Rifiuti speciali interrati: sequestrato un cantiere edile a Molfetta
L'intervento della Guardia di Finanza in un'area di via Gobetti: denunciati i titolari delle ditte, si indaga su reati ambientali
martedì 2 aprile 2024
12.22
Rifiuti speciali e pericolosi interrati in un'area di cantiere, su cui ora sono stati apposti i sigilli della magistratura. L'intervento della Guardia di Finanza, su mandato della Procura della Repubblica di Trani e nell'ambito dei vari servizi di polizia ambientale, ha portato nei giorni scorsi al sequestro preventivo di un cantiere edile.
I militari della locale Compagnia hanno sequestrato una superficie in via Gobetti in cui «le operazioni di demolizione del fabbricato monopiano ubicato nell'area», sarebbero state «effettuate senza aver rimosso tutti gli arredi presenti». Non solo: «Il materiale della demolizione, non differenziato e costituito da rifiuti speciali e pericolosi, anziché essere smaltito», sarebbe stato «interrato nel cantiere, rappresentando un rischio per la salute dei residenti e un sicuro danno ambientale».
Nel corso dell'operazione delle Fiamme Gialle è stato possibile intervenire sorprendendo due autotrasportatori al lavoro: l'azione immediata dei militari diretti dal capitano Salvatore Mercone ha permesso di accertare la consumazione dell'illecito e poi di procedere al sequestro. I finanzieri sono usciti allo scoperto «proprio mentre erano in corso d'esecuzione alcune operazioni di rimozione di tutti i rifiuti che, caricati su due camion cassonati, venivano allontanati dal cantiere edile».
Considerato il grave impatto ambientale e la pericolosità per la salute pubblica, oltre al sequestro dell'intero cantiere, i militari hanno denunciato in stato di libertà i presunti responsabili, titolari di alcune ditte, per la sussistenza di reati ambientali, aspetti per i quali dovranno rispondere alla Procura della Repubblica di Trani.
I militari della locale Compagnia hanno sequestrato una superficie in via Gobetti in cui «le operazioni di demolizione del fabbricato monopiano ubicato nell'area», sarebbero state «effettuate senza aver rimosso tutti gli arredi presenti». Non solo: «Il materiale della demolizione, non differenziato e costituito da rifiuti speciali e pericolosi, anziché essere smaltito», sarebbe stato «interrato nel cantiere, rappresentando un rischio per la salute dei residenti e un sicuro danno ambientale».
Nel corso dell'operazione delle Fiamme Gialle è stato possibile intervenire sorprendendo due autotrasportatori al lavoro: l'azione immediata dei militari diretti dal capitano Salvatore Mercone ha permesso di accertare la consumazione dell'illecito e poi di procedere al sequestro. I finanzieri sono usciti allo scoperto «proprio mentre erano in corso d'esecuzione alcune operazioni di rimozione di tutti i rifiuti che, caricati su due camion cassonati, venivano allontanati dal cantiere edile».
Considerato il grave impatto ambientale e la pericolosità per la salute pubblica, oltre al sequestro dell'intero cantiere, i militari hanno denunciato in stato di libertà i presunti responsabili, titolari di alcune ditte, per la sussistenza di reati ambientali, aspetti per i quali dovranno rispondere alla Procura della Repubblica di Trani.