Referendum 4 dicembre: MolfettaViva lancia l'intervista doppia
Gabriele Vilardi di Comitando e l'ex vicepresidente del Consiglio Antonello Pisani, spiegano le ragioni del NO e del SI ai molfettesi
mercoledì 16 novembre 2016
8.30
Manca ormai meno di un mese al referendum costituzionale del prossimo 4 dicembre, ed anche Molfetta ovviamente chiamerà i suoi elettori ad esprimersi sulla riforma voluta dal governo Renzi.
È bene ricordare che è un referendum diverso dai soliti in cui siamo stati chiamati ad esprimerci: a differenza degli altri eventi simili, questo referendum non ha l'esigenza del raggiungimento di un quorum. Chi non vota non decide quindi, a differenza ad esempio del referendum sulle trivelle dove un'estensione del voto poteva paradossalmente rappresentare un modo per esprimere il proprio voto contrario.
Il quesito sarà unico, come la scheda che verrà consegnata nel seggio elettorale e riporterà il testo del titolo della riforma. Chi barrerà la casella SI esprimerà il proprio parere favorevole alla riforma e quindi voterà per la sua conferma. Viceversa, chi voterà NO vota per il respingimento della riforma e quindi il mantenimento dell'organizzazione statale attuale.
Il quesito in realtà è formato da 4 domande, racchiuse però in un'unica scheda, quindi il SI o il NO da barrare sarà solo uno.
Le ragioni che spingono sia i favorevoli che i contrari sono molteplici ed abbiamo chiesto a due giovani protagonisti della scena politica molfettese di spiegarle ai nostri lettori. E per farlo nella maniera più trasparente ed efficace possibile li abbiamo messi uno di fronte all'altro in una intervista doppia.
Gli ingredienti di questa nuova forma di informazione sono stati perciò 8 domande, 8 risposte e 2 giovani volti, quello di Gabriele Vilardi, coordinatore di Comitando e membro del comitato per il NO a Molfetta e quello del vice presidente uscente del Consiglio Comunale Antonello Pisani.
Il risultato è stato un duello sincero, trasparente e ad armi pari. Per gustarvelo, e per farvi anche un'idea su cosa votare il 4 dicembre, non vi resta che sedervi e godervi il video che vi proponiamo.
È bene ricordare che è un referendum diverso dai soliti in cui siamo stati chiamati ad esprimerci: a differenza degli altri eventi simili, questo referendum non ha l'esigenza del raggiungimento di un quorum. Chi non vota non decide quindi, a differenza ad esempio del referendum sulle trivelle dove un'estensione del voto poteva paradossalmente rappresentare un modo per esprimere il proprio voto contrario.
Il quesito sarà unico, come la scheda che verrà consegnata nel seggio elettorale e riporterà il testo del titolo della riforma. Chi barrerà la casella SI esprimerà il proprio parere favorevole alla riforma e quindi voterà per la sua conferma. Viceversa, chi voterà NO vota per il respingimento della riforma e quindi il mantenimento dell'organizzazione statale attuale.
Il quesito in realtà è formato da 4 domande, racchiuse però in un'unica scheda, quindi il SI o il NO da barrare sarà solo uno.
Le ragioni che spingono sia i favorevoli che i contrari sono molteplici ed abbiamo chiesto a due giovani protagonisti della scena politica molfettese di spiegarle ai nostri lettori. E per farlo nella maniera più trasparente ed efficace possibile li abbiamo messi uno di fronte all'altro in una intervista doppia.
Gli ingredienti di questa nuova forma di informazione sono stati perciò 8 domande, 8 risposte e 2 giovani volti, quello di Gabriele Vilardi, coordinatore di Comitando e membro del comitato per il NO a Molfetta e quello del vice presidente uscente del Consiglio Comunale Antonello Pisani.
Il risultato è stato un duello sincero, trasparente e ad armi pari. Per gustarvelo, e per farvi anche un'idea su cosa votare il 4 dicembre, non vi resta che sedervi e godervi il video che vi proponiamo.