"Ragazzi di vita", a Molfetta uno spazio per la gioventù
Il locale voluto da don Vincenzo Di Palo e trasformato dai giovani della parrocchia San Pio X
mercoledì 17 maggio 2023
7.34
Un locale con i giovani e per i giovani. Così nasce "Ragazzi di vita", uno spazio destinato ai ragazzi per volontà di don Vincenzo Di Palo, parroco di "San Pio X" a Molfetta.
«Il nome di questo luogo nasce da un'opera di Pier Paolo Pasolini, per il quale l'espressione "ragazzi di vita" significava giovani che trovano espedienti pur di sopravvivere - esordisce don Vincenzo - in positivo questa frase indica i ragazzi pieni di vita, la cui vita è intesa come vitalità, come energia, e i giovani non si perdono mai d'animo».
L'obiettivo di "Ragazzi di vita" è quello di creare un'alternativa alla società cosiddetta liquida (Bauman), in cui mancano fondamenta e rocce, dunque offrire ai ragazzi la bellezza delle attività ricreative.
«Come comunità parrocchiale mettiamo a disposizione questo spazio ai giovani che sono vicini alla chiesa, ma anche e soprattutto ai giovani che vivono al di fuori - precisa - pertanto si tratta di uno spazio in cui chiunque può accedere».
Il locale, del resto, è attrezzato per le esigenze ricreative e non solo. Ci sono giochi di squadra, ma anche spazi dedicati alla musica e alla lettura.
«Quando abbiamo inaugurato questo luogo lo abbiamo immaginato ragazzi che, dopo aver studiato il tempo quotidiano, anziché ripiegarsi in uno strumento virtuale, possono divertirsi socializzando in modo reale con altri ragazzi - osserva don Vincenzo - questo è un luogo dove sperimentare la bellezza delle relazioni».
A questo proposito, il parroco sottolinea anche il valore del gioco come metafora della vita.
«Oggi è importante, eppure non più così scontato, che un ragazzo comprenda anche la sconfitta di una partita, perché lo stare insieme implica anche questo - continua - eppure molti di loro, immersi nel mondo reale, si perdono inesorabilmente».
Naturalmente non mancano le difficoltà nella gestione del locale.
«Ci hanno fatto "visita" alcune baby gang che spopolano a Molfetta, con problemi di facile comprensione, ma non per questo demordiamo - spiega il sacerdote - l'obiettivo è la formazione di operatori capaci di ricordare a tutti i valori fondamentali della vita umana e cristiana e, nello stesso tempo, di guardare alla realtà del mondo con uno sguardo positivo e propositivo».
«Il nome di questo luogo nasce da un'opera di Pier Paolo Pasolini, per il quale l'espressione "ragazzi di vita" significava giovani che trovano espedienti pur di sopravvivere - esordisce don Vincenzo - in positivo questa frase indica i ragazzi pieni di vita, la cui vita è intesa come vitalità, come energia, e i giovani non si perdono mai d'animo».
L'obiettivo di "Ragazzi di vita" è quello di creare un'alternativa alla società cosiddetta liquida (Bauman), in cui mancano fondamenta e rocce, dunque offrire ai ragazzi la bellezza delle attività ricreative.
«Come comunità parrocchiale mettiamo a disposizione questo spazio ai giovani che sono vicini alla chiesa, ma anche e soprattutto ai giovani che vivono al di fuori - precisa - pertanto si tratta di uno spazio in cui chiunque può accedere».
Il locale, del resto, è attrezzato per le esigenze ricreative e non solo. Ci sono giochi di squadra, ma anche spazi dedicati alla musica e alla lettura.
«Quando abbiamo inaugurato questo luogo lo abbiamo immaginato ragazzi che, dopo aver studiato il tempo quotidiano, anziché ripiegarsi in uno strumento virtuale, possono divertirsi socializzando in modo reale con altri ragazzi - osserva don Vincenzo - questo è un luogo dove sperimentare la bellezza delle relazioni».
A questo proposito, il parroco sottolinea anche il valore del gioco come metafora della vita.
«Oggi è importante, eppure non più così scontato, che un ragazzo comprenda anche la sconfitta di una partita, perché lo stare insieme implica anche questo - continua - eppure molti di loro, immersi nel mondo reale, si perdono inesorabilmente».
Naturalmente non mancano le difficoltà nella gestione del locale.
«Ci hanno fatto "visita" alcune baby gang che spopolano a Molfetta, con problemi di facile comprensione, ma non per questo demordiamo - spiega il sacerdote - l'obiettivo è la formazione di operatori capaci di ricordare a tutti i valori fondamentali della vita umana e cristiana e, nello stesso tempo, di guardare alla realtà del mondo con uno sguardo positivo e propositivo».
