Regionali, Felice Spaccavento presenta a Molfetta la propria candidatura
Comizio inaugurale per il medico, nel segno della memoria di don Tonino Bello e Guglielmo Minervini
lunedì 29 giugno 2020
Una pedana e una panchina in Piazza Mazzini, "perché non abbiamo bisogno di personaggi ma di persone che conoscono le persone".
È così che Felice Spaccavento inaugura a Molfetta la propria campagna elettorale in vista delle Regionali: il medico aspira a sedere nel Consiglio della Regione Puglia e si schiera nella lista "Puglia, solidale, verde" a sostegno del candidato alla presidenza Michele Emiliano.
A parlare non è tanto Spaccavento quanto gli amici, gli adulti di oggi, ormai affermati professionisti, che nei primi anni '90 erano i ragazzi cresciuti con don Tonino Bello e Guglielmo Minervini, nomi che riecheggiano spesso nel corso dell'evento. Nomi, storie, esempi duplici a cui Spaccavento non fa mistero di ispirarsi nella sua quotidianità e a cui senza ombra di dubbio ispirerà il suo mandato politico.
"Non abbiamo bisogno di miti ma di proposte e tornare a essere comunità", ha affermato. Il motivo lo spiega ancora meglio: "perché la politica che io faccio da anni, senza partiti, è stare in mezzo alla gente, mettere al centro i bisogni".
Per Spaccavento non si può prescindere dall'anima della Puglia, secondo lui, "solidale e ambientalista" ma anche dalla "forza delle idee in cui ci riconosciamo".
"Questa non è la scelta per andare a fare il consigliere regionale ma per vivere la politica", sottolinea, rivendicando la scelta di associare il proprio nome proprio alla lista "Puglia verde solidale" e a nessun'altra "perché è qui che mi sento a casa".
È così che Felice Spaccavento inaugura a Molfetta la propria campagna elettorale in vista delle Regionali: il medico aspira a sedere nel Consiglio della Regione Puglia e si schiera nella lista "Puglia, solidale, verde" a sostegno del candidato alla presidenza Michele Emiliano.
A parlare non è tanto Spaccavento quanto gli amici, gli adulti di oggi, ormai affermati professionisti, che nei primi anni '90 erano i ragazzi cresciuti con don Tonino Bello e Guglielmo Minervini, nomi che riecheggiano spesso nel corso dell'evento. Nomi, storie, esempi duplici a cui Spaccavento non fa mistero di ispirarsi nella sua quotidianità e a cui senza ombra di dubbio ispirerà il suo mandato politico.
"Non abbiamo bisogno di miti ma di proposte e tornare a essere comunità", ha affermato. Il motivo lo spiega ancora meglio: "perché la politica che io faccio da anni, senza partiti, è stare in mezzo alla gente, mettere al centro i bisogni".
Per Spaccavento non si può prescindere dall'anima della Puglia, secondo lui, "solidale e ambientalista" ma anche dalla "forza delle idee in cui ci riconosciamo".
"Questa non è la scelta per andare a fare il consigliere regionale ma per vivere la politica", sottolinea, rivendicando la scelta di associare il proprio nome proprio alla lista "Puglia verde solidale" e a nessun'altra "perché è qui che mi sento a casa".