Riapertura e ripresa delle attività per il Centro Disabili
Inaugurati i locali ristrutturati in via Fremantle con i rappresentanti di Metropolis e del Comune
lunedì 12 settembre 2016
Come avevamo anticipato nelle scorse settimane, grazie al dialogo tra il Consorzio Metropolis, l'attuale Amministrazione comunale e il settore Welfare, il Centro Sociale Polivalente per diversamente abili ha finalmente riaperto i battenti.
Una riapertura attesa e combattuta dopo un periodo di malcontento che aveva interessato i disabili assieme alle proprie famiglie – che si sono visti privare repentinamente di un servizio necessario per il loro benessere psico-fisico e la conseguente modificazione dei criteri di accesso ai servizi basati sul reddito – e i lavoratori stessi del centro, privati a loro volta di un'altra necessità, il lavoro.
Presenti all'inaugurazione dei locali ristrutturati del centro di via Fremantle il presidente del Consorzio Metropolis vincitore del bando, Luigi Paparella e il coordinatore del Centro, Pino Amato; in rappresentanza del Comune e del commissario Passerotti, la dirigente al settore socialità, dottoressa Roberta Lorusso.
Non potevano certo mancare all'inaugurazione i diversamente abili di età differenti e altrettante peculiarità differenti che con l'aiuto degli operatori si sono riappropriati degli spazi a loro disposizione da lunedì con l'inizio delle attività e dei servizi del centro.
Una riapertura difficile ma che ha visto la tenacia del consorzio e dei responsabili del centro che, come ha affermato il presidente Paparella, non hanno mai abbandonato la "nave", superando con i fatti la situazione di stallo creatasi in seguito alla chiusura.
«Il risultato che volevamo raggiungere era questo, riaprire il centro in maniera più efficace ed efficiente e così rendere un servizio migliore. Anche per questo si è cambiato tutto e le condizioni attuali del centro lo dimostrano. L'intento è quello di dare dei servizi di qualità soprattutto nei confronti di persone che sono in una situazione di difficoltà» questa la dichiarazione della dirigente Lorusso.
Al momento della riapertura gli utenti della struttura, seppur inferiore a quello precedente, si aggira tra i 15 e 22, ma naturalmente l'intento del consorzio e del centro è quello di ampliare il numero fino ad un massimo di 50 utenti, così come previsto dall'art. 105 del regolamento regionale, conferma il coordinatore Amato. Per quanto concerne i requisiti di accesso questi sono stati calcolati in base al modello ISEE con la compartecipazione del Comune per una somma pari a 120 mila euro, come precedentemente stanziato, mentre per la questione lavoratori attualmente sarà impiegata la metà del personale precedente, con l'impegno di non abbandonare gli operatori non coinvolti.
Una situazione che nonostante abbia incontrato l'iniziale malcontento dei genitori, abituati a pagare in precedenza sono una quota irrisoria per il trasporto, sembra essere stata gestita nel migliore dei modi con risvolti positivi rispetto alle aspettative più nere che sembravano profilarsi per il centro disabili.
Una riapertura attesa e combattuta dopo un periodo di malcontento che aveva interessato i disabili assieme alle proprie famiglie – che si sono visti privare repentinamente di un servizio necessario per il loro benessere psico-fisico e la conseguente modificazione dei criteri di accesso ai servizi basati sul reddito – e i lavoratori stessi del centro, privati a loro volta di un'altra necessità, il lavoro.
Presenti all'inaugurazione dei locali ristrutturati del centro di via Fremantle il presidente del Consorzio Metropolis vincitore del bando, Luigi Paparella e il coordinatore del Centro, Pino Amato; in rappresentanza del Comune e del commissario Passerotti, la dirigente al settore socialità, dottoressa Roberta Lorusso.
Non potevano certo mancare all'inaugurazione i diversamente abili di età differenti e altrettante peculiarità differenti che con l'aiuto degli operatori si sono riappropriati degli spazi a loro disposizione da lunedì con l'inizio delle attività e dei servizi del centro.
Una riapertura difficile ma che ha visto la tenacia del consorzio e dei responsabili del centro che, come ha affermato il presidente Paparella, non hanno mai abbandonato la "nave", superando con i fatti la situazione di stallo creatasi in seguito alla chiusura.
«Il risultato che volevamo raggiungere era questo, riaprire il centro in maniera più efficace ed efficiente e così rendere un servizio migliore. Anche per questo si è cambiato tutto e le condizioni attuali del centro lo dimostrano. L'intento è quello di dare dei servizi di qualità soprattutto nei confronti di persone che sono in una situazione di difficoltà» questa la dichiarazione della dirigente Lorusso.
Al momento della riapertura gli utenti della struttura, seppur inferiore a quello precedente, si aggira tra i 15 e 22, ma naturalmente l'intento del consorzio e del centro è quello di ampliare il numero fino ad un massimo di 50 utenti, così come previsto dall'art. 105 del regolamento regionale, conferma il coordinatore Amato. Per quanto concerne i requisiti di accesso questi sono stati calcolati in base al modello ISEE con la compartecipazione del Comune per una somma pari a 120 mila euro, come precedentemente stanziato, mentre per la questione lavoratori attualmente sarà impiegata la metà del personale precedente, con l'impegno di non abbandonare gli operatori non coinvolti.
Una situazione che nonostante abbia incontrato l'iniziale malcontento dei genitori, abituati a pagare in precedenza sono una quota irrisoria per il trasporto, sembra essere stata gestita nel migliore dei modi con risvolti positivi rispetto alle aspettative più nere che sembravano profilarsi per il centro disabili.