Riaperte le rotte della droga tra Albania e Puglia
Due notti fa, la Finanza ha sequestrato 1.800 chili di marijuana. Ieri sera il focus del Tg1
sabato 20 maggio 2017
9.03
«8 tonnellate sequestrate in soli 10 giorni». Ha snocciolato dati e cifre il giornalista Giacinto Pinto, durante il Tg1 delle 20.00 di ieri sera (per vedere il servizio, clicca qui), per parlare del «fiume di marijuana in viaggio dall'Albania all'Italia su gommoni e motoscafi».
Sono ripresi - secondo la Guardia di Finanza, sempre pronta, attraverso le scattanti unità del Reparto Operativo Aeronavale dirette dal colonnello Antonello Maggiore, ad intercettare le rotte dei trafficanti - i traffici internazionali via mare, a bordo di potenti gommoni, di sostanze stupefacenti, ed in particolar modo di marijuana, tra i Balcani e la Puglia. I traffici illeciti erano interrotti da alcuni anni.
«Adesso, invece, il mar Adriatico - ha proseguito Pinto - è la principale rotta della marijuana verso l'Italia». In un'operazione (l'ennesima) compiuta due notti fa, i finanzieri della Tenenza di Molfetta hanno sequestrato a Bisceglie due furgoni con a bordo 1,8 tonnellate di marijuana provenienti, secondo fonti investigative, dall'Albania, grazie anche alle favorevoli condizioni meteo degli ultimi giorni e ad un mare piatto.
«I carichi di marijuana partono proprio da lì. L'Albania, secondo gli investigatori, è la nuova Colombia», ha continuato il giornalista Pinto che ha elogiato il lavoro delle Fiamme Gialle del Comando Regione Puglia: «Questi uomini hanno prima contrastato il contrabbando di sigarette, poi il traffico di uomini in arrivo dall'est Europa. Adesso l'emergenza si chiama marijuana».
Il 17 maggio il rinvenimento di un gommone incagliato tra gli scogli di San Menaio, frazione di Vico del Gargano, con 2,2 tonnellate di marijuana, confezionata in 57 colli di varie dimensioni. 24 ore dopo il sequestro di 1,8 tonnellate di marijuana suddivisa in 101 colli nella zona industriale di Bisceglie. Sì, «perché anche quando i trafficanti riescono ad approdare sulla costa pugliese - ha sottolineato Pinto - l'inseguimento non si ferma».
Quattro persone sono state arrestate con l'accusa di traffico internazionale di sostanze stupefacenti. Due di loro - un 27enne di nazionalità albanese e un uomo di Bisceglie di 47 anni - hanno tentato la fuga lanciandosi da un'altezza di cinque metri da una finestra del box-garage in cui si erano nascosti, rimanendo feriti. Gli altri due arrestati sono un albanese di 40 anni e un biscegliese di 50.
Secondo la ricostruzione degli investigatori, lo sbarco potrebbe essere avvenuto nelle ore precedenti sulla costa a nord di Bari. La marijuana è stata nascosta in due furgoni. I malfattori hanno però incrociato una pattuglia delle Tenenza di Molfetta, dipendente dal Gruppo di Barletta, che perlustrava la zona allo scopo di prevenire e reprimere qualsivoglia traffico illecito, in particolar modo quello degli sbarchi di stupefacenti.
«Decine di pacchi imballati tutti allo stesso modo - ha concluso Pinto con le immagini dei due furgoni stracolmi di stupefacente -. L'ennesimo rifornimento pronto per il mercato della droga». L'ennesimo episodio del traffico di sostanze stupefacenti, uno dei business più redditizi del malaffare, in un mercato da milioni di euro che dall'Albania trova approdo in Puglia.
I recenti sequestri della Guardia di Finanza dimostrano come il "Paese delle aquile" sia il canale principale per l'approvvigionamento di marijuana. Un assioma confermato anche dalla brillante operazione degli uomini del tenente Chiara Iale che, dai due furgoni, hanno cominciato a estrarre, uno dietro l'altro, 101 grossi colli contenenti marijuana.
