Rifiuti pericolosi e amianto sparsi sui terreni incolti in zona ASI

La denuncia arriva dal Liberatorio politico

venerdì 17 marzo 2017 16.58

Il 2 dicembre 2010, la Guardia di Finanza di Molfetta sottoponeva a sequestro penale circa un ettaro di terreni, in zona ASI, perché utilizzati come discarica abusiva.

Su detti terreni erano stati sversati abusivamente grandi quantitativi di rifiuti: numerosi metri cubi di materiale derivante da demolizione; legno costituito da porte, mobili e plastica; circa due tonnellate di materiale cementizio contenente amianto - lastre ondulate- frantumate e sparsi sul terreno vegetale; elettrodomestici vari. I rifiuti risultavano mescolati tra loro (pericolosi e non pericolosi) e dall'esame visivo di detto materiale cementizio, contenente amianto, si è constatato che da esso fuoriuscivano numerose fibre.

Il 16 ottobre 2016 quella discarica era ancora attiva e qualche giorno fa, fotografando la stessa area, la situazione non era cambiata, anzi peggiorata.

Paradossalmente, il 13 settembre 2011, un agente di Polizia Municipale e il responsabile dell'U.O. Agricoltura del Comune di Molfetta dichiaravano che quei terreni erano catalogati come oliveti specializzati.
Quindi, a Molfetta, un terreno con una discarica abusiva di rifiuti pericolosi può diventare un "oliveto specializzato" e se qualcuno ci raccoglie le olive può produrre anche un olio DOP (all'amianto).

Ci chiediamo a chi spetta vigilare su queste situazioni e mantenere puliti i terreni della zona ASI, specialmente se questi ospitano rifiuti pericolosi?
Il comune di Molfetta, rappresentato nel consiglio di amministrazione del Consorzio ASI, può chiedere la bonifica dei terreni incolti, e la loro recinzione, per evitare che gli stessi diventino discariche abusive a cielo aperto?