“Relation” e “Daily Mirror”: in scena la danza contemporanea di Nicolò Abbattista

Successo di pubblico per i due spettacoli dell’artista molfettese, presentati in città per la prima volta.

mercoledì 2 luglio 2014 8.13
A cura di Maria Marino
Sono andati in scena sabato 28 giugno "Relation" e "Daily Mirror", i due spettacoli di danza contemporanea ideati dal coreografo e regista molfettese Nicolò Abbattista. Quasi due ore di coreografie e di musiche che giocavano con le luci e i corpi dei ballerini pronti a muoversi tra respiri, pause e piccoli spezzoni recitati sul palco del teatro auditorium "Regina Pacis" dalla compagnia Lost Movement.
Così in "Relation" al centro di tutto ci sono i rapporti umani: il trovarsi, il perdersi e il ritrovarsi ancora prima di allontanarsi di nuovo, ognuno sulla propria strada, uguale ma allo stesso tempo diverso da prima, con le movenze dei danzatori pronti ad accarezzarsi, allontanarsi, sfiorarsi o cercarsi in uno sguardo. E poi i silenzi. Lunghi, quasi improvvisi. Pronti a lasciare spazio, come a voler far gridare, i sospiri dei protagonisti sul palco.

"Daily Mirror", invece, è la rappresentazione della mercificazione del dolore al giorno d'oggi quando tutto è condensato e sprigionato, poi gettato via dai mass media. E allora non è un caso che lo spettacolo sia più frizzante e vivace del primo, le atmosfere più accecanti. Una specie di trita tutto che coinvolge chi in platea non può non seguire con sguardo veloce ciò che celermente si sta consumando sul palco.

«Sono esausto ma felice», è il commento a caldo di Nicolò Abbatista. Circondato dai suoi affetti più cari, dispensa sorrisi e ringraziamenti a tutti, subito dopo lo spettacolo.
«Sono felice di aver portato a casa mia il frutto del lavoro di questi anni. Sono stati giorni stupendi e ricchi di emozioni e devo ringraziare la mia compagnia di danza, i Lost Movement: sono soddisfatto del loro lavoro e sono fortunato a poter lavorare con persone come loro. E poi non posso che dire in maniera speciale grazie ai miei genitori e tutti coloro che hanno reso possibile ciò».
«Adesso spero di poter mettermi di nuovo all'opera e tornare presto con un mio nuovo lavoro», conclude.