Ricapitalizzazione SANB, PD Molfetta: «I lavoratori la nostra priorità»

Il partito: «Stop alle strumentalizzazioni. Fatti e non parole»

venerdì 18 ottobre 2019
«Stop alle strumentalizzazioni. Fatti e non parole».
Si conclude così il messaggio lanciato via social dal Partito Democratico di Molfetta circa la ricapitalizzazione della SANB, votata nell'ultimo consiglio comunale.

Un messaggio che continua quello del Piddì locale, focalizzandosi sulla «nostra priorità» ovvero i 157 lavoratori che aspettavano di sapere del proprio futuro ma anche «sulla responsabilità dell'agire, del decidere e dell'amministrare con serietà, coscienza e concretezza» .

Un messaggio che ricalca quello di Giovanni Facchini, capogruppo del PD in Aula Carnicella, e neo consigliere della città metropolitana di Bari.
«Quando nel 2017 la nostra amministrazione si è insediata, premetto non era un punto inserito nel programma amministrativo, abbiamo già trovato la Società in Liquidazione Tecnica, e a nulla è valso il nostro impegno perché oramai il percorso era segnato.
Dal 2014 al 2017 nessuna amministrazione si è assunta la responsabilità di prendere di petto la delicata questione e per altro quando ci sono state delibere in Consiglio Comunale su questo tema ci sono state sempre voti all'unanimità, senza tener conto del colore politico», puntualizza Facchini.
«Invece nel Consiglio Comunale di lunedì nonostante la pausa di riflessione di quindici giorni e l'emendamento aggiuntivo del consigliere Pasquale Mancini che metteva ancora una volta dei paletti ristretti alla vicenda, i pochi consiglieri di opposizione solo 3 presenti su 8, non hanno avuto il coraggio di condividere la delibera di ricapitalizzazione, dicendo troppe parole e pochi fatti, giocando d'azzardo a spese delle 157 famiglie dei dipendenti della ASM e della TRASMAR.
Noi del Partito Democratico non lasciamo sole le 157 famiglie, non ci nascondiamo tra i banchi vuoti delle opposizioni, non facciamo falsi salti mortali e non ci inventiamo motivazioni di ogni genere per non votare un provvedimento così importante per Azienda storica del patrimonio cittadino e delle loro famiglie», conclude.