Un progetto ben preciso quello portato avanti quotidianamente da don Vincenzo e dalla comunità parrocchiale di San Pio X.
«Il nostro auspicio è che quando i giovani escono da questo locale possano essere uomini e donne capaci di vivere la vita lasciando il segno della loro presenza per le generazioni future - sottolinea - un segno di speranza di chi vuole costruire un mondo più bello, a portata di tutti, dove non ci sono disuguaglianze e tutti i generi sono contemplati e rispettati».
Per questa ragione, uno dei valori su cui questa iniziativa pone le fondamenta è l'ammirabile opera-azione della convivialità delle differenze, come amava dire don Tonino.
«Con l'aiuto del buon Dio ce la faremo - conclude don Vincenzo - questo nostro progetto andrà avanti, ne siamo convinti».
Altrettanto forte è la testimonianza dei giovani della parrocchia, che usufruiscono di "Ragazzi di vita" esattamente dal 6 gennaio 2022, pochi mesi dopo l'insediamento di don Vincenzo come parroco di San Pio X, avvenuto il 10 ottobre 2021.
«"Ragazzi di vita" è un posto che ci piace chiamare spazio libero, perché è il nostro punto di ritrovo e di aggregazione - spiegano - che è frequentato non solo da noi della parrocchia, ma anche da genitori e da tutti coloro, anche esterni, che vogliono intrattenersi».
Una bella svolta, soprattutto perché prima di "Ragazzi di vita", la parrocchia non aveva degli spazi dedicati ai giovani. Lo stesso spazio esterno, attiguo alla chiesa, è da qualche anno diventato un parcheggio per far fronte a debiti, conseguenza di lavori di realizzazione, nello specifico del campanile e della casa canonica.
«Anche se l'idea è stata di don Vincenzo, alla fine ci abbiamo messo noi le mani - raccontano - abbiamo realizzato tutto ciò che c'è all'interno, impegnandoci anche a Natale e durante le festività, ci siamo divertiti».
La consapevolezza è che, adesso, è molto difficile creare un gruppo formato anche da persone esterne all'ambiente parrocchiale.
«Questo locale ha tutto il potenziale per creare coinvolgimento, si avvicinano a noi anche persone che non frequentano San Pio X- queste le parole dei ragazzi - le uniche regole che vigono sono il rispetto e la sana compagnia».
«Il nostro auspicio è che quando i giovani escono da questo locale possano essere uomini e donne capaci di vivere la vita lasciando il segno della loro presenza per le generazioni future - sottolinea - un segno di speranza di chi vuole costruire un mondo più bello, a portata di tutti, dove non ci sono disuguaglianze e tutti i generi sono contemplati e rispettati».
Per questa ragione, uno dei valori su cui questa iniziativa pone le fondamenta è l'ammirabile opera-azione della convivialità delle differenze, come amava dire don Tonino.
«Con l'aiuto del buon Dio ce la faremo - conclude don Vincenzo - questo nostro progetto andrà avanti, ne siamo convinti».
Altrettanto forte è la testimonianza dei giovani della parrocchia, che usufruiscono di "Ragazzi di vita" esattamente dal 6 gennaio 2022, pochi mesi dopo l'insediamento di don Vincenzo come parroco di San Pio X, avvenuto il 10 ottobre 2021.
«"Ragazzi di vita" è un posto che ci piace chiamare spazio libero, perché è il nostro punto di ritrovo e di aggregazione - spiegano - che è frequentato non solo da noi della parrocchia, ma anche da genitori e da tutti coloro, anche esterni, che vogliono intrattenersi».
Una bella svolta, soprattutto perché prima di "Ragazzi di vita", la parrocchia non aveva degli spazi dedicati ai giovani. Lo stesso spazio esterno, attiguo alla chiesa, è da qualche anno diventato un parcheggio per far fronte a debiti, conseguenza di lavori di realizzazione, nello specifico del campanile e della casa canonica.
«Anche se l'idea è stata di don Vincenzo, alla fine ci abbiamo messo noi le mani - raccontano - abbiamo realizzato tutto ciò che c'è all'interno, impegnandoci anche a Natale e durante le festività, ci siamo divertiti».
La consapevolezza è che, adesso, è molto difficile creare un gruppo formato anche da persone esterne all'ambiente parrocchiale.
«Questo locale ha tutto il potenziale per creare coinvolgimento, si avvicinano a noi anche persone che non frequentano San Pio X- queste le parole dei ragazzi - le uniche regole che vigono sono il rispetto e la sana compagnia».