Rapinatore incastrato dal Dna arrestato dai carabinieri

In carcere è finito un barese ventiduenne. Sul luogo della rapina aveva lasciato tracce di sangue

venerdì 6 marzo 2015 7.36
I Carabinieri della Compagnia di Molfetta hanno arrestato un 22enne barese già noto alle Forze dell'Ordine in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Trani su richiesta della locale Procura della Repubblica con l'accusa di rapina.

A marzo dello scorso anno il giovane, travisato con cappellino e sciarpa, ha fatto irruzione in un supermercato di Molfetta dove, brandendo una mannaia tra le mani, incurante della presenza di bambini, ha minacciato la cassiera facendosi consegnare oltre 500 euro in contanti. Poi velocemente si è dileguato per le vie circostanti.

Nella concitazione degli eventi il giovane, mentre entrava nel negozio, si è ferito ad una mano lasciando sulla porta di ingresso qualche goccia di sangue risultata a lui fatale.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri che sono riusciti a repertare le macchie di sangue del rapinatore sulle quali sono stati fatti accertamenti scientifici di tipo comparativo con la collaborazione del Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche di Roma.

L'esito degli accertamenti ha poi consentito di identificare il giovane sul cui conto l'autorità giudiziaria ha emesso il provvedimento restrittivo. Tratto in arresto il 22enne è stato associato presso la casa circondariale di Trani.