono le distanze.
Per continuare a mantenere viva la memoria dei 12 anni di gestione del centrodestra, un periodo buio che ricordiamo bene, a cui qualcuno vuole riportare la città, mascherandosi dietro liste "civiche" per far dimenticare il passato. E pazienza se si presentano come "nuovi" soggetti che hanno attraversato da destra a sinistra, passando per il centro, tutto l'arco costituzionale», scrive ancora il partito.
«Per continuare a essere chiari con tutti: non serve affidarsi a un leader assoluto, non basta essere onesti per essere automaticamente capaci di amministrare, servono passione, affidabilità, coerenza e anche un pizzico di stabilità, quella che non sempre in questi tre anni e mezzo si è avuta. E pazienza se come in altre occasioni in questi ultimi 25 anni sembrano esserci veti, pregiudizi, convenzioni per escludere.
Per continuare a costruire risposte alla crisi che attraversa la città, la crisi di un modello che non tiene conto delle caratteristiche e delle risorse del territorio. Risposte alle minori risorse di bilancio, al che fare del nuovo porto commerciale, alla solitudine delle attività produttive, al riscatto delle classi deboli, all'uso disinvolto delle strutture comunali, al funzionamento della macchina amministrativa, alla difesa dei servizi pubblici. E pazienza se altri vorranno continuare a menare il pallone in tribuna per evitare di misurarsi sui problemi reali.
Per continuare a percorrere, con antichi e nuovi compagni, la strada della politica quotidiana.
Quella che si fa prima, durante e dopo ogni campagna elettorale.
Quella che ci ha consentito di rimanere in piedi come forza politica organizzata.
Quella che insegna a lottare senza odiare, con la convinzione delle idee e la predisposizione al'ascolto.
Quella che non si limita ad ascoltare ma accetta il rischio di dire la propria opinione.
La strada della condivisione e della speranza, della fatica e della gioia di provare a cambiare le cose, parlando alla testa e ai cuori delle persone di buona volontà».
L'appuntamento è per domani alle 19 presso la Fabbrica di San Domenico.