Riflettori sulla pericolosità del ragno violino, il WWF Molfetta: «Da sempre presente in Puglia»

Dopo la morte di un giovane a causa di un morso in Salento, c’è il diffuso timore di un contatto con l’aracnide velenoso

giovedì 22 agosto 2024 13.55
Massima attenzione in Puglia sulla pericolosità del ragno violino, dopo che nei giorni scorsi, in Salento, un 23enne è morto per il morso letale di un ragno violino. Il giovane, che è stato colpito dall'aracnide mentre lavorava in campagna, era convito di essere stato punto alla gamba destra da una zanzara.

In seguito, dopo essersi recato in ospedale, ha appreso dai medici che lo hanno visitato che si trattava in realtà della puntura di un ragno violino. L'ascesso formatosi sulla gamba ha prima mandato in necrosi l'arto, poi- dopo una settimana di sofferenza- ha provocato la morte del 23enne per shock settico e insufficienza multiorgano. Questa tragica notizia ha riportato l'attenzione sul ragno violino, un animaletto appartenente alla categoria degli aracnidi, diffuso soprattutto nelle campagne ma presente anche in città.

Non si tratta dell'unico caso recente in Puglia, visto che pochi mesi fa una donna di Cerignola aveva raccontato ad una testata giornalistica di essersi ritrovata un ragno di tale specie in camera da letto. Stando a ciò che aveva dichiarato, la donna si era accorta che non si trattava di un ragno comune perché era un po' più grande, di colore marroncino e con la caratteristica macchia sul dorso a forma proprio di un violino.


Un ragno apparentemente innocuo, ma potenzialmente pericoloso, anche se il centro WWF di Molfetta ha voluto fare chiarezza: «Il ragno violino, da sempre presente in Puglia, non è molto grande (il corpo del maschio può raggiungere i 7mm, quello della femmina i 9mm), ma è facilmente riconoscibile a causa del colore (marrone-giallastro, anziché scuro come la maggior parte dei ragni comuni), e per via della macchia sul dorso che richiama lo strumento musicale del violino. Questa specie di ragno si trova soprattutto nei paesi più miti come il nostro, in quanto non tollera le temperature invernali. Nei mesi estivi è quindi facile che possa trovarsi nei pressi delle abitazioni, soprattutto nei giardini».

«Si tratta di un animale che predilige solitamente di muoversi durante la notte, mentre di giorno resta nascosto all'interno di fessure e anfratti. In casa il ragno violino potrebbe celarsi dietro ai battiscopa, ai mobili, tra la biancheria riposta negli armadi, e all'interno di scatole di cartone. Non disdegna anche bagni, scantinati e solai. L'incontro con un ragno violino può quindi essere possibile, sia in campagna che in città. Se malauguratamente ci si imbatte in un suo morso, la puntura inizialmente sarà simile a quella di una zanzara. Quindi, non desterà preoccupazione perché provocherà prurito, bruciore e qualche formicolio. Se però tali sintomi dovessero peggiorare nell'arco delle successive 48-72 ore il rischio di una necrosi è assai concreta e bisogna attivarsi subito, recandosi in ospedale».

«La puntura del ragno violino provoca iniezione di un veleno assai potente che si riversa nel sangue, ma può anche veicolare batteri all'interno dei tessuti, che con il passare del tempo possono provocarne la liquefazione. Serve attenzione ma questi ultimi casi recenti non devono creare allarmismi più grandi del dovuto».