Rapine e auto incendiate: una settimana nerissima
Deliquenti sempre in azione: necessaria la caserma della Polizia?
sabato 17 ottobre 2015
11.41
Si conclude una settimana nerissima per la cronaca molfettese che continua a raccontare di fenomeni deliquenziali, ormai in forte crescita.
Secondo il Liberatorio politico, con l'auto incendiata nella notte tra giovedì e venerdì salgono a ventisei i casi da inizio anno: un numero impressionante, una frequenza che non può più far pensare a un caso ma a un fenomeno criminale vero e organizzato nei minimi dettagli. E solo per fortuna ancora senza ripercussioni per le persone.
A gennaio in via Capotorti le fiamme divamparono anche sulla porta di ingresso di una abitazione a piano terra: l'anziana che ci abita da sola fu salvata dal celere intervento dei Vigili Urbani. A inizio ottobre, copione pressochè identico in via Pisacane. Due giorni fà fiamme alte fino al primo piano nella centralissima via Salepico.
Inoltre a metà settimana sono state due le rapine ai danni di altrettanti esercizi commerciali: in una tabaccheria e in un negozio di alimentari uno o più malviventi (il numero esatto non si conosce) sarebbero entrati al momento della chiusura mattutina, attorno alle 13, facendo del male a uno dei titolari, costretto poi alle cure del pronto soccorso. Dunque, occorre intervenire. Lo scrivevamo già in estate, dopo la serie di rapine effettuate nell'arco di una settimana.
Arrivato l'aumento dei Carabinieri, fermo restando che i circa quaranta vigili urbani sono un pò pochi per una città grande quanto Molfetta, sono in tanti a chiedersi, a quando l'arrivo della tanto auspicata caserma della Polizia di Stato? Molfetta è il nono comune di Puglia, classifica che scalerà vertiginosamente non appena si darà il via ai lavori dei nuovi comparti di espansione. Allora, forse, chi di dovere, dal Prefetto in giù, dovrebbe insistere e attivarsi di più. L'epoca delle "orecchie da mercanti" deve finire. Al più presto.
Secondo il Liberatorio politico, con l'auto incendiata nella notte tra giovedì e venerdì salgono a ventisei i casi da inizio anno: un numero impressionante, una frequenza che non può più far pensare a un caso ma a un fenomeno criminale vero e organizzato nei minimi dettagli. E solo per fortuna ancora senza ripercussioni per le persone.
A gennaio in via Capotorti le fiamme divamparono anche sulla porta di ingresso di una abitazione a piano terra: l'anziana che ci abita da sola fu salvata dal celere intervento dei Vigili Urbani. A inizio ottobre, copione pressochè identico in via Pisacane. Due giorni fà fiamme alte fino al primo piano nella centralissima via Salepico.
Inoltre a metà settimana sono state due le rapine ai danni di altrettanti esercizi commerciali: in una tabaccheria e in un negozio di alimentari uno o più malviventi (il numero esatto non si conosce) sarebbero entrati al momento della chiusura mattutina, attorno alle 13, facendo del male a uno dei titolari, costretto poi alle cure del pronto soccorso. Dunque, occorre intervenire. Lo scrivevamo già in estate, dopo la serie di rapine effettuate nell'arco di una settimana.
Arrivato l'aumento dei Carabinieri, fermo restando che i circa quaranta vigili urbani sono un pò pochi per una città grande quanto Molfetta, sono in tanti a chiedersi, a quando l'arrivo della tanto auspicata caserma della Polizia di Stato? Molfetta è il nono comune di Puglia, classifica che scalerà vertiginosamente non appena si darà il via ai lavori dei nuovi comparti di espansione. Allora, forse, chi di dovere, dal Prefetto in giù, dovrebbe insistere e attivarsi di più. L'epoca delle "orecchie da mercanti" deve finire. Al più presto.