In tutto sono stati recuperati 1,8 quintali di marijuana, sottratti al consumo nazionale, che avrebbero fruttato all'organizzazione criminale, al dettaglio ben 13 milioni di euro.
Sono ripresi - secondo la Guardia di Finanza, sempre pronta, attraverso le scattanti unità del Reparto Operativo Aeronavale dirette dal colonnello Antonello Maggiore, ad intercettare le rotte dei trafficanti - i traffici internazionali via mare, a bordo di potenti gommoni, di sostanze stupefacenti, ed in particolar modo di marijuana, tra i Balcani e la Puglia. I traffici illeciti erano interrotti da alcuni anni.
«Adesso, invece, il mar Adriatico - ha proseguito Pinto - è la principale rotta della marijuana verso l'Italia». In un'operazione (l'ennesima) compiuta due notti fa, i finanzieri della Tenenza di Molfetta hanno sequestrato a Bisceglie due furgoni con a bordo 1,8 tonnellate di marijuana provenienti, secondo fonti investigative, dall'Albania, grazie anche alle favorevoli condizioni meteo degli ultimi giorni e ad un mare piatto.
«I carichi di marijuana partono proprio da lì. L'Albania, secondo gli investigatori, è la nuova Colombia», ha continuato il giornalista Pinto che ha elogiato il lavoro delle Fiamme Gialle del Comando Regione Puglia: «Questi uomini hanno prima contrastato il contrabbando di sigarette, poi il traffico di uomini in arrivo dall'est Europa. Adesso l'emergenza si chiama marijuana».
Il 17 maggio il rinvenimento di un gommone incagliato tra gli scogli di San Menaio, frazione di Vico del Gargano, con 2,2 tonnellate di marijuana, confezionata in 57 colli di varie dimensioni. 24 ore dopo il sequestro di 1,8 tonnellate di marijuana suddivisa in 101 colli nella zona industriale di Bisceglie. Sì, «perché anche quando i trafficanti riescono ad approdare sulla costa pugliese - ha sottolineato Pinto - l'inseguimento non si ferma».
Quattro persone sono state arrestate con l'accusa di traffico internazionale di sostanze stupefacenti. Due di loro - un 27enne di nazionalità albanese e un uomo di Bisceglie di 47 anni - hanno tentato la fuga lanciandosi da un'altezza di cinque metri da una finestra del box-garage in cui si erano nascosti, rimanendo feriti. Gli altri due arrestati sono un albanese di 40 anni e un biscegliese di 50.
Secondo la ricostruzione degli investigatori, lo sbarco potrebbe essere avvenuto nelle ore precedenti sulla costa a nord di Bari. La marijuana è stata nascosta in due furgoni. I malfattori hanno però incrociato una pattuglia delle Tenenza di Molfetta, dipendente dal Gruppo di Barletta, che perlustrava la zona allo scopo di prevenire e reprimere qualsivoglia traffico illecito, in particolar modo quello degli sbarchi di stupefacenti.
«Decine di pacchi imballati tutti allo stesso modo - ha concluso Pinto con le immagini dei due furgoni stracolmi di stupefacente -. L'ennesimo rifornimento pronto per il mercato della droga». L'ennesimo episodio del traffico di sostanze stupefacenti, uno dei business più redditizi del malaffare, in un mercato da milioni di euro che dall'Albania trova approdo in Puglia.
I recenti sequestri della Guardia di Finanza dimostrano come il "Paese delle aquile" sia il canale principale per l'approvvigionamento di marijuana. Un assioma confermato anche dalla brillante operazione degli uomini del tenente Chiara Iale che, dai due furgoni, hanno cominciato a estrarre, uno dietro l'altro, 101 grossi colli contenenti marijuana.
In tutto sono stati recuperati 1,8 quintali di marijuana, sottratti al consumo nazionale, che avrebbero fruttato all'organizzazione criminale, al dettaglio ben 13 milioni di euro.